SALVATOR ROSA (1615/1673), PITTORE NATURALISTA ITALIANO – Il ribelle della pittura napoletana

QUANDO LE LACRIME SONO GLI ULTIMI AVANZI DELLE SPERANZE

SALVATOR ROSA 1/3 – All’età di 17 anni, lui era è avviato alla professione di artista, ma quel bambino che nell’estate del 1615 era nato nel borgo dell’Arenella (Napoli), aveva conosciuto le basi dell’arte pittorica nella bottega di suo nonno, dipingendo su piccole tele crude scene di vita reale. Nella bottega di un pittore spagnolo, esponente delle tendenze caravaggesche, lui apprende a dipingere i teatre della verità, cioè le vite degli esseri umani. Infatti, era attraverso l’esperienza umana che il dipinto riusciva a conciliare realtà e fantasia, grandiosità e miseria. Se vuoi renderti conto della sua sensibilità propria artistica per la resa degli aspetti pittoreschi della natura, puoi andare alla Galleria Estense (a Modena) http://www.gallerie-estensi.beniculturali.it/galleria-estense/ dove ammirare “Erminia e Tancredi”, un suo dipinto realizzato attorno al 1640.

SALVATOR ROSA 2/3 – Nel 1635, per motivi di salute, aveva abbandonato Roma, tornando a Napoli, ma a partire dal 1639 torna nuovamente nella città eterna (conservando l’incanto naturalistico dei paesaggi napoletani), ma scandalizzando Roma per i suoi attacchi contro l’arte barocca. Per poter lavorare, aveva deciso di trasferirsi presso la corte medicea, a Firenze, dove nacquero i paesaggi nebbiosi di Palazzo Pitti, con grandi dipinti dai toni grigi e azzurrini, rosati e rossi. Tra le sue più importanti opere non dimenticare di ammirare “Le tentazioni di S.Antonio” a palazzo Pitti, Firenze https://www.musement.com/uk/florence/palazzo-pitti-and-boboli-gardens-v/?idengine=700000001036363&idcampaign=71700000012236701&idadgroup=58700000772574850&nmkeyword=palazzo+pitti+firenze&idkeyword=43700008623615617&gclid=CJa7yOnUzNQCFUsq0wodyNcAdg&gclsrc=aw.ds Allo scadere del suo soggiorno fiorentino, scene di stregoneria e caccia erano entrati nel suo orizzonte creativo.

SALVATOR ROSA 3/3 – Nei confronti della civiltà del suo tempo, dipingendo, lui vuole esprime atteggiamenti morali, esprimendo dissenso nei confronti di ogni cosa consolidata. Come puoi osservare, nei suoi dipinti lui cerca di animare la realtà visiva, ma con un enfasi teatrale, allontanandosi dallo stile barocco dell’epoca. Osservando un suo dipinto, puoi scoprire che lui è ribelle anche nei confronti delle emozioni, perché è capace di commuoversi di fronte alla natura lieta e serena, orrida e selvaggia. https://www.youtube.com/watch?v=sVMLwWek8CA Nel 1649 era tornato a Roma, esponendo le sue opere al Pantheon. Nel 1673, pochi giorni dopo aver sposato una donna di nome Lucrezia, quel pittore e stampatore, poeta e autore di satire, morì a Roma.

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