LIBERTA’ DI COMPOSIZIONE E COLORE – Il rapporto luce-intensità di un pittore di nome Federico

F2EDERICO FARUFFINI 1/3 – Il suo lavoro è visto come un momento di passaggio tra il Pittorialismo e la Scapigliatura. Lui è stato un pittore italiano di soggetti storici, abituato a dipingere in uno stile che univa i temi del realismo con i colorati contorni dei pittori della Scapigliatura. Nato nell’area metropolitana di Milano, si era esercitato con Trecourt a Pavia. Fino al 1848, aveva frequentato la Scuola di Pittura di quella città, ma il suo crescente impegno per l’educazione artistica aveva diminuito il suo impegno per gli studi legali.

3FEDERICO FARUFFINI 2/3 – Dopo 1855 si trasferisce a Milano, per iniziare il tirocinio legale presso, ma un anno dopo lo troviamo a Roma, dove il suo desiderio di liberarsi dall’insegnamento accademico è rintracciabile nei suoi dipinti. A Roma rimane fino all’inizio del 1858, acquisendo nuove esperienze attraverso la conoscenza della pittura dei secoli passati, ma anche entrando in contatto con altri pittori attivi in città. Nei dipinti eseguiti intorno al 1860, è già visibile la sua nuova libertà di composizione e di colore, nel rapporto luce-intensità.

9FEDERICO FARUFFINI 3/3 – Nell’esposizione di Brera del 1864 aveva presentato un acquerello ed alcune tele ad olio. Nel 1865 aveva anche iniziato a dedicarsi alla incisione, incidendo suoi dipinti e collaborando ad una edizione della Divina Commedia. Alla fine del 1865 si trasferisce a Parigi, dove dipinge molto, continuando nella produzione di acqueforti. Al Salone di Parigi, nel 1867, era stato insignito di una medaglia premio per un suo quadro. Tornato in Italia, nel 1867 ha iniziato a pensare al suicidio. La mancanza di riconoscimento, unita alle difficoltà finanziarie, si dice che lo hanno portato al suicidio, a Perugia. Aveva 38 anni.

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