MOMA / MUSEO D’ARTE MODERNA DI NEW YORK – Nan Goldin: La Ballata della Dipendenza Sessuale / Fino al 12 febbraio 2017

logo-meeting-benchesTutti amano viaggiare, ma non tutti amano farlo allo stesso modo. Tutto quello che devi fare è averne il tempo, dentro la tua vita. Meeting Benches. Il modo per rendere il mondo migliore è facile. Scegli la panchina dove pubblicare ciò che hai pitturato o scritto, la recensione di un libro che hai letto o la storia di un viaggio che hai fatto. Passato e Presente sono qui ed ora. La nostra proposta invita ogni web-viaggiatore a sedere in Meeting Benches info@meetingbenches.com per condividere emozioni, osservando nuovi orizzonti creativi, anche visitando il MOMA.moma-0-1

La sua prima mostra personale era basata sui suoi viaggi fotografici tra la comunità omosessuale e transessuale della città. Vive e lavora a New York, Berlino e Parigi. Nan Goldin è una fotografa americana, nota per il suo lavoro, che di solito presenta temi relativi al sociale, immagini o personaggi pubblici. Si è diplomata alla Scuola del Museo di Belle Arti nel 1977/1978, poi trasferendosi a New York City. Ha iniziato a documentare la scena new-wave, insieme con la città della sottocultura gay post-Stonewall delle fine del 1970 e inizi del 1980. Il suo lavoro è spesso presentato sotto forma di presentazione, ed è stato mostrato anche in cinema festivals. Così come a lei piace dire: “Ho avuto un concetto totalmente romantico di essere un drogato. Come lei dice: “Ho avuto un concetto totalmente romantico dell’essere un drogato. Avrei voluto esserne uno “.moma-1-1

La ballata della Dipendenza sessuale è il diario che ho lasciato che la gente potesse leggere”, ha scritto Goldin. Composto da 700 istantanee, La Ballata della Dipendenza sessuale di Nan Goldin è un racconto personale, completamente formato dalle esperienze dell’artista in tutto il mondo (a partire dalla fine degli anni 1970, 1980, e oltre). http://www.moma.org/ La Ballata – quella che anche tu puoi sentire – si sviluppa attraverso molteplici improvvisate esibizioni dal vivo (da Maria Callas a The Velvet Undergroundfor), un pubblico con notevole differenza dei soggetti delle foto. Intitolato dopo avere ascoltato una canzone in Bertolt Brecht e Kurt Weill (L’opera da tre soldi), la Ballata di Goldin è di per sé il centro di una diversa opera Opera, dove i suoi protagonisti, tra i quali l’artista l’artista stesso, vengono acquisiti nei loro momenti intimi di amore e di perdita: l’esperienza dell’estasi e del dolore, sesso e ‘uso di droghe, discoteche e legami con i loro figli, fino alle devastazioni dell’Aids. La Ballata è presentata nel suo formato originale a 35mm (insieme con le fotografie della collezione del museo, che appaiono anche come immagini nella presentazione). È necessario non dimenticare che esibizioni dal vivo saranno periodicamente ad accompagnare la Ballata nel corso della manifestazione del Museo. https://www.moma.org/tickets/select?locale=it

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