IL VALORE DELLE COSE SEMPLICI, TRA SCORZE AMAROGNOLE – Filippine, dove in un modo o nell’altro succede tutto al momento giusto

Dove l’arte è discrezione e non deve farsi notare

Nelle composizioni pittoriche di Juan Novicio Luna puoi cogliere immediatamente la presenza costante di pose teatrali, vento e sangue. Quando, invece, cerchi un pittore che abbia uno stile che amalgami influenze di cubismo, surrealismo ed espressionismo, allora, non puoi fare a meno di pensare ad Ang Kiukok. Le opere di Federico Aguilar Alcuaz, al contrario, sono apprezzate per la ricercata raffinatezza con cui sceglie luce, colore e composizione. Se osservi, invece, un qualsiasi dipinto a strati di Ronald Ventura, percepisci che è una vera e propria metafora dell’identità nazionale delle Filippine. Figura di spicco nell’arte contemporanea del sud-est asiatico, lui ha genialmente iniziato a dipingere le sue opere d’arte quasi come metafore dell’identità nazionale filippina. Continua a vivere e lavorare a Manila, ma il suo lavoro, incluso in molte collezioni private, è stato recensito anche dal New York Times. Le sue capacità creative sono esteticamente concretizzate all’interno di una cornice multiculturale dove la cultura pop e una miriade di immagini commerciali dialogano perfino con Topolino ed Hello Kitty. Ronald Ventura http://www.artnet.com/artists/ronald-ventura/ è l’artista più venduto nell’intero sud-est asiatico dove a Hong Kong, nel 2011, all’asta di Sotheby’s Contemporary Southeast Asian Painting, uno dei suoi dipinti è stato venduto per 1,1 milioni di dollari.

La sua prima esibizione fu al New Moon Concert al Folk Arts Theatre di Pasay. Da allora, al talento Sampaguita ha saputo aggiungere una inesauribile capacità innovativa nel creare musica. La sua band è citata come i Beatles of the Filippine, ma Ely Buendia ha imparato il Kundiman da sua madre; anche grazie a ciò durante le scuole elementari aveva vinto un concorso di canto. Cynthia Alexander, cantautrice polistrumentista, ha saputo creare un collage musicale di chitarre, gong percussioni e voci di donne. Cercando rifugio dalla follia pop, il suo genere musicale tocca temi sovra consci e vita ordinaria. Come compositrice è nota per i suoi brani musicali Still Life, Kunyang Right to Royalty. Lei è nata nel 1971 a Quezon City, nelle Filippine. Suo fratello, un musicista etnico, le fornì le prime lezioni di accordi musicali. Successivamente, lei divenne bassista in un gruppo musicale che frequentava i locali underground di Manila. Sua madre era un’insegnante di scuola elementare, mentre suo padre un avvocato. Cynthia Alexander https://theindiemusicdb.com/artist/?artist=407 ha collaborato molte volte con suo fratello, Joey Ayala. I suoi album da solista e di collaborazione includono l’album del 2018 Even Such Is Time https://cynthiaalexander.bandcamp.com/album/even-such-is-time, mentre i premi e le nomination la trovano vincitrice del 2018 PMPC Star Awards Female Acoustic Artist of the Year con il suo stesso Even Such Is Time.

108 OCCHI – Come stiamo nella luce coraggiosa? quegli occhi ardenti che fissano, spengono il silenzio in punta di piedi della candela. Seppelliscimi nelle fessure, nel rosso della tua stanza sto giocando con le ombre. Sta diventando troppo buio per giocare, come possiamo stare nella luce del coraggio? Quei 108 occhi in fiamme che ti fissano rapidamente mi colorano e dimenticalo. Sono appeso nel grigio di una nuvola, tu fai finta che non esisto. Ricordati di me? Sta diventando troppo buio per giocare. https://www.youtube.com/watch?v=zW2s1ixYNCg

Ora vive in Australia, ma lei è nata a Legazpi City. Il suo dono più grande è quello di trovare conforto dalla trasformazione. Scritte sia in filippino che in inglese, le opere di Merlinda Bobis integrano elementi della cultura tradizionale con l’esperienza moderna. Viaggiare nelle Filippine, ti offre l’opportunità di osservare come uno scrittore nativo, Nick Joaquin, ha realizzato uno dei suoi romanzi, La donna che aveva due ombelichi. Trascorse più della metà della sua vita insegnando e creando opere letterarie caratterizzate dalla femminilità. Con versi sobri e delicati, Ophelia Alcantara Dimalanta descrisse l’omicidio della verità in un paese che conviveva con la menzogna. Con versi sobri e delicati, lei descrisse l’omicidio della verità in un paese che conviveva con la menzogna. Come nuvole di fumo sgradevole, quelle menzogne erano generate dall’insieme di indagini poliziesche che si intrecciavano con udienze dei tribunali. Trascorse più della metà della sua vita insegnando e creando opere letterarie caratterizzate dalla femminilità e dall’esperienza delle donne. Nel 1999 ebbe la S.E.A. Premio per la scrittura, massima onorificenza letteraria del sud-est asiatico. Ophelia Alcantara Dimalanta https://www.nlb.gov.sg/biblio/9424478 è nata in un giorno di giugno del 1932 a San Juan (Rizal, Philippine Islands). Poetessa, editrice ed insegnante, ha non soltanto pubblicato libri di poesia e prosa, ma ha perfino curato antologie letterarie. Oltre alla sua opera più famosa, Montage, lei ha pubblicato L’Ophelia, nonché Anthology of Philippine Contemporary Literature.

