UNO STILE SOBRIO ED ESPRESSIVO, APPARENTEMENTE POVERO – Lasar Segall: la maestria del monocronismo nell’uso del colore

Nulla di più difficile che interpretare il colore

Il Museo di Arte Contemporanea dell’Università di San Paolo http://www.mac.usp.br/mac/, è un museo di arte contemporanea, uno dei più grandi musei d’arte del paese. Con oltre 8.000 opere (tra cui i più importanti artisti, movimenti e tendenze artistiche), il museo ospita una delle più grandi e complete collezioni di arte occidentale del XX secolo in America Latina. Durante la tua visita a San Paolo, alla ricerca di Lasar Segall, anche tu puoi scoprire l’autoritratto di Amedeo Modigliani e Mulheres à beira do riacho, di Piero Marussig.

Le sue preferenze andavano ai colori grigi e verdi pallidi, ai sottili ocra, ai rossi scuri e giallo limone. Il set più importante del suo lavoro è al Museo Lasar Segall, la sua ex residenza e studio (Vila Mariana, San Paolo). All’età di 14 anni si entro all’Accademia di Design di Vilna (Lituania). Precursore dell’espressionismo, Lasar Segall http://www.mls.gov.br/lasar-segall/ era limitato nei suoi momenti creativi, strettamente connessi all’uso dei colori e delle tipologie rappresentative. Era un pittore nato in Lituania nel 1891, trasferitosi in Brasile. Nel 1906, si recò a Berlino, in Germania, per studiare all’Accademia Imperiale.

Nel 1910, Lasar Segall si trasferì a Dresda, dove tenne la sua prima mostra personale con dipinti già segnati dall’impressionismo. All’età di 20 anni, la sua vena artistica si spostò verso l’espressionismo, ecco perchè, alla ricerca di nuovi modi per esprimere lasua creatività, viaggiò in Olanda e Brasile, dove realizzò le sue prime mostre di arte moderna. Nel 1957, al Museo di Arte Moderna di Parigi venne realizzata una mostra a lui dedicata, con dipinti e sculture, disegni, acquerelli e incisioni. È un pittore che si esprime in un linguaggio personale, incorruttibile da pressioni esterne.

Ritornato nel 1919 in Germania, Lasar Segall si associò al ​​gruppo degli artisti sezionisti di Dresda, e l’incisione su metallo e legno assunse grande importanza nel suo lavoro. Dopo aver tenuto varie mostre personali, cercò di esprimere il sentimento emotivo e visivo della Germania sconfitta. Nel 1923, tornò in Brasile (stabilendosi a San Paolo), dove iniziò i dipinti a tema brasiliano, dipingendo baraccopoli, banani e gente di colore. La vigorosa della sua arte ha esercitato una forte influenza in Brasile, mostrando un nuovo stile. Morì a San Paolo, nell’agosto del 1957.

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