45 ANNI DI RIFLESSIONI E CANTI – Facundo Cabral, il diario di vagabondo

Quel famoso cantautore argentino che era morto assassinato a Città del Guatemala nel 2011, era nato a La Plata (Buenos Aires, Argentina) nel 1937. https://www.youtube.com/watch?v=xD3G6eM3tPI Il padre se ne andò di casa prima che lui nascesse. I primi anni di vita li passò a Berisso, insieme alla madre ed ai suoi fratelli. Ma quel bambino che aveva avuto una infanzia travagliata, era già alcolista all’età di nove anni, ed era anche andato in riformatorio. All’età di 14 anni, il sacerdote gesuita di un carcere gli insegnò a leggere e scrivere. Scappò dalla prigione, conobbe occasionalmente la religione ed iniziò il suo percorso di cantante.

“Quando ho lasciato la mia casa, mia madre mi ha accompagnato alla stazione, e quando sono salito sul treno, mi ha detto: Questo è il secondo e ultimo dono che posso fare. Il primo è stato quello di darti la vita, il secondo la libertà di viverla”. La sua carriera musicale era iniziata in modo strano. Il gestore di un albergo di Mar de la Plata, nel 1959 lo vide suonare con la chitarra, e gli diede l’opportunità di cantare, ma le sue prime registrazioni non ebbero successo. All’età di 22 anni, ammirando Atahualpa Yupanqui, cantava musica popolare, accompagnandosi con la chitarra. https://www.youtube.com/watch?v=AIRstRpf9uE Influenzato dalla letteratura di Borges e dall’esempio di Gesù e Gandhi, diede alla sua vita il compito di osservare e cantare ciò che accadeva intorno a lui, anche al costo di critiche e fastidi.

Nel 1970, aveva pubblicato la sua canzone “Io non sono di qui, né di là”. Da allora iniziò a registrare con Alberto Cortez e Julio Iglesias. Tra il 1976-1983 (negli anni della dittatura argentina), Facundo Cabral era stato costretto all’esilio in Messico, essendo considerato un cantautore di protesta. Quando tornò in Argentina, era già famosissimo nel mondo della musica. Nel 1987, trentacinquemila spettatori avevano riempito uno stadio di calcio di Buenos Aires. https://www.youtube.com/watch?v=rf5VX_aRq-w&list=PL651430CFFAC22019 Nel 1994 aveva realizzato una tournée internazionale, insieme a Alberto Cortez. Nel 1996 (l’anno in cui era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico), l’UNESCO lo aveva dichiarato “Messaggero di Pace Mondiale”. Il 9 luglio 2011, fu assassinato a Città del Guatemala, vittima di uno strano attentato.

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