IN PIU MODALITA’ CREATIVE, CON TUTTI I SENSI – Itinerari parmigiani, alla scoperta del buongusto creativo

Vista, udito, olfatto, gusto, tatto. Viaggio d’autore a Parma, con tutti i sensi

A Parma https://www.10cose.it/parma/cosa-vedere-parma, luogo di inestimabile valore artistico, il Palazzetto Sanvitale è pieno di affreschi, ma tra essi non perderti una Madonna col Bambino, dipinta dal Parmigianino nel 1524. Potrai approfondire la conoscenza di questo pittore entrando nell’abbazia di San Giovanni Evangelista (un complesso benedettino del centro storico della città), dove la prima cappella mostra il sottarco da lui affrescato.

Non lontano da Parma, la Fortezza di Bardi è uno spettacolare esempi odi architettura https://www.castellidelducato.it/castellidelducato/castello.asp?el=fortezza-di-bardi. Potrai osservare il paesaggio dell’ampia vallata quasi rimasta intatta, da quando il Parmigianino vi affrescò una pala d’altare. Nel 1540, quel pittore dalla vita travagliata volle essere sepolto a Casalmaggiore nel Santuario Madonna della Fontana, sulle rive del fiume Po.

Questo è il territorio dove Giuseppe Verdi, uno dei più importanti compositori di opere liriche, era nato in una piccola borgata di Busseto. Un itinerario alla scoperta dei luoghi e dei personaggi della musica a Parma http://www.parmacityofgastronomy.it/tour-musicale/, potrebbe iniziare dal Teatro Farnese, proseguire per la casa natale di Arturo Toscanini e completarsi all’Auditorium Niccolò Paganini. Il Teatro Regio, uno dei più rinomati teatri dell’opera lirica italiana, nacque nel 1821 per volontà della moglie di Napoleone. All’interno di quest’orizzonte musicale è cresciuta la passione violoncellistica di Ippolito Nievo Albertelli.

Sin dai primi concerti in Italia, era ammirato per le sue qualità di virtuoso e di interpretazione musicale. Il suo repertorio concertistico spaziava dalle musiche di Ludwig van Beethoven a Anton Rubinstein e Stephan Davydov. Figlio di un ingegnere e di una donna amante di musica e pittura, nato a Parma nell’autunno del 1901, è stato un famoso violoncellista. Ippolito Nievo Albertelli https://www.travelplannings.it/place/wiki/71/parma completò gli studi musicali nel Conservatorio di Parma, spostandosi in seguito a Berlino per perfezionarsi alla scuola diretta del maestro Hugo Becker. Nel corso degli anni tenne concerti musicali in moltissime città italiane, esibendosi anche nell’Accademia Filarmonica Romana, nella Sala Accademica di S. Cecilia a Roma ed al Teatro Reinach di Parma.

Così come il ricordo dei luoghi è associabile a qualcosa, anche i luoghi letterari di Parma https://www.google.com/maps/d/viewer?hl=en&mid=12e55DKV6NxleNBgZBcy5DsP90Cw&ll=44.80463903367221,10.335480251838419&z=15 ti offrono la possibilità di muoverti nell’orizzonte delle cose scritte che questa città ha saputo generare. Lo puoi fare attraverso scrittori e poeti che l’hanno immaginata, ricordata o inventata, come ad esempio Carlo Lucarelli, Bernardo Bertolucci e Alberto Bevilacqua.

Tra passione amorosa e atmosfere liriche e fantastiche. Ciò che lui scrisse nell’ultimo decennio, esprimeva temi connessi a Parma e alla sua giovinezza, ai viaggi ed al dolore che pervadeva l’esistenza umana. Morì a Roma in un giorno di settembre del 2013, ma venne sepolto nel cimitero della Villetta, a Parma. Alberto Bevilacqua scrittore, poeta, regista, sceneggiatore e giornalista, era nato a Parma nell’estate del 1934. Cominciò a pubblicare i suoi scritti nei primi anni cinquanta, e la sua prima raccolta di racconti ebbe l’apprezzamento di Leonardo Sciascia.

