CHI AMA NON RICONOSCE – Leonardo Sinisgalli, il poeta ingegnere

Convivendo tra cultura umanistica e scientifica

In questa zona della Basilicata, potrai visitare il sito archeologico di Grumentum (città sorta nel corso del III sec. a.C.), nonché il Museo Archeologico Nazionale dell’Alta Val d’Agri. Non soltanto. Visitando Montemurro http://www.europethisway.com/place/montemurro-potenza-italy/ anche tu conoscerai la Casa delle Muse, quella che ospita il fondo librario del poeta Leonardo Sinisgalli. In due sale, sono conservati i suoi libri e disegni, le sue pubblicità e gli attrezzi del suo lavoro. La soffitta di Casa Sinisgalli, raccoglie il materiale (fotografie e documenti, oggetti, libri e riviste), ritrovato nella soffitta della casa di famiglia. Ciò che vedrai è un contenitore per ogni forma espressiva d’arte. https://www.fondazionesinisgalli.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=397&Itemid=77

Per la sua versatilità, era stato definito “un Leonardo del Novecento”, essendo stato narratore, e pubblicista, direttore di riviste e documentarista, autore radiofonico e disegnatore. Era nato a Montemurro (un comune della Basilicata), ma nel 1925 si era trasferito a Roma, studiandovi ingegneria e maturando la sua vocazione poetica. Era stato un poeta, saggista e critico d’arte, ma come poeta, aveva ricercato l’essenzialità della parola, diventando uno tra i poeti più rappresentativi della stagione ermetica italiana. Il suo primo volume di versi era arrivato due anni dopo. Dal 1932, LEONARDO SINISGALLI aveva collaborato alla “Fiera Letteraria”, occupandosi anche di architettura e critica d’arte. Nel 1942, su “Belvedere” pubblica saggi su Scipione e Donghi. Gli anni Quaranta sono di intensa attività letteraria, perché in un momento di ricostruzione industriale, con la rivista “Civiltà delle macchine” cerca di far convivere cultura umanistica e scientifica.

CHI AMA NON RICONOSCEChi ama non riconosce, non ricorda, trova oscuro ogni pensiero, è straniero a ogni evento. Mi sono accorto più tardi di tutti gli anni che l’aria sul colle è già più leggera, l’erba è tiepida di fermenti. Dovevo arrivare così tardi a non sentire più spaventi, pestare aride stoppie, raspare secche murate, coprire la noia come uno specchio col fiato. Sono un uccello prigioniero in una gabbia d’oro. La selva variopinta è senza colore per me. L’anima s’è trovata la sua stanza intorno a te. Ci piace l’aria sfatta, la derelitta quiete sulla plaga, il volo basso degli uccelli migranti tra cespi di alghe, lacere spoglie di velieri. Oltre il labile vespero qui sostano gli amanti pellegrini, dove ogni sera una fioca speranza li trascina di là dai ponti a una riva di acquitrini, passeggeri sospinti senza requie sulle arene impassibili.

Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito, è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di conoscere le loro opere. Per approfondire questo tema, puoi digitare:https://www.amazon.it/Leonardo-Sinisgalli-disegni-Domenico-Cantatore/dp/B00M0TBWNI

 

 

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