CAPOLAVORI VISIONARI, AI MARGINI DEL MONDO – Chimako Tada, un linguaggio dolcemente flessibile e bello

Scrivere ai margini della vita, in relativo isolamento

Autrice di oltre 15 libri di poesia, Chimako Tada https://poets.org/poet/tada-chimako era una poetessa famosa per il suo stile surreale. Ha tradotto prosa e poesia dal francese, documentando con le parole l’esperienza femminile nel periodo successivo alla fine della seconda guerra mondiale. La sua traduzione giapponese delle Memoires d’Hadrien di Yourcenar è stata pubblicata con grande successo di critica. È stata nominata docente di letteratura francese presso l’Università Eichi di Amagasaki, fino a due anni prima della sua morte nel 2003.

A volte, gli scrittori che come lei hanno abitano ai margini del mondo letterario, sono quelli che creano capolavori visionari. Occupandosi di temi inerenti la psicologia femminile, sia nella mitologia che nel mondo moderno, il suo lavoro attingeva dalla letteratura classica dell’antichità, orientale e occidentale. Il suo Forest of Eyes: Selected Poems, è stato tradotto in lingua inglese da Jeffrey Angles nel 2010. Nata a Kita-Kyūshū City (Fukuoka) in un giorno di aprile, nel 1930, Chimako Tada https://www.poemhunter.com/chimako-tada/ ha scritto in stili tradizionali, come tanka, haiku e poesia in prosa contemporanea.

Il suo lavoro ha dimostrato fluidità poetica sia con modalità classiche che contemporanee. Ha frequentato il college presso la Tokyo Women’s Christian University, studiando letteratura francese e stringendo amicizie con altri poeti. Quindi, per approfondire i suoi studi di letteratura, Chimako Tada https://www.amazon.it/Forest-Eyes-Selected-Poems-Chimako/dp/0520260511 si è iscritta all’Università Keio Gijiku. All’Università di Oakland nel Michigan, ha insegnato letteratura giapponese moderna.

Ha pubblicato libri sulla teoria culturale, il pensiero antico e la mitologia. Chimako Tada https://www.japantimes.co.jp/culture/2011/01/16/books/book-reviews/mirrors-are-nothing-but-eyes/ divenne membro di una rivista formata da scrittori dell’avanguardia giapponese, sposò Kato Nobuyuki e si trasferì in una tranquilla cittadina del Giappone occidentale, ai piedi del Monte Rokko. Il suo primo libro di poesie, Hanabi è stato pubblicato, è nato lì. Ha ricevuto diversi premi giapponesi, tra cui il Modern Poetry Women’s Prize per il suo libro Hasu Kuibito. Ha insegnato storia letteraria francese ed europea al Kobe College.

SPECCHI – Lo specchio è sempre leggermente più alto di me. Ride un attimo dopo che io rido. Diventando rosso come un granchio bollito, mi sono tagliato dallo specchio con le cesoie. Quando le mie labbra si avvicinano, lo specchio si appanna e io svanisco dietro i miei sospiri, come un aristocratico che si nasconde dietro il suo stemma, o un gangster dietro i suoi tatuaggi. Viaggiatore, vai da Lacedaemon e dì che nello specchio, cimitero di sorrisi, c’è un’unica lapide dipinta di bianco, densa di trucco, dove il vento soffia da solo.

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