UNA VITA SULL’ALTRA SPONDA, CON OCCHI NUOVI – Sibilla Aleramo, il bisogno di ammirare innanzi di amare

Quando la vita è un viaggio chiamato amore

Dopo una bella colazione alla Pasticceria Bonadeo http://www.pasticceriabonadeo.it/, potrai iniziare a conoscere Alessandria, una cittadina dall’impronta elegante, adagiata in pianura, sulla destra del fiume Tanaro. Di particolare pregio e rilevanza artistico-culturale, sono i suoi palazzi. La sua Cittadella http://www.cultural.it/danonperdere/cittadella.asp, fortezza militare ancora intatta, ti offre una stella murata circondata dalla campagna e dalla pianura. Il Museo Cappello Borsalino è l’edificio dove aveva sede una famosa fabbrica di cappelli in feltro noti in tutti il mondo. Non c’era film in cui gli attori non indossassero un Borsalino. Prima di proseguire il tuo viaggio piemontese entra nella Libreria Giunti al Punto https://www.giuntialpunto.it/librerie/alessandria-al-70275, dove potrai acquistare un ricordo di Alessandria, Un viaggio chiamato amore, libro di Sibilla Aleramo, nata sotto questo cielo.

La sua vicenda esistenziale è connessa all’affermazione di una vita libera dalla costrizioni del sacrificio che la società di allora imponeva alle donne. Lei morì a Roma nel 1960, dopo una lunga malattia. Ti aspetta presso il Cimitero del Verano di Roma, dove lei è sepolta. A suo nome, sono dedicate strade in molte città d’Italia. Marta Felicina Faccio, scrittrice e poetessa italiana con pseudonimo Sibilla Aleramo https://www.repubblica.it/le-storie/2019/01/12/news/sibilla_aleramo-216430718/, era nata a Alessandria dentro un giorno d’agosto del 1876. Il suo rapporto con un poeta ha formato il soggetto del film Un viaggio chiamato amore.

La sua fu una adolescenza infelice, poiché la depressione della madre provocò tensioni nei rapporti familiari. Figlia di un professore di scienze e di una casalinga, Sibilla Aleramo http://www.letteraturadimenticata.it/Aleramo.htm trascorse l’infanzia a Milano, poi trasferendosi con la famiglia a Civitanova Marche, dove trovò impiego come contabile. All’età di quindici anni fu violentata nell’ambiente di lavoro, ma sposò il suo violentatore. Nel 1921 lei pubblicò la sua prima raccolta di poesie, Momenti.

Prigioniera in un matrimonio difficile, avviò una corrispondenza con una donna impegnata nelle battaglie per l’emancipazione femminile, partecipando a manifestazioni per il diritto di voto e per la lotta contro la prostituzione. Le venne affidata la direzione di un settimanale socialista, così conoscendo molti dirigenti socialisti, e iniziando una relazione con un poeta. I difficili rapporti familiari convinsero Sibilla Aleramo https://www.900letterario.it/poesia/sibilla-aleramo-coscienza-femminista/ ad abbandonare marito e figlio, legandosi con il direttore di una rivista letteraria che la sollecitò a scrivere un romanzo: Una donna.

FUMO DI SIGARETTE – Fumo di sigarette. Accenno di sorriso. E di nuovo fumo, spire leggere dalle mie labbra, tutte le sere qualche minuto, dal suo balcone, dalla mia finestra. Spire leggere, sbocciar di sorriso, e non sa la mia voce e non so la sua. Solo, traverso le spire di fumo i suoi occhi mi piacciono, gli piacciono i miei occhi. Tutte le sere qualche minuto, un saluto di spire di fumo, lievità graziosa di gesto, silenzioso punto di fuoco alto su l’addormentato cortile, e niente più. Così, mentre presso la lampada il lavoro attende, qualche minuto tutte le sere per qualche sera, spire leggere, spire leggere.

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