KEES VAN DONGEN (1877/1968), PITTORE OLANDESE – Dipingendo Parigi, dal realismo dei bordelli ai salotti mondani

IL PITTORE DELLA DONNA, VERO E PROPRIO CULTORE DEL CORPO FEMMINILE

KEES VAN DONGEN 1/3 – Nato a Delfshaven, lui studiò all’Accademia di Belle Arti di Rotterdam. Nel 1895, l’Autoritratto in blu segna l’entrata del colore intenso nella sua pittura. Due anni dopo è a Parigi (frequenta il Caffè Azon e il Bauteau Lavoir), affascinato dallo stile pittorico di Édouard Vuillard e di Paul Gauguin. La sua prima mostra personale venne allestita nel 1904, e l’anno dopo partecipò al Salon d’Automne, dove i suoi dipinti dalle tinte accese e dal disegno sensuale vennero apprezzati. Diventato amico di Picasso (che lo avvicinò al cubismo), subì anche le influenze dell’espressionismo. Attratto dalle culture mediterranee, compì numerosi viaggi in Tunisia ed Egitto Italia, Marocco e Spagna, che aggiunsero raffinatezza alle sue capacità creative. “Vecchio clown”, 1910, un suo olio su tela realizzato nel 1910, ti aspetta al Stedelijk Museum di Amsterdam https://www.rijksmuseum.nl/en?lang=EN&gclid=CJux4ODo9tQCFQ-eGwodvCcIDg

KEES VAN DONGEN 2/3 – Essendo un pittore dal temperamento istintivamente espressionistico, lui era alieno da ogni tipo di intellettualismo. Nelle sue opere si rispecchia, con colori accesi e vivaci, la società del suo tempo, con tecniche semplificate dalla formalità del cubismo e piene di emozioni espressionistiche. Il suo modo di dipingere la vita del circo e dei cabaret (oppure dame borghesi), è vitale e sensuale, anche quando la sua attenzione su sposta sulle nature morte. Affacciandosi alla fantasia, i contorni di ciò che lui dipinge si fanno netti, ed i colori si infiammano. Nel 1912, è professore all’Accademia Vitti di Montparnasse, e partecipa a varie esposizioni internazionali. “Interno con porta gialla”, un suo olio su tela del 1910, ti aspetta al Museum Boijmans van Beuningen di Rotterdam http://www.boijmans.nl/en/#O60ruDWYqI5tUQgL.97

KEES VAN DONGEN 3/3 – Dopo la prima guerra mondiale, negli anni più fecondi della sua maturità artistica, lui amava abitare in Costa Azzurra e a Parigi, abbandonando alle porte della sua vecchiaia le opere di grande formato, in favore dei ritratti. Tutta Parigi corre al suo studio in Rue Juliette Lambert, posando per quel pittore ormai famoso. Nel 1935 viaggia in America, passando al suo rientro l’estate a Deauville. Durante la guerra mondiale, lui espone solamente una volta al Museo di Belle Arti di Bordeaux. Nel 1949 aveva comperato una villa a Monte Carlo (le Bateau-Lavoir), morendovi in un giorno di maggio del 1968. “The spotted chimera”, un suo dipinto del 1907, ti aspetta al Nouveau Musée National de Monaco http://www.nmnm.mc/index.php?lang=en

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