La folle tentazione dell’eterno RITRATTO – Che vuoi da me, ritratto, ardente viso, pupilla come l’ape del mattino, guancia che sottilmente sulla tempia sfuma in sorriso? Mi torturi invano col tuo splendore. Nulla che si compia rimane intatto: a renderti divino era l’attesa. E questo volto umano che m’affronta ogni sera dallo specchio, ogni sera più nudo, prosciugato sulle crepe …
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