A Parma, tra gli edifici del centro storico c’è quello di Acqua di Parma https://www.libertylondon.com/uk/brands/a/acqua-di-parma/?srule=brand&sz=59&start=85, dove è stato creato il profumo Colonia, la prima vera acqua di colonia in Italia. Anche una confezione di profumo, la Violetta di Parma, può prolungare il ricordo del tuo soggiorno in questa città. Il “Made in Parma” ti offre l’opportunità di entrare nell’Antico Buongustaio per apprezzare insaccati artigianali come il “prete” o lo “strolghino”, senza dimenticare un salume dolce dalla forma ovoidale, la “spalla di San Secondo”. Adesso che conosci i sapori e gli odori di questo territorio, potresti anche apprezzarne l’elegante praticità sartoriale delle Sorelle Fontana.

Lanciarono il loro stile ispirato ad una linea quasi rinascimentale, caratterizzata da corpetti stretti e gonne morbide e ampie. Alcune delle loro creazioni sartoriali sono esposte al Metropolitan di New York e al Louvre di Parigi. Sulla storia delle tre sorelle Fontana https://fashionheritage.eu/real-fashion-history-sisterhood-sorelle-fontana/, amanti della creatività, è stata realizzata una serie televisiva italiana: Atelier Fontana, le sorelle della moda. Nel 1958, la loro sartoria si era trasferita nella prestigiosa Piazza di Spagna di Roma. Famose donne americane sceglievano ciò che quelle sorelle creavano, per le linee semplici dei loro modelli.  Il Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma conserva 6591 loro opere, tra cui figurini, schizzi e disegni.

Visitare Parma è una bella esperienza, ma non dimenticare che il suo centro storico merita un’intera giornata di esplorazione alla ricerca di Palazzo della Pilotta e Duomo, Battistero, Basilica di Santa Maria della Steccata, Teatro Farnese e Galleria Nazionale. Ma anche Teatro Regio, Palazzo del Governatore e Castello dei Burattini http://www.castellodeiburattini.it/project/, museo che raccoglie una delle collezioni di burattini più importanti d’Italia. Questi sono alcuni dei luoghi dove puoi catturare la bellezza di Parma con la tua macchina fotografica, senza dimenticarti che – come suggerisce Ugo Baldassarre – la capacità di andare oltre la fotografia è uno dei segreti per ottenere buone immagini.

Nato ad Altamura nel 1978, dopo avere sperimentato informatica ed editoria scoprì la sua passione per la fotografia, acquistando la sua prima Reflex Canon. Coniugata con l’esperienza tecnica, la sua propensione al dialogo creativo si è sviluppata all’interno delle arti figurative, consolidandosi con il suo arrivo a Parma, sua città d’adozione. Con entusiastica energia, il fotografo Ugo Baldassarre https://www.ugobaldassarre.com/ affronta ogni nuovo progetto come una sfida. Attraverso le tecniche del reportage, lui racconta in maniera spontanea ‘essenza delle situazioni.

Sulle orme del Parmigianino, ti proponiamo di conoscerlo attraverso i luoghi che conservano memoria dei frutti creativi di questo pittore, nato a Parma nel 1503. Il tuo itinerario inizia fuori città, nel Castello di Fontanellato, all’interno del quale lui affrescò la camera di rappresentanza della moglie del feudatario. Tornato in città, potrai entrare nella Chiesa di San Giovanni Evangelista, dove ammirare i suoi due putti che si trovano negli angoli alti del pennacchio. Arrivando alla Chiesa della Steccata, troverai la volta che questo artista realizzò in pochi mesi. Palazzo della Pilotta e la sua Galleria Nazionale https://pilotta.beniculturali.it/opera/schiava-turca/, ti aspettano con uno dei suoi capolavori, La schiava turca.

Un suo affresco frammentario del 1524, Madonna col Bambino, è conservato a Parma nel Palazzetto Eucherio Sanvitale. La sua Madonna dal collo lungo, ti aspetta nella Galleria degli Uffizi, a Firenze. Parmigianino https://expoitalyart.it/biografia-parmigianino-pittore/, nome reale Francesco Mazzola, era nato a Parma nel 1503. Iniziò a dipingere in giovanissima età, nella bottega degli zii, pittori come suo padre. Per sfuggire ad una guerra, si trasferì a Viadana, dove nel 1521 dipinge per la chiesa di quel paese. Tornato a Parma, affrescò tre cappelle in San Giovanni Evangelista. Impegnandosi nella ritrattistica, realizzò una serie di personaggi famosi, come quello di Carlo V, oppure se stesso, nell’autoritratto allo specchio.

L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di apprezzarne le opere. Se vuoi conoscere i nostri viaggi d’autore già pubblicati, puoi digitare https://meetingbenches.net/category/viaggi_dautore/.

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