SFUMATURE DI POESIA BRASILIANA – Armando Freitas Filho

poem.1.1Puoi leggere e comprendere ciò che scrive attraverso gli imperativi dei paesaggi urbani e umani della città. Lui èstato due volte insignito del Premio Jabuti, uno dei più grandi onori letterari in Brasile (nel 1986 e nel 2010). Lui è nato a Rio de Janeiro nel 1940. Seguace della tradizione poetica modernista (ma anche fortemente influenzato dalle opere di Manuel Bandeira e João Cabral de Melo Neto), scrive versi elaborati, pieni di immagini evocative. Armando Freitas Filho ha sperimentato diverse pratiche poetiche che vanno dalla poesia concreta alla prassi poetica. I suoi lavori più recenti sono Duplo Cego e Fio Terra.poem2.1

CARTOLINA ALL’ULTIMO RESPIROLa natura non nutre nulla, non guarda mai indietro ombrelloni e paradisi, e ogni verbo all’infinito muore, dentro un paesaggio dove passano le stazioni, da orologi fissi a cielo aperto. Dalle finestre di un treno nel tempo, i tagli bruschi rapidi, pizzicate dalla radice da plain air. Che la luna tira dalla pietra, pezzi di cielo, mare e montagne, ah! Al di là e indifferenti, foglie strappate. Tu devi e non devi? E dov’è il notebook?

IL TUO VOLTOIl tuo volto è un pezzo di musica muto, come il vento. Eppure l’ho sentito da lontano, senza dimenticare, anche senza vedere, e seguo, dal cuore alla vista di questo ah, più lacerato cieco e da solo.

NELLO SPECCHIONello specchio, una immagine immaginabile? No. Né. Ma. Non potrò mai scrivere di nuovo me stesso. Io porterò grigio un soggetto Dorian Grey (occluso) dalla pioggia e tuoni, e mi fermo solo quando il mio sangue chiude la bocca nel suo complesso. Le lettere sono già, mi hanno salvato dal precipizio: SOS VIP RSVP, cravatta nera, etc.

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