IL TAMBURO DI LATTA – Romanzo di Günter Grass

Come scrittore, il suo obiettivo era quello di ripristinare e rilanciare lo spirito dell’umanità. Nel 1999 era stato insignito del premio Nobel per la letteratura. Lui era nato il 16 ottobre del 1927 a Danzica, in Polonia. Poeta tedesco, scultore e scrittore (come grafico, lui è stato spesso responsabile per le copertine e le illustrazioni delle proprie opere). Con il suo primo romanzo, Il tamburo di latta, Günter Grass è diventato il portavoce letterario della generazione tedesca che era cresciuta nel periodo nazista. Come aveva rivelato, anche lui era stato chiamato nelle Waffen-SS. Dopo la guerra, sognava una Germania libera da ideologie totalitarie. Mentre era studente d’arte a Düsseldorf, si manteneva come batterista in una band jazz. Ha pubblicato le sue poesie per la prima volta nel 1956. Nel 1960 era diventato attivo in politica, partecipando a lungo nella politica del partito socialdemocratico a Berlino Ovest. E’ morto dentro un giorno di aprile nel 2015, a Lubecca.

Questo è il romanzo con il quale lo scrittore tedesco di origine polacca Günter Grass ottenne il suo primo successo mondiale, dentro tu scopri un sentimento (che pervade tutto il romanzo): la rabbia. Sfogliando le pagine del romanzo, tu conoscerai Oskar Matzerath, un polacco trentenne di origine casciuba, un essere umano recluso in un ospedale psichiatrico tedesco. Lui racconta la sua storia, accompagnandosi con il suono del suo inseparabile strumento: Il Tamburo di Latta. https://www.amazon.it/tamburo-latta-G%C3%BCnter-Grass/dp/8807880334 Pagina dopo pagina, le sue vicende personali si fondono con alcuni eventi storici polacchi (dai primi anni del Novecento fino al secondo dopoguerra). Quando sarai arrivato all’ultima pagina del libro, scoprirai di essere entrato dentro una metafora di carta, quella del difficile momento storico che la Polonia, tra le due guerre mondiali. Quel tamburino resterà nella tua memoria, con il suo sguardo speciale, il modo di osservare di chi ha deciso di vivere fuori dalla società, osservando con occhi di adulto e con parole di bambino.