POESIA IRANIANA

forte è l’attitudine persiana nel verseggiare espressioni di uso quotidiano, che puoi incontrare la poesia in quasi ogni opera classica. Tutto ciò dura da due millenni e mezzo. La letteratura persiana è una delle letterature più antiche del mondo. Pochissime opere letterarie di dell’Iran achemenide sono sopravvissute, ciò in parte a causa della distruzione della biblioteca a Persepoli. E’ stata una poesia parlata. La poesia di Rumi è diretta e immediata, ma è anche misurata, sottile, e sfumata in un modo che le traduzioni precedenti hanno raramente trasmesso. https://www.youtube.com/watch?v=0NkHmfBsEeY Parla direttamente al cuore ed il gusto pieno della sua leggerezza è spesso stato non tradotto. Questa edizione completamente annotata, contiene sia quartine brevi che più lunghe, forme che riflettono i cambiamenti di umori e ispirazioni del Rumi alternato. Insieme con poesie di volo estatico e di lutto, ci sono momenti di commento laconico, dentro finestre di dialogo.

L’ONDA – Forough Farrokhzad

Per me sei un’onda. Mai qui, non c’è mai! Lei è, ancora, da nessuna parte! Afferrando, trascinando, poi fugge via, è rapidamente diffusa, come una piaga mortale, in fuga per l’Altro Suolo, della tua destinazione vaga! Ti guarda, da lontano, nel mio occhio sequestrato, sei una marea ribelle, in un moto eterno. Insistente, impaziente, poi errante senza riposo, devi essere calma nel cuore, appena in atto! Ed ora so, il mare del rammarico è la tua terra natale. Sì, tu sei una marea indisciplinata! Quindi, sempre sul giro, in una eternità! Ma una notte, io ho indossato una maschera, fatta di sete, delle coste più remote, e delle loro isole deserte. E ti ho catturato, nelle mie sabbie assorbenti, per sempre lontano, dalle tue terre marine natali.

TI HO CHIESTO UN BACIO – Rumi’s Rubaiyat

Ti ho chiesto un bacio, me ne hai dati sei. Quale maestro ti ha insegnato, che sei esperta? Sei così una profonda fonte di bontà, così gentile che hai fatto il mondo libero mille volte.

                                                      UNA LUCERTOLA CAMMINAVA AL MIO FIANCO – Mohammad Bagher Kolahi Ahari

Una lucertola camminava accanto a me nel deserto, chiedendo un pezzo di pane ad ogni passo. E io, portando un sacco di grandi dimensioni, gli dissi scherzando “Il mio sacco è senza fondo, vieni!”. Ho attraversato il deserto, svuotato il sacco del pane, incassato nel sacco i giorni. E che cosa ho generato: un mostro, addormentato alla mia porta.

IL VOLTO LEI MI MOSTRA – Rumi’s Rubaiyat

Il viso che mi fa vedere è un poco acido, anche se zucchero non ho mai assaggiato più dolce. Lo zucchero sarebbe annoiato dalla propria dolcezza, se mai venisse a conoscere quel sapore acido.

Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito, è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di conoscere le loro opere. Per approfondire questo tema, puoi digitare: https://www.amazon.com/Say-Nothing-al-Din-Persian-English/dp/1596750278

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