YOKEL E HOKUM: COMBINAZIONE VINCENTE YOKUM – Al Capp e il modo in cui il mondo vedeva il sud americano

Un fumettista vincente, tra Li’l Abner Yokum e Pappy Yokum

Creato dall’artista Jon P. Mooers nel 2010, un murale a grandezza naturale commemora il centenario della nascita Al Capp https://www.imdb.com/name/nm0135439/. Ma non soltanto. Dalla sua morte, avvenuta nel 1979, il suo lavoro è stato oggetto di oltre 40 libri. All’inizio del 1932, vivendo nel Greenwich Village e mentre gironzolava per New York in cerca d’occupazione produsse strisce pubblicitarie. Infine, lavorando per l’Associated Press, disegnò il colonnello Gilfeather. Incontrò Milton Caniff e ne divenne amico. Trasferitosi a Boston, si sposò con una ragazza che aveva incontrato in precedenza a lezione di arte. Ha popolato i suoi fumetti con personaggi memorabili, come Evil-Eye Fleegle e Lena the Hyena, Nightmare Alice e tanti altri. Degne di nota, inoltre, furono le sue belle Daisy Mae e Wolf Gal.

Quando all’epoca della grande depressione tornò a New York, con tantissimi disegni e cinque dollari in tasca, scoprì che la gente dormiva nei vicoli. Lì nacque il suo rozzo alpinista Big Leviticus. Il suo Li’l Abner, montanaro burlesco che viveva in situazioni bizzarre, diventò una delle strisce meglio disegnate del ventesimo secolo.  Nel 1995, il suo personaggio Li’l Abner era incluso tra i fumetti americani inclusi nella serie dei francobolli commemorativi USPS. Al Cap https://www.newworldencyclopedia.org/entry/Al_Capp aveva un talento straordinario nel rendere popolari alcune parole non comuni, come nogoodnik e cleannik.

La sua formazione scolastica proveniva da alcune scuole d’arte del New England, dalle quali fu tuttavia espulso per il mancato pagamento delle tasse scolastiche. Con i suoi suoi fumetti ha raggiunto l’attenzione di decine di milioni di lettori in 28 paesi. Nato nel 1909 a New Haven, nel Connecticut, da genitori lettoni, Al Capp https://pagesix.com/2022/01/22/goldie-hawn-details-being-sexually-harassed-by-cartoonist-al-capp/ aveva due fratelli fumettisti e una sorella pubblicitaria. Anche lui divenne un fumettista, soprattutto grazie al suo fumetto satirico Li’l Abner. Ha basato alcuni dei suoi personaggi sugli abitanti delle montagne che incontrò tra West Virginia e Cumberland Valley. Nel 1934 vendette il suo Li’l Abner alla United Feature Syndicate, di cui vennero pubblicate con successo immediato vignette su otto giornali nordamericani. Fu allora che il suo vero nome, Alfred G. Caplin, divenne Al Capp.

Come forma di terapia utile a non pensare alla perdita della sua gamba, suo padre lo introdusse al disegno. Tra i suoi autori preferiti dell’infanzia, Mark Twain e Robert Benchley, come pure Shakespeare e George Bernard Shaw. Tra le influenze che irrobustirono le sue capacità creative, quelle dei fumettisti Tad Dorgan, Rudolph Dirks e Milt Gross. Di Li’l Abner, nel 1946 disegnò l’autobiografia di 34 pagine che venne distribuita ai veterani amputati della seconda guerra mondiale. Nel 1947, Al Capp https://www.bookforum.com/print/1905/al-capp-and-the-backlash-politics-of-the-funny-pages-10810 vinse il premio Reuben della National Cartoonists Society come Cartoonist of the Year, mentre nel 1979 gli venne attribuito il premio Elzie Segar per il suo contributo al fumettismo.

Investito da un tram all’età di nove anni, Al Capp https://www.theatlantic.com/entertainment/archive/2013/02/just-how-bitter-petty-and-tragic-was-comic-strip-genius-al-capp/273595/ subì l’amputazione della gamba sinistra sopra il ginocchio. Probabilmente, quella disgrazia ha forgiato il suo cinico modo di percepire il mondo. La sua satira, almeno in parte, era una risposta creativa alla sua disabilità, ovvero, un modo di essere indifferente a quella ingombrante differenza.

L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, permettendo ad altri di apprezzarne le opere. Se vuoi conoscere dei fumettisti già pubblicati, puoi digitare https://meetingbenches.net/category/fumettisti/.

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