VIAGGIARE IN ARGENTINA, DOVE PUOI TROVARE I PAESAGGI PIÙ SOGNATI

Camminare per Buenos Aires, dove echi di mille radar attraversano i nostri corpi

Sei il benvenuto in Argentina https://www.argentina.travel/#!/global/home?lang=en. Qui puoi cavalcare con gauchos o vedere cavie giganti, bere vino eccezionale, visitare una città deserta o entrare in una delle librerie più belle del mondo. La sua cultura (un mix di patrimonio spagnolo, italiano e indigeno), ispira viaggiatori da tutto il mondo. Questo vasto paese del Sud America è una terra con un’infinita varietà di bellezze naturali. Ovunque tu vada, l’Argentina ti toglierà costantemente il respiro.

San Isidro https://www.lonelyplanet.com/argentina/san-isidro, luogo prediletto della vecchia borghesia argentina, è una tranquilla città nei sobborghi di Buenos Aires. Tutti i week-end, sulla piazza Mitre (di fronte alla cattedrale), anche tu puoi partecipare alla sua fiera dell’artigianato. Camminando, scoprirai piccoli negozi e caffè chic, fino ad arrivare a Villa Ocampo, l’antica dimora della letterata argentina Victoria Ocampo. Qui nacquero i pittori Alicia Carletti e Prilidiano Pueyrredón.

Una delle figure più importanti tra gli artisti argentini del XIX secolo, lasciò un ampio e variegato retaggio pittorico. Come architetto, Prilidiano Pueyrredón ha intrapreso importanti opere pubbliche, ma ha guadagnato la sua fama attraverso i suoi ritratti, paesaggi e scene di campagna. Il 1850 e il 1860 furono il suo periodo più prolifico come pittore (233 opere sopravvivono da questo periodo). Ha lavorato alle opere di numerosi monumenti (tra cui Piramide di Plaza de Mayo e Casa Rosada. Se vuoi che il suo ricordo ti accompagni lungamente, puoi andare in Rivera Indarte 48 (San Isidro, Buenos Aires), dove un museo a lui dedicato ti aspetta http://museopueyrredon.org.ar/.

Forse anche tu vorrai scoprire alcune aree per ascoltare la musica a Buenos Aires. Qui ci sono posti in cui provare l’esperienza di musica dal vivo, spazi che offrono spettacoli con artisti e gruppi musicali. Nei dintorni di piazza Almagro, troverai gruppi di percussioni che sono un classico tra le band da vedere dal vivo. Ma puoi anche trovare spazi culturali, ideali per ascoltare tango e milongas. In ciascuno dei suoi angoli, tra San Juan e Independencia, Boedo tanguero è il posto ideale per avvicinarsi alla musica tradizionale di Buenos Aires. Se cerchi uno spettacolo con cena, questa è l’area ideale per gustare un buon piatto tipico cittadinbo. Probabilmente ascolterai qualche brano musicale di Gustavo Cerati, il capo dei Soda Stereo.

Durante un concerto a Caracas era stato colpito da ictus, poi entrando in coma irreversibile. All’età di 55 anni, in conseguenza di un arresto respiratorio morì. Tutto iniziò quando Gustavo Cerati http://www.cerati.co aveva ventitré anni e lavorava in un’agenzia pubblicitaria, accarezzando progetti musicali. Era il 1982, la guerra delle Malvinas era finita e l’Argentina svoltava pagina. Quel poliedrico cantore e manipolatore di suoni, sarebbe diventato uno degli eroi musicali del suo paese.

Come altre nazioni del Sud America, l’Argentina è stata sotto dittatura. Seguendo le orme dell’ultima, ne incontrerai persone e luoghi, come i simboli delle madri di Plaza de Mayo, o l’ESMA, una ex scuola di addestramento per meccanici delle forze armate, nel nord di Buenos Aires, dove si tenevano gli scomparsi. Parque de la Memoria, un luogo commemorativo per le vittime dei “Voli della morte”. El Olimpo, in un quartiere sud-occidentale della città, terminal di autobus e treni prima di essere convertito in centro segreto di detenzione e tortura. Alicia Kozameh non ha dimenticato il suono della porta che si era chiusa alle sue spalle, nella prigione di Villa Devoto.

Attualmente insegna scrittura creativa alla Chapman University. Nata nel 1953 a Rosario, Alicia Kozameh ha sperimentato esperienze traumatiche destinate a segnare la sua opera letteraria. Militante in un partito politico di sinistra, studiava all’Università Nazionale di Rosario, quando fu arrestata nel 1975, venendo imprigionata in uno dei luoghi di detenzione più pericolosi dell’Argentina. Grazie ad una sanatoria del 1978, dopo essere stata trasferita al carcere di Villa Devoto (Buenos Aires), uscì in libertà vigilata.

Buone scarpe per camminare lungo i sentieri, e vestiti leggeri per visitare il nord del paese. Materiale da montagna per le cime andine e vestiti caldi per visitare la Patagonia. Tutto dipende dalle zone che devi andare a visitare, nonchè dal periodo dell’anno. L’Argentina è così grande che è possibile vivere mille viaggi diversi, in uno solo. Preparare la tua valigia per arrivarci, non è la cosa più semplice da fare. Cosa comperare in ricordo del tuo viaggio? Guarda il catalogo della designer Sofia Achaval de Montaigu, dove troverai qualcosa di assolutamente irresistibile.

Una frase dello scrittore Borges – la Pampa è una vertigine orizzontale – può essere letta sulle sue camicie. Co-fondatrice di Acheval Pampa (camicette ricamate e pantaloni gaucho), la designer argentina Sofía Achaval de Montaigu https://achevalpampa.com/ ha un marito scrittore ed ama gli orecchini e bracciali ereditati da sua nonna. Quando lasciò Buenos Aires per studiare moda nello Studio Berçot di Parigi, tutti credevano che il mondo equestre argentino doveva essere inscritto nel suo DNA.

La maggior parte dei suoi ristoranti è concentrata nel quartiere Palermo. La carne è l’alimento principale (preparata alla griglia e alla brace), è la regina delle tavole argentine e dei ristoranti di Buenos Aires. L’Asado con Achuras è un piatto a base di carne di manzo cotto alla brace. Per la sua preparazione, viene utilizzato il taglio da brodo, gustoso e saporito. La Parrilla è una grigliata mista di carne, in cui vengono utilizzati diversi tagli, posizionati sulla griglia dopo salatura. Ubicato nel suggestivo quartiere Palermo, La Cabrera http://lacabrera.com.ar/ è un ristorante squisitamente argentino, così come lo era Horacio Coppola, un fotografo nato qui.

La sua visione di avanguardia si era sviluppata attraverso la riscoperta della vita quotidiana, per mezzo delle stranezza della realtà. Lui, nato a Buenos Aires nel 1906 da genitori italiani, iniziò a fotografare fin dalla tenera. Horacio Coppola https://www.bauhaus100.com/the-bauhaus/people/students/horacio-coppola/ divenne un fotografo dopo essersi dedicato inizialmente al cinema, come regista. Dal 1927 applicò le esperienze cinematografiche alla fotografia, raggiungendo grande maestria nella gestione degli effetti di luce.

Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di apprezzarne le opere. Se vuoi conoscere i nostri viaggi d’autore già pubblicati, puoi digitarehttps://meetingbenches.net/category/viaggi_dautore/.

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