QUANDO HAI VISTO COSE ORRIBILI – Laia Abril: guardando indietro, per evidenziare la lunga erosione dei diritti riproduttivi delle donne.

Documentando le piccole tragedie che affliggono ogni individuo.

Benvenuto a Barcellona, dove potrai ammirare Las Ramblas e Sagrada Família, Casa Batlló, Camp Nou e Park Güell, ma non dovrai dimenticare il mercato de La Boqueria, con il suo caratteristico tetto in ferro e vetro, eretto nel 1914. Rinfrescati con una birra e una tapa in uno dei suoi caratteristici bar. Tra bancarelle che vendono frutta, formaggi e olive, scoprirai che l’intero mercato converge al centro sui pescivendoli. In questa città è nata una fotografa che illumina le aree oscure della discriminazione femminile. In Calle Mallorca cerca uno dei suoi libri, entrando nella libreria La Central https://www.lacentral.com/agenda/barcelona/la-central-mallorca

Nel suo libro più recente, ha ricostruito la storia del serial killer più enigmatico e sanguinario della storia spagnola. Il suo lavoro è stato esposto a livello internazionale negli Stati Uniti, Cina e Germania, Francia, Italia e Spagna. L’attuale interesse di LAIA ABRIL ruota intorno all’uso di fotografie, video e installazioni multimediali. Nelle sue opere lei racconta storie usando un misto di fotografie di famiglia, testimonianze personali e interviste.

Nata a Barcellona (Spagna) nel 1986, LAIA ABRIL si è laureata in giornalismo, poi si è trasferita a New York per studiare fotografia. I suoi fotolibri comprendono documenti che mostrano le vittime indirette dei disordini alimentari e le ripercussioni dei controlli sull’aborto in molte culture diverse. Ogni anno circa 47.000 donne muoiono per aborti e, con i suoi fotolibri creativi, vuole togliere il velo della segretezza. Erbe velenose e manette, nel potente spettacolo di un fotografo sull’aborto, che catturano l’orrore di una guerra invisibile alle donne https://www.laiaabril.com/project/abortion/. È una fotografa il cui lavoro è legato alla femminilità.

Nel 2009 si è iscritta alla residenza artistica di Benetton (Italia), lavorando come fotografa alla rivista Colors. Nel 2018, LAIA ABRIL https://www.laiaabril.com/ è stata premiata per lavorare su A History Of Misogyny. Dal 2010, ha lavorato su vari progetti esplorando il tema dei disturbi alimentari. Il suo “The Epilogue” è un fotolibro gratificante. Il suo On Abortion https://www.photobookstore.co.uk/photobook-on-abortion.html, è la prima parte di A History of Misogyny, in cui si trovano documenti e danni causati dalla mancanza di accesso legale, sicuro e gratuito all’aborto da parte delle donne.

Se vuoi conoscere i racconti fotografici già pubblicati, puoi digitare https://meetingbenches.net/category/fotografie/. Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di apprezzarne le opere.

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