UN MONDO A PARTE – Viaggio d’Autore in India

Così diverso, che da solo può offrirti tutto, anche n autentico té inglese, osservando la grazia delle danzatrici. Sì, puoi pensare all’India come a un mondo a parte, un luogo che conserva millenni d’arte, una terra permeata di religiosità. Qui, passato e presente convivono, donando all’esperienza del tuo viaggio in India la possibilità di assaporarla con tutti i tuoi sensi, anche osservando un deserto con processioni di cammelli che trasportano pesanti carichi, oppure riserve con tigri ed elefanti.

Un viaggio di 2370 km (1473 miglia) in 61 ore d’auto, ti offre la possibilità di ascoltare musica indiana mentre guidi la tua auto, così come leggere un romanzo ed una raccolta di poesie di chi è nato in questo mondo a parte, dove razze, culture e linguaggi ti regalano scenari sempre diversi. Fragranza del legno di sandalo o dei gelsomini, i picchi dell’Himalaya e le spiaggie di Goa, ma anche gli atolli corallini, i fiumi, i villaggi e le foreste tropicali. http://www.indiatourismmilan.com/contatto.0.html

Questa città è stata realizzata da Maharshi Devendranath Tagore, e successivamente ampliata dal figlio. Santiniketan è una piccola città vicino a Bolpur (Bengala occidentale), a circa 160 km a nord di Kolkata. Oggi, la sua splendida università e la piccola città hanno acquisito lo status di un paradiso turistico, dove si fondono conoscenza e brillantezza estetica.

Dopo essersi è laureato a Kolkata ed avere frequentato la École nationale supérieure des Beaux-Arts di Parigi, il pittore JOGEN CHOWDHURY vive e lavora a Santiniketan, dove l’impulso ed il ritmo dell’arte gli arriva dall’affinità con la natura e l’ambiente. Lui è un maestro di linee, ed ha imparato a fare le curve con un’attenta distorsione della figure di uomini e donne. I suoi dipinti più famosi utilizzano inchiostro, colore ad acqua e pastello. Lui, un importante pittore dell’India del XXI secolo, ha saputo offrire un contributo importante nell’ispirare i giovani artisti della sua terra.

Da Santiniketan arriverai a Kolkata, 190 km (118 miglia) in 5 ore d’auto. Dopo che la Compagnia delle Indie Orientali vi aveva fondato un insediamento sin dal 1690, nel 1772 la città divenne capitale dell’India britannica. Calcutta – città nota per la povertà dei suoi abitanti – è in realtà un luogo di ricchezza culturale, ribattezzata nel 2001 con il nome Kolkata. Il traffico e gli ingorghi, così come l’inquinamento di questa città, sono memorabili, ma con un poco di pazienza potrai arrivare al mercato dei fiori di Mullick ghat (sotto il vecchio ponte di Howrah), un luogo la cui attività è continua, giorno e notte.

Oltre il ponte, ti consigliamo di entrare nella Stazione di Howrah (la seconda per anzianità nel Paese, del 1905), arrivando all’imbarcadero per recarti in ferry al Gath Babu, da dove esplorare la città coloniale. Se hai del tempo, il quartiere degli Scultori (Kumartuli), ti offre un dedalo di vicoli dove vivono gli artigiani dediti alla produzione di idoli religiosi. Se hai bisogno di mangiare, puoi andare all’Indian Coffee House (zona universitaria di College Steet), dove una grande sala ti offre la possibilità di mangiare e bere per pochi spiccioli, in questo antico.

Per impedirsi di produrre lo stesso tipo di lavoro, qui a Kolkata il pittore SUNIL DAS continua a modificare la sua visione dell’arte. Dal giorno in cui la gente ha cominciato a considerarlo come un pittore, una responsabilità enorme era caduta su di lui, per rispondere ai sentimenti del popolo, ed anche per approfondire profondamente le realtà della vita intorno a lui. Il suo orizzonte creativo era ispirato dalla forza dei cavalli in movimento.

Un romanzo di AMITAV GHOSH ha uno scenario narrativo che si apre nella Calcutta degli anni ’60 (nella città di nascita di questo scrittore), seguendo le vicende di due famiglie, mentre le loro vite si intrecciano. Il narratore traccia gli eventi – in avanti e indietro nel tempo, descrivendo gli anni violenti della divisione del Bengala. Le Linee d’Ombra (The Shadow Lines), è nato per donarci un racconto che equilibra l’ingegnosità formale, il cuore e la mente, cioè una storia di tessitura e memoria.

