QUANDO IL COLORE E’ UN MODO DI SPERIMENTARE IL MONDO – Il mondo intimo di Pierre Bonnard

PIERRE BONNARD 1/3 – Per lui, il colore era un modo di vivere il mondo. Lui, il figlio di un funzionario del Ministero della Guerra francese, era nato a Hauts-de-Seine, ed aveva studiato legge presso la Sorbona (anche frequentando corsi d’arte presso l’Ecole des Beaux-Arts). Trasferitosi alla Académie Julian nel 1889, vi aveva incontrato Denis e Sérusier, Ranson e Vuillard. Dal 1915 e fino alla fine del 1920, dipinse nudi che riflettevano una nuova attenzione per la struttura.

PIERRE BONNARD 2/3 – Era affascinato con trucchi di prospettiva, come i pittori post-impressionisti erano stati. E’ stato membro di un gruppo simbolista di pittori che avevano abbandonato la modellazione tridimensionale, a favore delle aree di colore piatto. Dipinse molte delle sue scene catturare lo spirito del momento. Non sono soltanto i colori che irradiano nei suoi quadri, c’è il calore di emozioni contrastanti, avvolte in veli meravigliosamente cromatici. Intorno al 1908, il suo periodo intimista aveva concluso.

PIERRE BONNARD 3/3 – Lui è conosciuto per il suo uso intenso del colore (in particolare attraverso le zone, costruito con segni del pennello di piccole dimensioni). Era chiamato “pittore intimista”, perché restava deliziato dalle semplici scene di vita quotidiana attorno a lui. Ha progettato dipinto schermi, pupazzi per spettacoli di burattini e libri illustrati. Anche se è più noto per i suoi dipinti, queste attività lo collocano all’interno di quella parte di arte che applica la loro estetica ad altre forme d’arte. Ha terminato il suo ultimo dipinto una settimana prima della sua morte, nella sua casa, in Costa Azzurra.

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