KATSUSHIKA HOKUSAI 1/4 – Ha avuto una lunga carriera, ma ha prodotto la maggior parte del suo lavoro dopo i 60 anni. Inizia a dipingere intorno all’età di sei anni, forse imparando dal padre. Nato a Tokyo, è meglio conosciuto come autore della serie xilografia di trentasei vedute del Monte Fuji. Lui era un artista giapponese del periodo Edo, influenzato da stili della pittura cinese. E’ stata questa serie che assicurato la sua fama (sia in Giappone che all’estero), in quanto non è stato che fino questa serie che ha guadagnato grandi riconoscimenti. Il padre non ne aveva fatto un erede (per cui è possibile che sua madre era una concubina).
KATSUSHIKA HOKUSAI 2/4 – Era conosciuto con almeno 30 nomi durante la sua vita. Il padre lo mandò a lavorare in una biblioteca di libri e prestito (un tipo popolare di istituzione in cui la lettura di libri – in blocchi di legno tagliati – è stato un intrattenimento popolare). Quando era entrato nello studio di Katsukawa Shunshō (un artista di uno stile di stampe blocco di legno e dipinti), si è concentrato sulle immagini delle cortigiane e attori Kabuki.
KATSUSHIKA HOKUSAI 3/4 – Attorno al 1800, stava sviluppando ulteriormente il suo uso di stampi a legno, per scopi diversi dalla ritrattistica. Alla morte di Shunsho, aveva iniziato ad esplorare altri stili d’arte (tra cui stili europei, a lui esposti attraverso incisioni francesi e olandesi in rame). Era tato espulso dalla scuola Katsukawa, ma questo evento era per lui stato molto ispiratore, perché aveva motivato il suo sviluppo di stile artistico. Aveva anche cambiato i soggetti delle sue opere.
KATSUSHIKA HOKUSAI 4/4 – Aveva sviluppato il suo stile, producendo un enorme corpo di lavoro (in gran parte altamente originale e di qualità elevata). Il suo lavoro è diventato focalizzato su paesaggi e immagini della vita quotidiana del popolo giapponese. Questo cambiamento di soggetto è stato un importante passo avanti nella sua carriera. Un incendio aveva distrutto il suo studio (con gran parte del suo lavoro). Quando morì in un giorno di maggio, esclamò: “Se solo il cielo mi darà solo un altro paio di anni, potrei diventare un vero pittore.”
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