IL PITTORE CHE DIPINGEVA FAVOLE GOTICHE – Stanislao Lepri, un surrealista nella recente storia dell’arte

Le sfumature di un labirinto pittorico senza complicazioni

Tenne la sua prima mostra nel 1946, alla Galleria La Finestrina di Roma, dimostrando già da allora la sua singolare vocazione al surrealismo colma di figure allusive e spazialità. Nato a Roma nel 1905 e figlio del Marchese di Rota Lepri Stanislao Lepri https://www.galerieminsky.com/en/portfolio-item/stanislao-lepri-2/ interruppe la sua carriera diplomatica per dedicarsi alla pittura. Nel 1950 si stabilì a Parigi dove, oltre a dipingere, realizzò anche illustrazioni e scenografie teatrali. Conobbe la pittrice Leonor Fini ed andò con lei a Parigi per diventare pittore. Nella loro casa, ospitarono lo scrittore polacco Konstanty Jeleński, che vi rimase fino alla morte. Nelle sue espressioni creative, al di là delle apparenze, puoi cogliere un surrealismo esigente permeato di ragionamenti deduttivi e contraddittori. Immaginò e dipinse persone che si schiudevano da un uovo; dipinse un nano che inseguiva un cavallo bianco, maanche una torre fatta di corpi nudi.

Nonostante il contenuto surrealistico dei suoi dipinti, essi sono poca cosa rispetto all’esistenza reale vissuta dall’ex diplomatico. Concepì perfino una piramide umana e la zattera della Medusa. Immaginò alberi umani con mani simili a radici, nonché bambini nutrirsi con il latte di un gatto gigante. Come pittore fu una delle incognite della storia dell’arte, infatti, durante la sua vita soltanto una limitatissima cerchia di collezionisti e mercanti d’arte conobbe e apprezzò il suo lavoro. Questo pittore surrealista amava narrare favole utilizzando gnomi e folletti che sembravano i protagonisti d’un omanzo gotico. Tra i dipinti di Stanislao Lepri https://www.neldeliriononeromaisola.it/2019/10/292166/ ti proponiamo l’olio su tela Reveillon (opera da lui firmata in basso a destra e intitolata al retro del telaio), nonché Figure (china e acquerello su carta, firmata in basso a destra).

Pur appartenendo ad una famiglia conservatrice devota al Papa, Stanislao Lepri https://www.santagostinoaste.it/autori/lepri-stanislao.asp eluse le obbligazioni sociali derivantegli da talecondizione sociale, scegliendo di condurre una vita che lo liberò da qualsiasi forma di restrittivività. A Montecarlo, dov’era console italiano la sua vita cambiò improvvisamente in una sera del1942; accadde mentre uscendo da un teatro disse a un suo che avrebbe voluto conoscere la donna sconosciuta che era uscita dopo di loro. Dipingendo, creava un mondo magico pieno di esotismo e poteri demoniaci, ironia e profonde emozioni. Ripudiando il suo passato, lasciò che il destino agisse su tutto ciò che dipingeva, quasi che i protagonisti dei suoi dipinti fossero realmente sul palcoscenico della loro vita.

La sua fu un’esistenza privilegiata, infatti, crebbe in un appartamento romano con vista su Piazza Navona, trascorrendo vacanze dorate nella tenuta di campagna della famiglia. Come artista scelse di esplorare perfino i simboli dell’infanzia. I suoi dipinti sono stati esposti in tutta Europa e al Museum of Modern Art di New York. Creò mondi metafisici strani dove l’incredibile e l’allusivo generavano figure di una realtà ermetica pervasa di misteri. Niente è come sembra nei dipinti di Stanislao Lepri https://www.independenthq.com/features/stanislao-lepri-painting-dictated-by-dreams: infatti, per cogliere la vera forma della realtà, disegnava visioni di un mondo che andava di là della realtà stessa. Puoi trovare alcuni dei suoi dipinti nei musei d’arte moderna di Parigi, New York, Roma e Lodz, in Polonia.

 

 

 

 

 

 

 

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