OSKAR KOKOSCHKA (1886/1980), PITTORE ESPRESSIONISTA AUSTRIACO – Il Sé in Focus

OSKAR KOKOSCHKA 1/3 – Non aderì mai all’espressionismo, ma le sue opere rappresentano alcuni dei massimi vertici dell’espressionismo storico. La nonna e la mamma erano due donne particolarmente sensitive. Questo esponente dell’Espressionismo viennese era nato agli inizi di un mese di marzo a Pöchlarn, sul Danubio. All’età di quattordici anni, attratto da ogni forma artistica figurativa, aveva cominciato a dipingere. A Vienna si era iscritto alla Scuola di Arti Applicate, avvicinandosi all’arte primitiva ed alla cultura giapponese. Nei primi anni del Novecento studiò all’Accademia delle belle arti di Vienna, dove subì l’influenza dalle opere di Gustav Klimt.

OSKAR KOKOSCHKA 2/3 – A Vienna, Klimt influenzò la sua tecnica artistica. Non soltanto pittore, perchè aveva una pulsione creativita poliedrica, che lo spingeva a realizzare cartoline oggetti decorativi. Nel 1914 aveva realizzato una delle immagini più suggestive di tutta la sua produzione, il dipinto “La sposa nel vento”, un’opera che era il suo omaggio ad una donna con la quale aveva avuto una tormentata relazione sentimentale. Questo suo olio su tela (181 x 220 cm), è ospitato nel Kunstmuseum di Basilea. Quella sua amante – Alma Mahler – nel 1913 scrisse nel suo diario: “A Tre Croci, la nostra vita ruota interamente attorno al suo lavoro”. Potrai ammirare quel dipinto nel Leopold Museum di Vienna, http://www.leopoldmuseum.org/en

OSKAR KOKOSCHKA 3/3 – Nel 1915, prima di arruolarsi volontario allo scoppio della prima Guerra Mondiale, dipinse “Il Cavaliere errante”. Si trasferì a Dresda, dove insegnò all’Accademia di Dresda dal 1920 al 1924. A partire da quegli anni privilegiò dipingere grandi spazi, adottando colori chiari e luminosi. Le sue opere erano caratterizzate da una forte deformazione dei protagonisti, al fine di dare rilevanza alle sensazioni. Negli ultimi anni di vita aveva continuato a lavorare instancabilmente, inaugurando nella sua casa natale di Pöchlarn il suo archivio. Continuò a viaggiare, e sotto la pressione degli avvenimenti politici cambiò due volte nazionalità. Morì in un giorno di febbraio, in un ospedale di Montreux. Due amanti nudi, è un olio su tela del 1913, visibile al Museo delle Belle Arti, Boston.

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