GLI INTRECCI LIRICI DELLA SOLITUDINE – Noh Cheonmyeong, una poetessa sudcoreana precocemente moderna.

Espansione sui temi della malinconia, solitudine e amore.

È una città della Corea del Nord, a soli 8 km dalla DMZ con la Corea del Sud. Kaesong con una delle “vecchie città” meglio conservate del paese. La cittadella aveva sette porte, ma solo Nam Gate è rimasta. Qui puoi anche visitare Panmunjeom, villaggio diviso tra due Coree, l’unico posto sulla Terra dove la guerra fredda è ancora una realtà. Souvenirs? I negozi accettano dollari statunitensi, euro e yuan cinesi. Francobolli, libri e artigianato coreano della RPDC non sono costosi. Il Ginseng è coltivato localmente, buon acquisto sia per la sua qualità che per il prezzo basso. Sotto questo cielo, era nata Noh Cheonmyeong, una donna che amava i lirici intrecci della solitudine.

Ha fatto il suo debutto letterario con la pubblicazione del suo poema “Nae cheongchunui baeneun”. La sua prima raccolta di poesie evocava un mondo di nostalgia, attraverso ricordi accuratamente incorniciati della sua infanzia. Nel 1934, NOH CHEONMYEONG si laureò in inglese. Era nata in un giorno di settembre 1912 a Hwanghae-do (Corea). Diventò una giornalista per diversi giornali, lavorando anche come docente al Sorabol Arts College. Durante la guerra di Corea, fu condannata per essere stata coinvolta in attività antigovernative. Songs of Dee, la sua collezione postuma, è stata pubblicata nel 1958. Il suo “Autoritratto” e “Cervo”, sono esplorazioni esistenziali della solitudine. Morì in un giorno di dicembre del 1957.

DONNA SENZA NOME – Vorrei essere una donna senza nome, che esce su una piccola collina. Con le zucche-viti sul tetto del mio cottage, zucche e cetrioli in un giardino di canapa, la luna inviterei nel mio giardino sopra un recinto fatto di rose, e le mie braccia piene di stelle. L’oscurità del gufo non mi farà sentire sola. In un villaggio dove il treno non si ferma mai, mangiando la torta di miglio imbevuta in una bacinella, parlando con un amico intimo fino a tarda notte sui segreti delle montagne infestate dalla volpe, mentre un cane arruffato abbaia alla luna, io sarò più felice di una regina.

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