MODA E PAESAGGI STRADALI URBANI –La genialità improvvisata di Willi Smith sui marciapiedi di New York City

Quando la convenienza degli abiti democratizza la moda

Sua nonna, governante di una famiglia vicina ad un designer di moda, aiutò il nipote a ottenere uno stage con quell’esperto dell’abbigliamento. Iniziò la carriera di designer nel 1967, cercando ispirazione da ciò che la gente indossava per le strade di New York. Dopo una conversazione per strada circa il suo stile, fece amicizia con Bethann Hardison, che divenne sua modella ideale. Le sue esperienze di vendita proponevano perfino materiali da costruzione, nonché oggetti recuperati dai marciapiedi di New York City. Il problema del vestirsi, per Willi Smith https://www.cooperhewitt.org/channel/willi-smith-street-couture/ era stato superato con la sua WilliWear ed il creativo partner Laurie Mallet. Dal 1948 al 1987, ha unito moda e cultura americana attraverso performance d’avanguardia che assemblavano con gusto film, arte e design. Nel 1974, collaborò con sua sorella Toukie e un suo amico per formare la sua etichetta Willi Smith Designs.

Da ragazzo, amava trascorrere il suo tempo al Philadelphia Museum College of Art, ingegnandosi poi a disegnare sul pavimento di casa. Gli piaceva disegnare abiti, sua madre se ne accorse e gli predisse una carriera da designer. Con la sua genialità improvvisata, l’energia che si sprigionava dalle strade urbane si irradiava sulle vendite attraverso speciali eventi e fantastiche installazioni. Per produrre abbigliamento, Willi Smith https://aperture.org/editorial/why-the-visionary-designer-willi-smiths-work-is-more-relevant-than-ever/ utilizzava collaboratori che attraverso tecnologie ed idee progressiste coltivavano i campi del cambiamento sociale di quell’epoca. Non disegnò abiti per regine, ma per le persone che la salutavano al suo passaggio. Non soltanto gli piaceva che le persone che indossavano i suoi vestiti avessero un bell’aspetto, ma anche che il loro corpi ci si trovassero dentro a loro agio.

Dopo aver studiato arte commerciale alla Mastbaum Technical High School, seguì un corso di illustrazione di moda al Philadelphia Museum College of Art. I paesaggi stradali avevano su di lui il ruolo di veri e propri catalizzatori della quotidianità trasformativa. Mentre lavorava come designer per l’etichetta di abbigliamento Digits, ebbe modo di incontrare Laurie Mallet e la volle come sua assistente alla progettazione.  Vero e proprio pioniere della Street Couture, al momento della sua morte improvvisa, Willi Smith https://www.theguardian.com/fashion/2020/jun/08/willi-smith-williwear-african-american-streetwear-catwalk era diventato lo stilista nero americano di maggior successo del suo secolo.

Nato a Filadelfia nel 1948, divenne uno degli stilisti afroamericani di maggior successo nel settore della moda. Willi Smith https://i-d.vice.com/en_uk/article/bvx89d/fashion-history-of-willi-smith-the-1980s-fashion-designer-behind-williwear immaginava una società inclusiva e giocosa, dove dalle città al periferie la moda fosse in grado di ispirare e coagulare lo spirito egualitario. Trasferitosi a New York City, frequentò il college di arte e design della New School for Design. Mentre prendeva lezioni d’arte alla New York University, il designer Arthur McGee divenne suo mentore. Per il suo talento creativo, nel 1972 fu nominato per il Coty American Fashion Critics’ Award, e l’anno dopo iniziò a disegnare modelli per Butterick. WilliWear Limited, da lui lanciata nel 1976 (prima azienda a creare abbigliamento da donna e da uomo con la stessa etichetta), ha continuato a fare moda con vari designer anche dopo la sua morte, cessando la produzione nel 1990.

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