IL SUO NOME D’ARTE ERA LEWIS CARROLL – Charles L. Dodgson: scrivere e creare giochi, come un bambino

Lui, il giovane adulto Charles, aveva capelli ricci castani e occhi grigio-azzurri, era alto circa 1,83 m e slanciato. Durante tutta sua vita, soffrì strani attacchi di memoria (ipoteticamente, sembrerebbe che lo scrittore abbia sofferto di attacchi di epilessia). Fin da giovane, aveva scritto poesie e racconti. Lui, l’autore vittoriano Lewis Carroll era nato nel 1832, nel Cheshire, rimanendo uno dei più popolari scrittori inglesi. La sua eredità è diventata molto controversa, nel merito della fissazione che sembrava avere con i bambini molto piccoli di sesso femminile. Nel 1856, aveva iniziato la nuova forma d’arte della fotografia, ben presto eccellendo in quella espressione creativa. https://www.amazon.it/101-poesie-leggere-Londra-York-ebook/dp/B00KGAFP0Eelewis-carroll2-1

La sua opera più famosa, Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, https://www.youtube.com/watch?v=a8m5ApR7QvU rimane uno dei libri più amati dei bambini. Fino da giovane età, era poeta e narratore, e passava ore a mettere insieme spettacoli di marionette e di magia. Nel suo college, era diventato un docente di matematica, proseguendo in quel lavoro fino al 1881. Nel frattempo, tra le prime cose scritte e il successo dei libri di Alice, lui aveva iniziato a muoversi nel circolo sociale preraffaellita, conoscendo anche Dante Gabriel Rossetti.

lewis-carroll-poem1-1DEDICA – Poesia di Lewis Carroll

Incisa per un caro bambino: in memoria delle dorate ore d’estate e dei sussurri di un mare d’estate. Cinto con un abito da ragazzo per un lavoro da ragazzo, ansiosa lei muove la sua forcella; eppure ama riposare così su un amichevole ginocchio, l’intenzione di chiedere al racconto che ama raccontare. Spiriti rozzi del ribollente conflitto esterno, dimenticano di leggere la sua purezza semplice, ritengono, se si elencano, queste ore uno spreco di vita, vuote di ogni delizia! Parlarci, di pulizia dolce, e salvando l’infastidire dei cuori che dai discorsi più saggi sono annoiati. Ah, felice colui che possiede tenera gioia, l’amore del cuore di un bambino! Lo sguardo, i pensieri affettuosi, e la mia anima da nemici non di più! Il lavoro sostiene le mie notti insonni, i miei giorni di grande affluenza anche se i ricordi luminosi di quella riva illuminata dal sole, ancora infestano il mio sognante sguardo!

lewis-carroll-poem2-1IL CIARLAVOTTO – Poesia di Lewis Carroll

Rostiva, e gli ascili titovi andean nell’eda a triva e a spiva: mievi stean i borogovi, e i duti ranchi esgrivan. “Attento al Ciarlavotto, o figlio! All’atre fauci, all’irto artiglio! Attento al falco Giuggio, e bada al frumosal Carpiglio!” Ei prese il vorpal ferro in pugno: a lungo ambi’ il tignal rivale, poi sosto’ all’ombroso Titto, e si fermo’ a pensare. E mentre in uschi sogni entrava il Ciarlavotto, in fiamme gli occhi, uffando usci’ dal trico bosco, e giunto brovoglio’! Un-due, un-due! e giu’ e giu’, la vorpal lama ando’ a scip-sciap! Lo lascio’ morto, e col suo corpo galonfante torno’. “Ucciso hai dunque il Ciarlavotto? Vieni a me, mio briglio eroe! Oh di’ fragioso! Allo’! Ale’! Sbrifo’ nella sua gioia.” Rostiva, e gli ascili titovi andean nell’eda a triva e a spiva: mievi stean i borogovi, e i duti ranchi esgrivan.levis-carroll-poem3-1

ECHOES – Poesia di Lewis Carroll

Lady Clara Vere de Vere aveva otto anni, ha detto: Ogni Ringlet, leggermente scosso, si correva in filo d’oro. Ha preso la sua piccola scodella: Di me non deve vincere fama: per la bassezza della sua natura deve avere la forza di trascinare giù?” Sorelle e fratelli, poco di pulizia qui c’è l’ispettore alla tua porta: Come un cane, lui a caccia di ragazzi che non sanno che due più due fa quattro.” “Gentili parole sono più di corone,” disse, e chiedendosi mi guardò: “E’ la notte infelice morte, e devo correre a casa per il tè.”

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