MADRID, QUASI UN PERSONAGGIO LETTERARIO – La costante forza, misteriosa e inesplicabile, della creatività madrilena

La Madrid della creatività, dove nessuno va a letto prima di avere ucciso la notte

Madrid https://www.liabeny.es/it/ è una città colma di storia dove troverai luoghi famosi, come Paseo del Prado, Plaza de la Puerta del Sol o Plaza Mayor (con edifici davvero interessanti), il e la Basilica di San Francisco, Palacios de Cibeles e Santa Cruz. Le principali attrazioni della città possono diventare il luogo dei tuoi ricordi, in meno di mezza giornata, con un tour a piedi di gruppo https://www.getyourguide.it/discovery/madrid-l46/tour-a-piedi-tc3/?utm_force=0.

Per impregnarci con tutti i sensi, la nostra conoscenza della creatività madrilena inizia con l’attivazione della nostra capacità auditiva. Anche a Madrid, non dimenticare gli artisti famosi ed i nuovi talenti musicali che condividono il calore del pubblico, attraverso l’esperienza di suonare dal vivo. Arrivato in città ti consigliamo di creare la colonna sonora del tuo viaggio nella capitale spagnola, visitando alcuni luoghi che non dimenticherai mai più, come BarCo https://www.barcobar.com/, roccaforte degli amanti del rock, oppure entra al Cardamomo https://cardamomo.com/es/, storico tablao flamenco e cena di piatti tipici spagnoli. Per un concerto dei Vetusta Morla puoi scegliere tra questi eventi https://www.songkick.com/artists/927847-vetusta-morla. Dopo nove anni di percorso musicale, nel 2008 ha pubblicato il primo album Un día en el mundo, con successo di pubblico e di critica specializzata. Vetusta Morla https://www.vetustamorla.com/ è una band indie rock, originaria di Tres Cantos (Madrid). Gli spettacoli della band sono pieni di sorprese e innovazioni. Dopo anni di tour per la Spagna e altri paesi, nel 2014 hanno pubblicano il loro terzo album La deriva.

Il secondo tratto del nostro itinerario nella creatività madrilena, ci porterà a conoscere la zarzuela. Tra i ricordi di un viaggio, c’è chi preferisce vini o profumi, ceramiche e abiti, ma a Madrid, città che ha ospitato il successo teatrale Margarita la Tornera, dovrai conoscere qualcosa in più a proposito di zarzuela, genere lirico-drammatico in cui si alternano scene parlate e cantate, insieme a balli concertati https://www.esmadrid.com/it/informazioni-turistiche/teatro-della-zarzuela. Questo genere teatrale ha mantenuto popolarità fino al termine degli anni ’50, anche con l’esperienza musicale di Plácido Domingo, la cui famiglia gestiva una compagnia di zarzuela. Uno dei più celebrati scrittori di zarzuela è stato Carlos Fernández Shaw. Opera, spettacolo di zarzuela e cena https://www.getyourguide.it/activity/madrid-l46/madrid-opera-spettacolo-di-zarzuela-e-cena-t46580?utm_force=0, sono il tuo più durevole ricordo di Madrid. Frequentò le scuole a Cadice, dedicandosi alla poesia. Uno dei suoi discendenti fu coautore del libro The Hispanic Presence in North America. Nato a Cadice nel 1865, da padre spagnolo e madre inglese, Carlos Fernández Shaw https://www.march.es/bibliotecas/legados/carlos-fernandez-shaw.aspx è stato poeta e scrittore. Dopo aver ricevuto diversi premi di poesia, nel 1883 scrisse la sua prima raccolta poetica, poi laureandosi in diritto all’Università di Madrid.

