IL TRIANGOLO DELLA CREATIVITA’ – Viaggiare insieme a quattro francesi speciali, da Courbevoie a Le Cannet

Quando la creatività si nutre di carni al carciofo e prugne secche

Anche la creatività francese si nutre di fantasia e d’immaginazione, si nutre di un pensiero che ha a che fare con con la curiosità che ti spinge alla ricerca e alla scoperta di qualcosa. Il lavoro creativo si nutre di emozioni, cioè di istantanee reazioni fisiche a una sollecitazione (interna o esterna). La creatività si nutre di rilassamento, ecco perché per tutte le persone creative è importante scegliere il luogo in cui nutrirsi di emozioni, generando poesie o romanzi, musiche o dipinti.

Potresti fare un viaggio attraverso le regioni di grandi vini celebrati nel mondo. Potresti scoprire che il Ristorante Guy Savoy è in testa alla classifica mondiale 2018. Ma che tu sia esperto della gastronomia più raffinata, o più semplicemente un amante della buona cucina, lasciati sedurre dalla varietà di sapori del nostro itinerario d’arte in Francia, insieme a quattro francesi che qui sono nati http://it.france.fr/

Borgo di pescatori e vignaioli in epoca gallo-romana, Courbevoie diventò una dipendenza della città di Colombes fino alla fine del XVIII secolo. Qui potrai visitare il Roybet Fould Museum, ammirando collezioni di opere della seconda metà del XIX secolo, insieme ad una collezione di giocattoli e testimonianze legate alla storia locale (ricorda in particolare il ritorno delle ceneri di Napoleone I, manifesti, cartoline).

Una gradevole esperienza culinaria a Courbevoie, che ti apre una piccola finestra in un mondo di gusti diversi? Le Timgad, al 37 rue de l’Alma, un ristorante che ti accoglie con le sue finestrelle bianche intagliate con arabeschi, gusti che mescolano dolce e salato e carni arricchite con carciofi e verdure varie. Le tradizioni di questo tipo di cucina si lasciano apprezzare anche per il buon vino, robusto e sapido. Prenotazione suggerita.

Aveva camminato nelle desolate periferie di Parigi (dove faceva il medico dei poveri), ecco perchè LOUIS-FERDINAND CELINE amava definirsi il cronista delle miserie umane. Era nato a Courbevoie in un giorno di fine maggio del 1894. Lo pseudonimo con cui firmò tutte le sue opere era il nome della nonna materna. Aveva vissuto le esperienze gli orrori della Grande Guerra e la vita godereccia delle retrovie; aveva osservato l’ascesa di una cinica borghesia e le durezze dell’Africa coloniale.

FRANCOIS BOUCHER era nato a Parigi in un giorno di settembre, apprendendo da suo padre le prime tecniche pittoriche e di stampa. Crescendo, aveva innalzato il livello del disegno preliminare per la pittura da studio, portandolo ad arte autentica e finita a pieno titolo. Tra i suoi ritratti, il più celebre è quello della Pompadour, realizzato nel 1755. Lui aveva una fecondità creativa prodigiosa, perciò la sua produzione è sterminata. Lavorò per piacere alla corte di Luigi XV, giungendo a rappresentare il gusto francese all’estero. Ha dominato la pittura francese fino all’emergere del neoclassicismo, quando le critiche si sono accumulate su di lui. Tra i musei che espongono sue opere, il Musée du Louvre di Parigi.

PIERRE BONNARD poneva enfasi sugli affetti intimi dei personaggi e sulle visioni degli squarci parigini, impreziosite da presenze umane vitali. Il suo modo di lavorare traeva ispirazione dalle scienze occulte e dalla magia, allontanandolo dal realismo, fino a giungere alla pittura simbolista. Visitando il Musée d’Orsay di Parigi, potrai ammirare alcuni dei suoi dipinti.

Dalla relazione con un commediante, nel 1816 le era nato un figlio. L’anno dopo, MARCELINE DESBORDES-VALMORE si era sposata con un attore. La sua prima raccolta di poesie era stata pubblicata nel 1819, ma ulteriori pubblicazioni seguirono, fino a quella del 1843 (Bouquets et prières). Morì a Parigi alla fine di luglio del 1859, città dove lei ti aspetta nel Cimitero di Montmartre.