SIAMO SUPREMI – Ci sprechiamo in piccoli riti, simulando gioia e divenire, estaticamente vivi, estraendo da ciascuno inizi dell’ultimo minuto. Spasmo morente, e spremendoli ovunque e mentre c’è spazio e tempo per respirare.

Per lo stilista di moda Ezra Santos tutto parte dalla scelta del tipo di tessuto che, infatti, deve coniugarsi esteticamente con un tipo di femminilità irto di sporgenze dure e angolose. Il Baro’t Saya è l’archetipo di ogni abito filippino, include camicia e gonna, ma Sassa Jimenez preferisce creare abiti con maniche a sbuffo e silhouette basse. Patis Tesoro ha tratto ispirazione dai tessuti delle etnie Malong e Langkit, realizzando un proprio concetto di Barong Tagalog dal design semiaperto abbottonato. Per lei, fasce lavorate con motivi dipinti a mano, oppure con applicazioni ricamate in rilievo, possono tranquillamente abbinarsi a minigonne di piña seda. Mentre ampliava il suo orizzonte creativo su di un progetto di vestibilità su misura, Patis Tesoro https://pineappleind.com/blogs/about-us/journey-of-the-barong-tagalog-20th-century-philippines-part-36-patis-tesoro iniziò a disegnare il Barong Tagalog utilizzando tessuti tradizionali e ricami a mano. Caratterizzato da una pechera ricamata a forma di U, un colletto ribaltabile a punta e spacchi laterali, il Barong filippino è essenzialmente un abbottonato semiaperto.

Alle elementari BJ Pascual portava sempre una macchina fotografica a scuola, ha frequentato la De La Salle University di Manila ed è specializzato in fotografia di moda. Xyza Cruz Bacani è una fotografa documentarista apprezzata per le sue fotografie in bianco che documentano la migrazione e le intersezioni tra lavoro e diritti umani. Per comprendere pienamente la cultura filippina, bisogna vedere delle fotografie scattate da Eduardo Masferre, uno spagnolo a metà che iniziò a guadagnarsi da vivere come fotografo ritrattista. Morì dentro una mattina di giugno del 1995, ma molti suoi parenti (sei figli e sedici nipoti), continuano a perpetrarne la memoria. Soltanto di recente, tuttavia, il suo modo di valorizzare l’etnicità filippina è stato premiato con un libro a lui dedicato: Masferré People of the Philippine Cordillera, 1934/1956. Eduardo Masferré https://www.barcelona.cat/museu-etnologic-culturesmon/en/exhibitions/current/showcase-exhibitions/eduardo-masferre era un filippino che amava l’ambiente quotidiano del suo paese, perciò scelse di renderlo estremamente visibile con fotografie spiritualmente creative. Le sue spoglie mortali sono state trasferite nel cimitero del paese in cui è nato, proprio dietro la chiesa dove suo padre servì come missionario, un luogo dove le bare si annidano ancora tra le fessure, secondo l’antico modo Sagada.

Jess Jodloman aveva uno stile di inchiostrazione a pennello molto fine, che utilizzava indifferentemente su riviste horror in bianco e nero e fantasy per adulti. In tenera età, tutti riconoscevano in lui una grande capacità creativa nel disegno. Durante la seconda guerra mondiale, Fred Carrillo iniziò disegnando materiale propagandistico per un movimento di guerriglia. Dai fumetti di guerra e horror anni settanta, ai cartoni animati degli anni ’80 e ’90, lui ha fatto di tutto. Lui è stato tra i primi illustratori filippini ad essere assunto per lavorare ai fumetti dell’orrore della DC Comics. Fred Carrillo https://www.pinterest.com/pin/fred-carrillo–378654281145242064/ ha utilizzato il suo tempo lavorando come freelance nell’animazione. Dopo essersi dedicato all’animazione e scenografia, la sua curiosità creativa trovò infine approdo nell’illustrazione di fumetti. Un suo amico lo presentò al capo di ACE Publications, e proprio quell’incontro generò tre decenni di feconda collaborazione artistica.

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