CAMMINANDO NELLA POESIA – Edith Sitwell, una poetessa d’avanguardia e genio inglese

Anche tu puoi stare in piedi davanti alla sua immagine presso la National Portrait Gallery, dove le persone ancora fissano le sue aquamarine dalle dimensioni di pozzanghera. Lei, una poetessa e saggista inglese, era nata a Scarborough nel 1887. Edith Sitwell sarebbe poi morta a Londra, alle porte dell’inverno del 1964. La sua vita di scrittricee era iniziata intorno al 1912, quando lei aveva 25 anni. Di nobile famiglia e sorella di due scrittori, lei studiò privatamente, pubblicando nel 1915 la sua prima raccolta di versi. Donna eccentrica e sofisticata, diresse per cinque anni una rivista concernente le correnti poetiche di avanguardia del suo tempo. La sua poesia, è nata con elementi estetizzanti ed innovazioni metriche, allargando nel tempo il suo raggio di interessi.

In Inghilterra, lei ed i suoi due fratelli avevano realizzato un evento storico durante gli anni venti. Sto Facade era uno spettacolo curioso che suscitò le ire della borghesia. https://www.youtube.com/watch?v=j5AlUOJs2dI In quello spettacolo estremamente d’avanguardia, Edith Sitwell recitava sue poesie surrealiste, con accompagnamento musicale di William Walton. Tutti i musicisti dovevano rimanere rigorosamente nascosti dietro una tela, quella dove erano dipinte alcune maschere. Quello straordinario spettacolo non è stato dimenticato, perchè è periodicamente ripreso anche alla radio. Il padre di quei tre talenti creativi – Sir George Sitwell, un notorio eccentrico – considerava ovviamente indegno che qualcuno della sua famiglia potesse guadagnarsi da vivere recitando.

DANZA DI MARINAIGiungono marinai in folla al suono dei tamburi fuori dalle mura di Babilonia. Cavallucci di legno spumano, sotto un torvo cielo come un rinoceronte offeso, osservando il rollio dei frangenti sui loro cavalli a dondolo e con Glauco, Madama Venere sul sofà del mare in lana di cavallo! Proprio dove Lord Tennyson aveva scritto con l’alloro in capo un Gloria gratis, a bordo di un iceberg boreale giunse Vittoria. Ella sapeva che la grande statua in memoria del Principe Alberto riflette i colori dei vivai fioriti e dell’iceberg boreale. Continuando a navigare vedono appena nata dalle acque Madame Vénus per il cui amore di lontano si mise in marcia l’Imperatore ciccione e dalle strisce zebrate di Zanzibar, dove come tanti splendidi mazzi di fiori sorgono Asia, Africa e Catai, tutti gettati ai piedi di quell’ambigua signora dal gottoso Scià. Venne Capitan Fracassa, robusto e solido come una botte per l’acqua piovana, si accompagnò a Ser Bacco nel tracannare coppe di nero sangue di negra uva colta tra le vigne in tessuto scozzese sotto un vento peloso il cui dolore la vecchiaia non riusciva a disseccare, come scoiattolo con una noce d’oro. La Regina Vittoria, seduta scandalizzata sul cavalluccio di un’onda, disse al poeta laureato: “Questo visone naturalmente è furbo come una lince e più nero di quel vino, e quasi caldo come un ottentotto, senza esagerare! Davvero, il visone – ella disse – e il vino, potete dirlo anche voi, tengono caldi come un ottentotto e…via! non è roba per me!”.

Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito, è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di conoscere le loro opere. Per approfondire questo tema, puoi digitare: https://www.amazon.it/Facade-Other-Poems-1920-35-Sitwell/dp/0715601253

Instagram

Controllate anche

QUASI FOSSE UNA CASA

Il miracolo di un abbraccio Nessuno è troppo grande per un abbraccio. Tutti vogliono un …