Prima di abbandonare il nord della Francia, potrai visitare la città dove è nato uno dei suoi pittori. PIERRE BONNARD era nato a Fontenay-aux-Roses. Insieme a Paul Sérusier, Maurice Denis e Paul Ranson aveva formato il gruppo dei pittori ispirati. Il suo modo di lavorare è basato sulla pittura meditata, con l’uso incisivo del colore. Dal 1900 in poi aveva compiuto numerosi viaggi, alla ricerca di nuovi soggetti.

Attraverso le stagioni, accompagnato da una guida o da solo, puoi scoprire la città di Agen. Arrivato in questo sud/ovest francese, potrai entrare nel Manoir de Prades, quello che forma con le sue dipendenze un quadrilatero attorno a un cortile centrale. La sua cattedrale di Saint-Caprais è iscritta nella lista del patrimonio mondiale. Più di 3000 oggetti sono esposti in 26 stanze, ecco perchè non devi dimenticare la visita al Museo delle Belle Arti, famoso per i capolavori Goya, la Venere del Mas (periodo romano) ed un dipinto di Tintoretto scoperto durante l’inventario del 1997.

Uomo dal grande cuore, sensibile ed onesto, impressiona per il suo candore ed umanesimo. FRANCIS CABREL è nato ad Agen in un giorno d’autunno del 1953. Al contatto della natura, ha trascorso l’infanzia a Astafford, ricevendo da uno zio (all’età di dieci anni), la sua prima chitarra. Soltanto alcuni anni dopo scoprì la sua passione per la musica, improvvisandosi anche cantante con una sua band strumentale. Ogni anno, Agen organizza un festival culturale e gastronomico, il Grand Pruneau Show http://www.grandpruneaushow.fr/ Prima di partire, non dimenticare di conoscere quelle prelibatezze che sono arrivate da lontano, durante le Crociate del XII secolo, per poi essere trapiantate dai monaci dell’abbazia di Clairac. Comprati una confezione di prugne di Ente, quelle che hanno dato vita ad un ampio commercio, fino a conoscere periodi di fama internazionale.

Soprannominata la Madera della Francia, rivela una splendida vista sulle isole di Lérins off. Le Cannet è una città della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Il pittore Pierre Bonnard vi acquistò una villa, dove morì nel 1947. Classificata nell’inventario dei monumenti storici e del patrimonio, la Villa Le Bosquet domina Cannes con il suo giardino botanico e la facciata intonaco rosa. Anche il pittore Henri Lebasque, qualche anno più tardi decise di fermarsi in questi luoghi. Ambedue sono sepolti a Le Cannet.

Spaziose e climatizzate, le sue camere vantano un bagno privato, la connessione WiFi e una TV con canali internazionali. Situato nel centro storico di Le Cannet, ti offre una piscina e una terrazza con una splendida vista sulla città. Al mattino potrete gustare la prima colazione, ammirando la vista panoramica dal ristorante. In loco troverai anche un parcheggio gratuito. L’Hotel Thomas http://www.hotelthomas.fr/en/ ti fornisce un servizio navetta per il Palais des Festivals durante i giorni degli eventi, nonché navette per il centro città o l’aeroporto.

Finalmente sei arrivato alla fine del tuo viaggio d’arte, in Costa Azzurra, dove PIERRE BONNARD aveva comprato una casa a Le Cannet. Qui i colori della sua tavolozza erano diventati più intensi e vivaci. In questo ambiente si intensificò il suo interesse per le ambientazioni intimistiche e per i nudi femminili. Raggiunse la simbiosi tra narrazione figurativa e ritmo vitale, morendo in questo luogo e lasciando l’ultimo suo quadro non del tutto finito. Tra i musei che espongono le sue opere, il Musée Bonnard a Le Cannet.

Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito, è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di conoscere le loro opere. Per approfondire questo tema, puoi digitare: http://meetingbenches.net/2017/12/paesaggi-dellanimo-luoghi-della-creativita-francese/

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