QUANDO PITTURA E ARCHITETTURA SI ABBRACCIANO – Prilidiano Pueyrredón: tra privilegiati salotti e vita di gauchos

Sensibilità costumistica e preferenza per i temi di tutti i giorni

San Isidro, https://www.lonelyplanet.com/argentina/san-isidro luogo prediletto della vecchia borghesia argentina, è città nei sobborghi di Buenos Aires. Tutti i week-end, sulla piazza Mitre (di fronte alla cattedrale), anche tu puoi partecipare alla sua fiera dell’artigianato. Camminando, scoprirai piccoli negozi e caffè chic, fino ad arrivare a Villa Ocampo, l’antica dimora della letterata argentina Victoria Ocampo. Qui nacquero i pittori Alicia Carletti e Prilidiano Pueyrredón.

Una delle figure più importanti tra gli artisti argentini del XIX secolo, lasciò un ampio e variegato retaggio pittorico. Come architetto, Prilidiano Pueyrredón ha intrapreso importanti opere pubbliche, ma ha guadagnato la sua fama attraverso i suoi ritratti, paesaggi e scene di campagna. Il 1850 e il 1860 furono il suo periodo più prolifico come pittore (233 opere sopravvivono da questo periodo). Ha lavorato alle opere di numerosi monumenti (tra cui Piramide di Plaza de Mayo e Casa Rosada. Se vuoi che il suo ricordo ti accompagni lungamente, puoi andare in Rivera Indarte 48 (San Isidro, Buenos Aires), dove un museo a lui dedicato ti aspetta http://museopueyrredon.org.ar/.

Ha anche affrontato il tema Gaucho, esprimendolo romanticamente secondo i canoni pittorici che aveva acquisito in Europa. Oltre ai dipinti ad olio, realizzò alcune litografie ed espose in più di un’occasione nel magazzino navale di Fusoni Hnos. Era nato a Buenos Aires nell’inverno del 1823. Suo padre era un uomo di spicco del Río de la Plata, ma nel 1835 dovette fuggire dall’Argentina. Tra il 1841 e il 1844, Prilidiano Pueyrredón visse a Rio de Janeiro, iniziandovi a studiare arti plastiche. Lui è stato il primo pittore di nudi femminili in Buenos Aires (la sua “Siesta e bagno”, è ora esposta nel Museo Nacional de Bellas Artes).

Studiando architettura, in Europa Prilidiano Pueyrredón si iscrisse al Politecnico di Parigi, continuando però a coltivare la sua passione per disegno e pittura. Ritornato in Argentina, vi iniziò a praticare l’architettura, dipingendo ritratti per diletto. La sua attività di ritratto era ben riconosciuta, ma seppe anche trarre ispirazione dai paesaggi delle pampas. La sua figura di artista è rimasta nell’ombra fino agli anni ’30, quando diventò il precursore della pittura nazionale argentina. Verso la fine degli anni ’60, la sua salute iniziò a degradare per diabete. Morì a 47 anni di età, nella villa di famiglia di San Isidro, dentro un giorno di novembre del 1870.

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