PERSONE CREATIVE, TRA ISPIRAZIONE E SIGNIFICATO DEL VIAGGIO D’ARTE – Non ci sono terre straniere. Sei solo uno straniero, tra Pretoria e Johannesburg

Cinque momenti sulla strada del Sudafrica, ti ricordano dove hai scelto di arrivarci

Quando sfoglierai il fotolibro di Santu Mofokeng ricorderai una libreria di Johannesburg, la stessa città dove avevi acquistato una maglietta di Nkhensani Manganyi. Il Museo dell’Apartheid riporterà alla tua memoria Soweto e le poesie di Keosapetse Kgositsile, mentre Don Lakae e lo Jarr Bar contribuiranno a formare la colonna sonora dei suoni di Pretoria. Il quinto sudafricano creativo che ti accompagnerà nel viaggio in Sudafrica https://www.southafrica.net/gl/en/ è Alexis Preller, un pittore che colorerà i tuoi ricordi,

Bridge Books è una libreria che ospita eventi e workshop entusiasmanti, vende libri nuovi e usati con molti titoli internazionali, con focus principale sugli scrittori africani, situata nel centro di Johannesburg, https://bridgebooks.co.za/. Per ricordare il tuo viaggio in Africa, prova a trovare un libro del fotografo sudafricano Santu Mofokeng,

La sua rivoluzionaria serie di pubblicazioni è il risultato della sua collaborazione pluriennale tra un bookmaker e un editore. Postosi in evidenza per le sue interpretazioni ambivalenti della vita dei comuni in Sudafrica, Santu Mofokeng https://www.amazon.com/Chasing-Shadows-Mofokeng-Corinne-Diserens/dp/3791345850 era diventato fotografo di documentari e artista indipendente, poi membro del collettivo Afrapix.

Ovunque, l’età e la posizione sociale si esprime attraverso gli abiti che le persone indossano. Il mix di culture e gruppi etnici del Sudafrica, ti offre anche l’opportunità di osservare il loro stile nel vestirsi. La tribù Ndebele è rinomata per le sue decorazioni di perline. Nella cultura Xhosa ed in quella Zulu, l’abbigliamento femminile mostra le diverse fasi della vita di una donna. Probabilmente anche tu, in ricordo del tuo viaggio, vorrai acquistare una inconfondibile maglietta anti-apartheid ideata da Nkhensani Manganyi, la designer che ha creato Stoned Cherrie. Attrice, stilista e imprenditrice, è meglio conosciuta come fondatrice e direttrice creativa del marchio di moda sudafricana Stoned Cherrie, con attività che comprendono anche occhiali e tappezzerie. Nel 2000, Nkhensani Manganyi ha avviato quella sua casa di moda, dove uno dei modelli di magliette più noti della sua compagnia presentava il volto di un attivista anti-apartheid.

Mentre ti muovi attraverso le sue mostre, vivrai un viaggio attraverso la storia del Sudafrica. I suoi percorsi interattivi seguono la storia del paese. Attraverso foto e filmati, il Museo dell’Apartheid https://www.apartheidmuseum.org raffigura la storia dell’apartheid. Soweto (20 chilometri a sud-ovest di Johannesburg), era un’area di segregazione pianificata. Nel 1976, le sue rivolte cercarono di rovesciare l’apartheid. Qui puoi visitare il Museo Hector Pieterson https://www.gauteng.net/attractions/hector_pieterson_memorial_and_museum/, scoprendo che anche la memoria di Keosapetse Kgositsile vive ancora qui. Ha vissuto l’apice della sua carriera letteraria in esilio, negli Stati Uniti, dal 1962 al 1975. Era un poeta e attivista politico sudafricano Tswana. Ha studiato a fondo letteratura e cultura afroamericana. Keorapetse Kgositsile https://www.loc.gov/item/webcast-5526, nato in un giorno di settembre del 1938 a Johannesburg, è diventato membro dell’African National Congress e del Sudafrica Poet Laureate nel 2006. Ha iniziato un esilio in Tanzania, scrivendo per la rivista Spearhead.

Dove trovare buona musica a Pretoria? Puoi provare piccoli locali di musica dal vivo e Jarr Bar https://www.facebook.com/JARRbarPTA/ è anche il luogo perfetto. Nascosto dietro i Giardini Botanici, è un piccolo locale, il luogo perfetto per un’esperienza di ascolto musicale più intima. Forse vi potrai ascoltere anche qualcosa di Don Laka. Ha avuto un ruolo importante nello sviluppo della forma di musica dance conosciuta come kwaito. Don Laka https://www.facebook.com/Don-Laka-212240838837936/, nato a Mamelodi (Pretoria) nel dicembre del 1958, è un cantautore jazz sudafricano, co-fondatore di Kalawa Jazzmee. Ha terminato la Royal School of Music con la chitarra classica, ottenendo la licenza nell’insegnamento della musica al liceo.

Le migliori cose da fare a Pretoria? Entra nella Kruger House, l’antica dimora del presidente Paul Kruger, che divenne famoso guidando la guerra del Transvaal contro la Gran Bretagna. Hapo al Freedom Park è invece un museo che racconta la storia sudafricana. Perché andare ad Afroboer? È un posto classico per mangiarti uno shakalaka ai funghi o un panino boerewors. Al Pretoria Art Museum, la Collezione sudafricana http://www.tshwane.gov.za/sites/tourism/Pretoria-Art-Museum/Pages/The-Pretoria-Art-Museum.aspx include opere di Gerard Sekoto e Judith Mason, ma puoi provare a trovare anche qualcosa di Alexis Preller. Tra le influenze di Van Gogh e Piero della Francesca, i suoi lavori hanno sfumature di espressionismo e surrealismo. Alexis Preller https://www.invaluable.com/artist/preller-alexis-js0uw33oq9/sold-at-auction-prices/ aveva lavorato come impiegato prima della sua carriera artistica. Era nato un giorno di settembre del 1911 a Pretoria, poi si era trasferito in Inghilterra dove aveva studiato arte. Nel 1935 si trasferì a Parigi, visitando musei e gallerie d’arte, diventando gradualmente uno degli artisti più innovativi del suo tempo.

Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di apprezzarne le opere. Se vuoi conoscere i nostri viaggi d’autore già pubblicati, puoi digitarehttps://meetingbenches.net/category/viaggi_dautore/.

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