NON MI LASCIARE – Jacques Brel, un maestro del canto moderno.

Il di più, è dentro di te.

Nella sua camera da letto, la finestra era affacciata proprio per vedere il mare. A Roquebrune Cap Martin https://www.france-voyage.com/francia-guida-turismo/roquebrune-cap-martin-15.htm, poco lontana da Monaco, c’è ancora la piccola capanna dove JACQUES BREIL aveva scritto alcune delle sue piu’ celebri canzoni. Sulle spiagge di Cabbé, compro’ quella casa nel 1960. L’attuale proprietario della villa ha lasciato intatte molte parti della casa, proprio per rendere omaggio al cantante. L’antico villaggio (sovrastato da un torrione medievale del X secolo), svela ai tuoi occhi piccole strade colorate, ma se guardi più in basso vedrai la possibilità di fare belle passeggiate, proprio in riva al mare.

Molto legato a sua madre, lui era affascinato dalla sua generosità e dal suo senso dell’umorismo. Era anche stato un attore di successo, apparendo in dieci film. Ha registrato le sue canzoni in francese, ma ha influenzato i cantautori e gli artisti di lingua inglese. Nato in un giorno di aprile del 1929, è diventato compositore e poeta, componendo e interpretando canzoni pensose e teatrali. JACQUES BREL è considerato un maestro del canto moderno. Si sposò e ebbe tre figli, ma ebbe anche una relazione sentimentale dal 1972 fino alla sua morte nel giorno di ottobre del 1978.

I suoi genitori lo iscrissero all’Institut Saint-Louis di Bruxelles, dove mostrò talento per raccontare storie, poesie e saggi. A 15 anni, JACQUES BREL iniziò a suonare la chitarra. Nonostante il suo talento per la scrittura, non era un bravo studente. A 18 anni, andò a lavorare nella fabbrica di suo padre. Si unì a un’organizzazione giovanile locale cattolica, che aveva come motto “Il più è dentro di te“. Durante il suo servizio militare, incontrò la sua futura moglie, Thérèse. Nel 1952 inizia a scrivere canzoni, esibendosi nei cabaret di Bruxelles.

Nel 1953, il suo direttore artistico lo invitò a trasferirsi a Parigi, dove lavorò al circuito di cabaret nei locali. Nel 1960, il suo nuovo impresario organizzò una serie di tournée internazionali che lo portarono dalla Francia all’allora Unione Sovietica e negli Stati Uniti. Sebbene non ci fossero nuove canzoni da registrare, nel 1972 JACQUES BREL firmò un contratto speciale, per ri-registrare 11 delle canzoni più famose che aveva creato. Il risultato è stato l’album Ne me quitte pas (Non lasciarmi). Nel 1978, dopo che la sua salute si era deteriorata, era rimasto in ospedale per sei settimane. Morto all’età di 49 anni, venne sepolto nell’isola di Hiva Oa (Polinesia francese), a pochi metri dalla tomba di Gauguin.

NON MI LASCIARE – Bisogna dimenticare, tutto può’ esser dimenticato che gia’ fugge. Dimenticare il tempo dei malintesi ed il tempo perso a saper come dimenticare queste ore che a volte uccidevano a colpi di perché’ il cuore della felicita’. Non mi lasciare. Io ti regalerò’ delle perle fatte di pioggia provenienti da paesi dove non piove. Scaverò’ la terra fin dopo la mia morte per coprire il tuo corpo d’oro e di luce. Faro’ una proprietà dove l’amore sara’ sara’ legge, dove sarai regina. T’Inventerò’ delle parole insensate che capirai. Ti parlerò’ di questi amanti che hanno visto due volte i loro cuori incendiarsi. Ti racconterò’ la storia di questo re, morto di non aver potuto incontrarti. Non lasciarmi. Si è spesso visto schizzare il fuoco dell’antico vulcano che si credeva troppo vecchio. Appare che ci sono delle terre bruciate, dando il miglior grano dei mesi di aprile. E quando viene sera, per chi un cielo arda il rosso ed il nero non si sposano? Non mi lasciare. Non piangerò’ più, non parlerò’ più. Mi nasconderò’ li, guardandoti ballare e sorridere e ascoltandoti, cantare e poi ridere. Lasciami diventare l’ombra della tua ombra, l’ombra della tua mano, l’ombra del tuo cane. Non mi lasciare.

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