Uno stile basato sulla pittura meditata, con l’uso incisivo del colore
Ciò che PIERRE BONNARD dipinse alla fine dell’ottocento, poneva enfasi sugli affetti intimi dei personaggi, e sulle visioni degli squarci parigini impreziosite da presenze umane vitali. I suoi modelli stilistici sono alcune opere di Gauguin e le stampe giapponesi, perché gli consentivano di deformare la realtà, caricandola di significati simbolici. Il suo modo di lavorare traeva ispirazione dalle scienze occulte e dalla magia, allontanandolo dal realismo, fino a giungere alla pittura simbolista. Nel 1888 – dopo il diploma in legge – aveva deciso di dedicarsi alla pittura, seguendo a Parigi i corsi dell’Accademia Julian e dell’Ecole des Beaux-Arts. https://www.youtube.com/watch?v=mwkhPu2-o6Y
Era nato a Fontenay-aux-Roses, una città situata nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine (regione dell’Île-de-France). Insieme a Paul Sérusier, Maurice Denis, Paul Ranson aveva formato il gruppo dei Nabis (il gruppo degli ispirati), con i quali espose al Salon des Indépendants. Il suo modo di lavorare, è uno stile basato sulla pittura meditata, con l’uso incisivo del colore. Negli ultimi anni del diciannovesimo secolo PIERRE BONNARD si era anche dedicato alle scenografie teatrali, con litografie e illustrazioni caratterizzate da figure che si rifanno ai modelli giapponesi ed all’art nouveau. Dal 1900 in poi, aveva compiuto numerosi viaggi, alla ricerca di nuovi soggetti. Il suo linguaggio pittorico è diverso da quello dei contemporanei Matisse e Kandinskij, perché aveva volvoluto superarli nelle loro impressioni naturalistiche del colore. https://www.youtube.com/watch?v=GIKuopZH3UI
In Costa Azzurra, PIERRE BONNARD aveva comprato nel 1926 una casa a Le Cannet, amandone il suo paesaggio come fosse paradiso. I colori della sua tavolozza sono più intensi e vivaci. In questo ambiente si intensificò il suo interesse per le ambientazioni intimistiche, e per i nudi femminili. Raggiunse la simbiosi tra narrazione figurativa e ritmo vitale, morendo in quel luogo dopo aver tagliato il traguardo dei 79 anni, lasciando “L’Amandier en fleurs”, l’ultimo suo quadro, non del tutto finito. Tra i musei che espongono le sue opere, il Musée Bonnard a Le Cannet, il Musée d’Orsay di Parigi e la Pinacoteca di Brera a Milano.
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