Alla riscoperta dei sensi, affidiamo al tatto delle dita e alla capacità percettiva dei nostri occhi il compito di conoscere i segreti della moda madrilena. A Madrid, il Museo del Traje conserva importanti pezzi del secolo XVI, fra i quali una giubba da donna, mentre la sua collezione del XVIII secolo offre significativi esempi di abiti maschili, come gilet e giubbotti. Infine, ti consigliamo di non perdere la collezione di abiti dei più importanti stilisti del XX secolo, un vero sentiero creativo sulla storia dell’abbigliamento spagnolo, anche con Mariano Fortuny e Cristóbal Balenciaga. A Madrid, volendo conoscere lo stile della fashion designer Ana Gonzalez puoi andare in Calle virgen del canto 7 https://it-it.facebook.com/pg/anaquemepongo/videos/. Nel 1997, Ana Gonzalez ha fondato con Óscar Benito un’etichetta prêt-à-porter legata ad altre discipline artistiche. La loro collaborazione è durata fino al 2007. Il suo marchio emergente è stato affermato come un talento nel settore. Ha imparato che è importante non limitarsi. Ha svolto un ruolo importante nel rinvigorire la moda spagnola. Ana Locking http://analocking.com/ sviluppa la sua immaginazione per il mondo dell’arte, condividendo anche le sue conoscenze con aspiranti stilisti, presso il Centro Superior de Diseño de Moda de Madrid. Il suo colore e i suoi tessuti preferiscono sempre il nero con paillettes, con finiture color grafite vellutata, macchie fumose su maglia a coste e sfondi pied de poule.

Alla scoperta della creatività madrilena, il quarto segmento dell’itinerario ci consentirà, attraverso la fotografia, l’affinamento delle nostre capacità iconiche. Pochi anni fa, il Museo Reina Sofia di Madrid https://www.museoreinasofia.es/en ha ospitato una grande retrospettiva fotografica di Luigi Ghirri https://archivioluigighirri.com/, un fotografo italiano che attraverso duecento immagini raccontava una Italia scomparsa, quella degli anni settanta del ventesimo secolo. La fotografia dello spagnolo Alberto García-Alix https://www.albertogarciaalix.com/en/obras/self-portrait/ è invece un condensato immagini che raccontano storie tragiche ed eloquenti, mentre la connazionale Cristina de Middel https://www.itsnicethat.com/articles/cristina-de-middel-new-website preferisce indagare sulla relazione della fotografia con la verità sociale. Ha conseguito nel 2000 un Master in Fotografia presso l’Università dell’Oklahoma, nonché una laurea in Belle Arti presso l’Università di Valencia e una in fotogiornalismo presso il Politecnico di Barcellona. Nata nel 1975 ad Alicante, è fotografa e artista documentarista che vive e lavora a Londra. Per lei, i mass media riducono la reale comprensione del mondo. Cristina de Middel http://www.lademiddel.com/ indaga sulla relazione della fotografia con la verità, giocando con le ricostruzioni, per costruire una comprensione stratificata delle materie cui si avvicina.

Nell’ultima tappa del nostro viaggio nella creatività madrilena, sperimenteremo che non è soltanto con gli occhi che si percepisce il fascino di un mirabile dipinto. Grazie alla sua collezione di oltre 8.600 dipinti, il Museo Nazionale del Prado di Madrid https://www.museodelprado.es/en può contribuire a lasciare una impronta indelebile nelle tue memorie di viaggio. Immaginandolo in questo modo, avrai necessità di associarne alla mente uno speciale itinerario di almeno dieci capolavori, a partire da Las Meninas di Diego Velazquez e il Giardino delle Delizie di Hieronymous Bosch, il 3 maggio 1808 di Francisco Goya, le Tre Grazie di Pieter Paul Rubens e Maja Desnuda & Maja Vestida di Francisco Goya, l’Adamo ed Eva di Tiziano e quello di Rubens, per finire con l’Annunciazione del Beato Angelico. Ti consigliamo, prima di iniziare questo viaggio nella creatività artistica, di acquistare Al pie del canon, un libro del pittore Eduardo Arroyo https://www.elbaeditorial.com/catalogo/libro/al-pie-del-canon. Eduardo Arroyo http://www.artnet.com/artists/eduardo-arroyo/, nato a Madrid nel 1937, è stato un pittore i cui quadri sono impregnati di denuncia politica e sociale. Sua madre, donna lontana dalle convenzioni sociali, era originaria di Robles de Laciana, città dove lui trascorse parte dell’infanzia, età in cui le sue abilità pittoriche erano già evidenti. Emigrato a Parigi nel 1958, partecipò alla mostra La figurazione narrativa. A Parigi si era stabilito a Montparnasse, integrandosi nell’atmosfera bohémien di quel quartiere. La sua prima mostra personale è stata nel 1961, alla Galleria Claude Levin, dove espose una serie di ritratti.

L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, per consentire ad altri di apprezzarne le opere. Se vuoi conoscere i nostri viaggi d’autore già pubblicati, puoi digitare https://meetingbenches.net/category/viaggi_dautore/. Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori.

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