Tradizioni e riti, credenze ed aspetti della vita quotidiana, sono l’orizzonte espressivo all’interno del quale VIKRAM SETH versa le sue parole. Oltre alla scrittura, lui ama la musica. Scrittore cosmopolita e poliglotta, nelle sue opere lui ci racconta l’influenza dei viaggi effettuati e delle culture con cui è entrato in contatto. Lui è nato a Calcutta nel 1952, e le sue poesie hanno contributo al canone poetico della lingua inglese in India, per la tecnica utilizzata e per le tematiche contenute.

Il prossimo tratto del tuo Viaggio d’Autore in India, ti condurrà da Kolkata a Mysore, 2000 Km (1243 miglia) in 36 ore d’auto. Gli inglesi restaurarono trasformarono Mysore in uno stato principesco che si distingueva per essere tra le regioni più moderne dell’India, nonché come uno dei centri di maggiore importanza artistica e culturale in India. Se c’è una città indiana che riassume in sé l’idea di “mercato”, questa è Mysore, ecco perché non dovrai perdere l’appuntamento con il Devaraja Market. Un luogo di pellegrinaggio hindu che potrai visitare è il Tempio Chamundeshvari, sulla cima della Chamundi Hill. Alla domenica – ma soltanto a partire dalle sette di sera – non perdeterti lo spettacolo del Palazzo Reale, aspettando che si accendano le sue migliaia di luci.

Lui è un cantautore, produttore e compositore di spettacoli indiani. Il suo genere musicale è una fusione di musica etnica indiana e stili provenienti da diverse parti del mondo. Dopo i suoi concerti nel Regno Unito, nel 2013 ha pubblicato il secondo album (Jag Changa), composto da otto brani. In un’intervista, RAGHUPATHI DIXIT ha detto: “Ogni 200 chilometri in questo paese cambiano le lingue, cambiano i dialetti e cambiano cibo, vive e cambia stile di vita e la mia musica è unica e cantata in una lingua vernacolare.”

Da Mysore arriverai a Mumbai,1080 km (671 miglia) in 20 ore d’auto, l’ultima tappa del nostro Viaggio d’Autore in India. Se vuoi conoscere tutte le sfumature della vita di Mumbai, puoi scegliere un tour guidato della baraccopoli di Dharavi. Certamente andrai a vedere Mani Bhavan (la residenza in cui il Mahatma Gandhi visse). Questa è una città caotica e affollata, ma anche un luogo dove potrai vivere momenti di quiete, forse mangiando un cartoccio di “bhelpuri”, camminando sulla spiaggia di Chowpatty. Questa città è ideale per realizzare qualcosa di più di un semplice giro turistico, ecco perché avrai necessità di un soggiorno di 4 o 5 giorni.

Se sceglierai il Taj Mahal Palace Hotel, https://taj.tajhotels.com/en-in/taj-mahal-palace-mumbai/ troverai un albergo con un bellissimo stile coloniale, a due passi dal Gateway of India. Lo Shree Siddhivinayak è uno dei templi induisti più stravaganti dell’India, quello che fornisce ai turisti un ritratto affascinante della vita spirituale di Mumbai, lacittà che è anche il centro dell’industria cinematografica indiana. Perché non partecipare a una visita guidata degli studi cinematografici più grandi della città?

Attualmente, lei vive e lavora a Mumbai. Nelle sue opere esistono elementi autobiografici, simili al riflesso delle tensioni nascoste che esistono tra uomini e donne. Nata nel 1932 a Kolkata, LALITA LAJMI è una nota pittrice indiana, che nel corso di una lunga carriera artistica ha realizzato diverse mostre a livello nazionale e internazionale. Lei aveva iniziato a dipingere agli inizi degli anni Sessanta, partecipando a una mostra di gruppo presso una galleria d’arte. Nel 1961, in quella identica galleria, aveva realizzato la sua prima mostra personale. Sua figlia, è una famosa regista cinematografica.

Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito, è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di conoscere le loro opere. Per approfondire questo tema, puoi digitare: http://meetingbenches.net/2017/07/frammenti-indiani-viaggio-immagini-nella-creativita-dellindia/

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