LE ROSE DI SAADI – Marceline Desbordes-Valmore, una vita tormentata al servizio della spontaneità

Una creatività delicata che seduce, anche con la musicalità dei suoi versi

Douai ha conservato la sua atmosfera aristocrazia. La sua chiesa di Notre-Dame fu gravemente danneggiata nel 1944, ma la sua navata del XIII secolo è stata restaurata. Non dimenticare che il museo del monastero certosino “La Chartreuse” ha una bella collezione di dipinti del XVI secolo.Visitando questa città francese, troverai numerosi edifici del XV e XVI secolo (come l’Hotel de Ville, con la sua torre che conta 62 campane). Ogni anno – per una tradizione che risale al XV secolo – i primi giorni di luglio si portano in processione cinque statue di giganti. Qui sono nati lo scultore Jean de Boulogne (Giambologna), il pittore puntinista Henri Delacroix e la poetessa Marceline Desbordes-Valmore.

Attualmente, lei è sepolta nella 26a divisione del cimitero di Montmartre. Una strada a Parigi porta il suo nome. Nel corso della sua carriera, aveva spesso recitato nel ruolo della donna ingenua. Poetessa, scrittrice e attrice teatrale francese, Marceline Desbordes-Valmore era nata a Douai (città situata nel dipartimento del Nord, nella regione dell’Alta Francia), nel giugno del 1786. Figlia di un’attrice e di un pittore di stemmi trasformatosi in cabarettista, aveva iniziato a recitare in teatro a Lilla e a Douai, esibendosi anche nei teatri di Bruxelles. https://www.youtube.com/watch?v=MWI1BieyfaM

Dalla relazione con un commediante le era nato un figlio, morto all’età di cinque anni, nel 1816. L’anno dopo, Marceline Desbordes-Valmore si era sposata con un attore, ma soltanto uno dei loro tre figli le sopravviverà. La sua prima raccolta di poesie era stata pubblicata nel 1819, ma ulteriori pubblicazioni seguirono, fino a quella del 1843 (Bouquets et prières). Morì a Parigi alla fine di luglio del 1859, e fu sepolta nel cimitero di Bourg-la-Reine. Tutte quelle poesie avevano le impronte del lirismo e l’arditezza della versificazione. Breve e dolce, sta a te decidere se quella che segue è una poesia d’amore oppure no (o se dovrebbe essere presa per cercarvi significati nascosti). Pubblicata postuma nel 1860, “Les Roses de Saadi” è una delle sue opere più note. https://www.youtube.com/watch?v=jSggOqax6dU

LE ROSE DI SAADIVolevo portarti rose stamattina. Ma ne avevo chiuse così tante nella mia fascia, che i nodi erano troppo stretti per contenerle. I nodi si dividono. Le rose hanno soffiato via. Tutte sono volate in mare, portate dal vento, trasportate in acqua, per non tornare mai più. Le onde sembravano rosse come se fossero infiammate. Stasera, il mio vestito è ancora profumato. Respira nella memoria fragrante.

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