BELLEZZA NEI MIEI OCCHI, GRAZIA DELLA MIA BOCCA E SPLENDORE DELLA MIA FORZA – Mirabai: lui non mi farà cadere così in fretta.

Non dimenticare l’amore. Porterà tutta la follia che deve spiegare a te stesso l’universo.

Questo era un tempo un regno prospero. È qui che Meerabai (la poetessa e il più famoso devoto di Lord Krishna), è nato. Merta è famosa per il Tempio di Charbuja (situato nel centro della città). La moschea insieme agli altri santuari indù costituisce un’importante attrazione turistica a Merta. In questa terra, anche tu puoi vivere il Tour religioso di Visakapatnam e Srikakulam, https://www.nativeplanet.com/travel-guide/visakhapatnam-to-srikakulam-through-beaches-and-temples-004947.html visitando l’antico sacro templi della regione.

Nacque in una famiglia di Merta (Rajasthan) nel 1498, dove era conosciuta nella cultura del movimento Bhakti. La maggior parte delle leggende su di lei, menzionano il suo disprezzo per le convenzioni sociali e familiari.Soprattutto nella tradizione indù nord indiana, lei è una celebrata santa Bhakti. Si è riferita al Signore, che ha visto come suo marito, con nomi diversi. MIRABAI, nota anche come Meera Bai, era una poetessa mistica indù. Dato che apparteneva a una famiglia reale ed era una principessa, i suoi suoceri disapprovavano il suo canto e danza pubblica.

Il suo stile poetico combina sfida e desiderio, gioia ed estasi centrate su Krishna. Nelle sue poesie, Krishna è un’amante, lei stessa è una yogini pronta a prendere il suo posto al suo fianco per una felicità coniugale spirituale. La più grande raccolta di poesie a lei attribuita, sono in manoscritti del XIX secolo. Non ci sono manoscritti superstiti della sua poesia del suo secolo. Le sue poesie sono (versi metrici in lingua Rajasthani.) Le prime notizie di MIRABAI (con due poesie a lei attribuite) risalgono all’inizio del XVIII secolo. Lei parla di un rapporto personale con Krishna come il suo amante, e la caratteristica della sua poesia è il completo abbandono a lui.

L’AMATO TORNA A CASA – Quello che desideravo è tornato a casa. Il fuoco infuocato della separazione si spegne. Ora mi rallegro con Lui, canto in beatitudine. I pavoni al ruggito della nuvola ballano con gioia senza limiti. Mi rallegro di estasi alla vista del mio Diletto. Sono assorto nel suo amore. La mia miseria di vagabondaggi nel mondo è finita. Il giglio esplode in piena fioritura alla vista della luna piena. Vedendolo, il mio cuore sboccia di gioia. La pace permea questo mio corpo. Il suo arrivo ha riempito la mia casa di beatitudine. Questo stesso Signore è diventato il mio che è sempre il redentore dei Suoi devoti. Il cuore di Mira, bruciato dal tripudio della separazione, è diventato fresco e rinfrescato. Il dolore della dualità è svanito.

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