IL GAUGUIN DEL SUDAFRICA – Alexis Preller: dipingere in uno stile unico, isolato dai movimenti artistici

Un modo pittorico intessuto dalla mistica dell’Africa

Le migliori cose da fare a Pretoria? Entra nella Kruger House, l’antica dimora del presidente Paul Kruger, che divenne famoso guidando la guerra del Transvaal contro la Gran Bretagna. Hapo al Freedom Park è invece un museo che racconta la storia sudafricana. Perché andare ad Afroboer? È un posto classico dove andare per mangiarti uno shakalaka ai funghi o un panino boerewors. Al Pretoria Art Museum, la Collezione sudafricana http://www.tshwane.gov.za/sites/tourism/Pretoria-Art-Museum/Pages/The-Pretoria-Art-Museum.aspx include opere di Gerard Sekoto e Judith Mason, ma puoi provare a trovare anche qualcosa di Alexis Preller.

Tra influenze di Van Gogh e Piero della Francesca, i suoi lavori hanno sfumature di espressionismo e surrealismo. Alexis Preller https://www.invaluable.com/artist/preller-alexis-js0uw33oq9/sold-at-auction-prices/ aveva lavorato come impiegato, prima della sua carriera artistica. È nato un giorno di settembre del 1911 a Pretoria, poi si è trasferito in Inghilterra dove ha studiato arte. Nel 1935 si trasferisce a Parigi, visitando musei e gallerie d’arte, diventando gradualmente uno degli artisti più innovativi del suo tempo.

Maschere e conchiglie, manghi e uova erano oggetti di cui era fiducioso per la sua ispirazione artistica. Come uno degli artisti africani del 20° secolo, Alexis Preller considerava il suo stile come il veicolo di cui aveva bisogno per comunicare la sua visione. Quindi, la sua capacità immaginativa è stata fusa in un meraviglioso stile individuale. La sua linea di demarcazione tra immagine e simboli è stretta. Vicino alla sua capacità di creare un risultato piacevole, ogni suo dipinto è un esempio di tavolozza coloristica equilibrata.

Dalle sue osservazioni sulla vita tribale, sulle rovine sopravvissute, sui feticci e sui simboli ha trasformato un mito, come una tribù dimenticata. Il simbolismo che circonda il popolo Dogon, ha dato il volo alla sua immaginazione. Un viaggio in Italia e in Egitto, ha dato il suo impulso all’applicazione dei principi di immagini definite, come Alexis Preller aveva osservato anche nei dipinti rinascimentali del XV secolo. All’età di 64 anni, morì a Pretoria, in un giorno del dicembre 1975. Il riconoscimento per il suo lavoro è cresciuto, quindi una mostra delle sue opere in una galleria di Johannesburg del 2009 è stata offerta all’attenzione del pubblico.

Per ampliare l’orizzonte su altri pittori, puoi digitare https://meetingbenches.net/category/pittori/. L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di persone creative, consentendo ad altri di apprezzarne le opere. Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori.

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