TRA ANTICHE ATMOSFERE, SAPORI E RICORDI – In viaggio nella creatività italiana, da Roma a Quargnento.

Quando la creatività profuma di gnocchi al pesto.

La tua fiaba? Non richiede nient’altro che essere vissuta, con una posizione da sogno. Al Realis Hotel Castello della Castelluccia https://www.lacastelluccia.com/, via Carlo Cavina 40 Roma, nulla è lasciato al caso. Qui, il soffitto con travi a vista e il pavimento in cotto antico, il bagno in marmo e il letto a baldacchino creano un ambiente unico per il tuo soggiorno. Se desideri goderti una fuga romantica, l’accesso alla camera tramite la scala in pietra predice la sensazione romantica della stanza. In questa città è nato un cantautore speciale, di cui ti vogliamo parlare.

Presentando un proprio repertorio pop rock, per anni si era esibito in locali e pub, con gruppi musicali giovanili.  Trasmesso da Rai 2, nel 2011, ha anche debuttato come personaggio televisivo, presentando il programma “Sbarre”, una docu-realtà sulle carceri italiane. È un cantautore e conduttore televisivo italiano, conosciuto con il nome d’arte FABRIZIO MORO http://www.fabriziomoro.net/ è nato a Roma in un giorno d’aprile del 1975. A partire dal 2015, ha pubblicato sei album in studio. Ha vinto il Sanremo Music Festival 2018 con la canzone “Non mi avete fatto niente”, in un duetto con Ermal Meta, ma ha anche scritto canzoni per altri artisti.

Come fare gnocchi al pesto? Con una ricetta ideale per sfruttare il basilico delle tue estati. Il pesto, è un condimento aromatico che ti permette di assaporare il sapore degli gnocchi di patate. Il Ristorante Paiolo, http://www.ristoranteilpaiolo.it/ nel centro storico di Firenze, dal 1980 serve piatti tipici toscani (come gli gnocchi al pesto), in una calda atmosfera a lume di candela. Il suo personale è discreto e sempre a disposizione dei clienti. I mobili? Troverete pentole di rame e dipinti antichi, tutti realizzati a mano da artisti fiorentini

Frequentò il Convent Grammar School ed un corso universitario d’Arte a Manchester (in cui studiò l’Arte della ceramica). MAGDALEN NABB era nata a Church (Lancashire), in un giorno di gennaio del 1947, ma quella che sarebbe diventata una scrittrice inglese di romanzi polizieschi, sarebbe poi morta a Firenze, in un giorno d’agosto del 2007. Nel 1975 si trasferì in Italia, anche se non parlava italiano, in una cittadina nei pressi di Firenze, dove continuò a lavorare la ceramica e cominciò anche a scrivere

Quando Dante Alighieri muore, insieme a lui finisce un mondo fatto di “amor cortese”, lasciando spazio ai mercanti e fabbriche, nonchè agli scambi dei finanzieri. A quel tempo, a Firenze, per gli operai gli unici giorni liberi erano le feste comandate, e bisognava lavorare 6 giorni su 7 (almeno 12 o 15 ore, ed in estate fino 18 ore al giorno). Per conoscere i luoghi connessi a quei giorni lontani, puoi visitare Palazzo Vecchio, https://youtu.be/S-bIHbP373I con Camminamento di Ronda e la Torre di Arnolfo.

Di lui, che pur essendo fiorentino operò a Cortona, Venezia e Bologna, tuttora esistono suoi documenti autografi, risalenti agli anni compresi fra il 1300 e il 1321. LAPO GIANNI è citato da Dante Alighieri, di cui era amico, nel famoso 9° sonetto delle Rime. Visse a Firenze tra il XIII e il XIV secolo, diventando un membro del “Dolce Stil Novo”, movimento poetico italiano di quella città. La sua composizione si distingue per l’originalità, ma di lui soltanto undici ballate e sei canzoni restano.

A Bologna, ma soltanto dopo il tramonto, sopra la porta del civico 5, c’è una finestra che mostra un fenomeno strano, una sorta di nube densa che cambia forma e colore. Per osservare l’insolito spettacolo, dovrai imboccare via Carbonara, una stradina che si trova di fronte a Palazzo Bocchi. Alcuni studiosi che quello sia l’ectoplasma della celtica principessa Aposa, che annegò nel torrente. Avvicinati con la tua fotocamera, pronto ad immortalare il respiro del tempo. https://www.amazon.it/Bologna-insolita-segreta-Davide-Daghia/dp/2361951193 

Il pittore italiano VALERIO ADAMI è nato a Bologna in un giorno di marzo. All’età di dieci anni ha iniziato a studiare pittura sotto la guida di Felice Carena. Nel 1951 fu accettato all’Accademia di Brera, dove studiò come disegnatore. Nel 1955 andò a Parigi, ma la sua prima mostra personale venne nel 1959 a Milano.

Il suo territorio ti offre la possibilità di passeggiate rilassanti in stradine di campagna che ti regalano spettacolari vedute panoramiche delle colline. Cosa puoi fare a Quargnento? Segui i percorsi dell’Arte dedicati al pittore Carlo Carrà, visita il suo Palazzo Comunale, la Basilica di San Dalmazio e Villa Cuttica di Cassine. Prima di partire, fermati al ristorante Osteria delle zucche vuote, al numero 21 di strada Vallerina https://osteriadellezucchevuote.wordpress.com/, così avrai aggiunto anche profumi e sapori al tuo viaggio in questo paese della provincia di Alessandria, dove è nato quel famosissimo pittore italiano.

Era nato a Quargnento (Alessandria), ma presto la pittura divenne la sua unica preoccupazione nella vita. Nel 1900 CARLO CARRA’ era a Parigi (dove conobbe l’arte francese contemporanea), decorandovi i padiglioni dell’Esposizione Universale. Nel 1906 aveva studiato sotto la guida di Cesare Tallone, frequentandone le lezioni presso l’Accademia di Brera. Quattro anni dopo, insieme ad alcuni suoi amici, decise di lanciare un nuovo movimento artistico. Nel 1910, il loro obiettivo comune era il Manifesto dei pittori futuristi. Cerchi il suo olio su tela del 1918 “L’Ovale dell’Apparizione”? Devi andare alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, a Roma.

Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito, è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di conoscere le loro opere. http://meetingbenches.net/2018/05/viaggiando-emozionalmente-litalia-attraverso-i-frutti-della-sua-terra-e-le-sfumature-creative-dei-suoi-artisti/

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