L’ENTUSIASMO PER LA MODERNITÀ ESPRESSIONISTA – Kristian Zahrtmann e le possibilità offerte da una fonte di luce nascosta

Un pittore significativo nell’arte scandinava del XIX secolo

In opposizione allo stile tradizionale della Royal Danish Academy of Fine Arts, come insegnante alla Kunstnernes Studieskoler, il suo dipartimento era ben noto per l’impatto che ha avuto su molti artisti scandinavi durante i suoi anni di insegnamento. Intorno al 1900, come personaggio, non è separabile dalla sua arte e dai suoi sogni. In un’epoca scossa dal dibattito scandinavo sulla moralità sessuale, di lui si speculò si di una sua possibile omosessualità. Kristian Zahrtmann https://www.artrenewal.org/artists/kristian-zahrtmann/6833 realizzò infatti anche molti dipinti aventi per soggetto nudi maschili che furono classificati a tal punto scandalosi che alcuni musei rifiutarono di acquistarne. Una goccia di vernice bianca, al centro di una composizione floristica, per lui indicava una sorta di riflesso.

Tra i suoi allievi si possono trovare anche futuri modernisti, come Edward Weie e Harald Giersing. Negli ultimi anni della sua vita realizzò ritratti, autoritratti e dipinti di nudi maschili. Il pittore danese Kristian Zahrtmann https://www.civitadantino.com/kristian-zahrtmann-e-la-scuola-di-civita-dantino/ nacque a Rønne nel 1843, studiò all’Accademia di Belle Arti di Copenaghen e orientò il suo estro creativo al naturalismo e realismo. Promosse la Scuola di Studi per Artisti e ne divenne insegnante. Influenzò lo sviluppo dell’arte danese per il suo uso del colore. Come artista, dipinse quadri che oggi sembrano del tutto strani. Nei suoi ultimi dipinti,  lavoro e casa vennero da lui fuse in una stessa dimensione creativa.

Giornali e riviste del 1913 sostennero la sua creazione di una società di mostre permanenti che fu determinante per l’emergere di una serie di nuovi movimenti artistici danesi. Conosciuto per i dipinti a carattere storico della storia danese, realizzò, tuttavia, anche paesaggi, scene popolari e ritratti. Per oltre un ventennio, Kristian Zahrtmann http://www.artnet.com/artists/ph-kristian-zahrtmann/ trascorse ogni estate nel paese italiano di Civita d’Antino, dove creò una scuola estiva per pittori danesi. Sulla scia del Grand Tour, anche lui intraprese un suo viaggio in Italia, ritornandoci più varie volte con amici, perché affascinato dal modo di vivere, dal sole e dai colori vivaci di un paese abruzzese che considerò come sua seconda casa, vivendoci ospite dalla famiglia Cerroni.

Come artista, anche se strano, peculiare e a volte bizzarro, ha contribuito a dare profondità psicologica alla pittura storica. Nel 1869 Kristian Zahrtmann https://artsandculture.google.com/entity/kristian-zahrtmann/m088cc1?categoryid=artist espose per la prima volta a Palazzo Charlottenborg, divenne amico dei pittori Otto Haslund e Pietro Købke Krohn, condividendone studi e idee. S’interessò alla storia della contessa Leonora Cristina, nata da un matrimonio morganatico del padre, che cadde in disgrazia e fu imprigionata nella Torre Blu del Castello di Copenaghen. Sia come persona che come soggetto, una donna divenne un punto di svolta nella vita e nella carriera artistica di questo pittore, offrendogli l’opportunità di rappresentare i drammi psicologici che si svolgevano alla corte reale dell’epoca di Leonora Christina. Nel 1912 acquistò un terreno a Frederiksberg e ci costruì una casa cui diede nome “Casa d’Antino”. Cinque anni più tardi fu ricoverato in ospedale per appendicite, morendone. Fu sepolto nel Vestre Kirkegård di Copenhagen.

L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di persone creative, consentendo ad altri di apprezzarne le opere.  Se vuoi conoscere altri pittori digita https://meetingbenches.net/category/pittori/. Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog sono da riportarsi ai loro autori.

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