TRA FUTURISMO E METAFISICA – Lo straordinario percorso creativo di Primo Conti

3.3.post.1PRIMO CONTI 1/3 – Il 1911 è l’anno del suo esordio artistico, insieme agli studi giovanili sulla figura umana, ai precoci interessi per l’arte fauve, preludio alla brillante stagione futurista. Lui ha saputo recepire gli umori più vivi e fecondi del Futurismo, dando vita ad una pittura fresca e ricolma di poesia. Sempre pronto a mettere in discussione i canoni espressivi, lui anticipò lo spirito artistico e letterario del suo tempo, dalle influenze post-impressioniste a quelle futuriste, fino alla Metafisica.8.8.post.2

PRIMO CONTI 2/3 – All’alba del Novecento, la sua parabola creativa vede la crescita di un enfant prodige. Nel 1914 è colpito da peritonite, ed è quasi in punto di morte. Trasportato a Firenze, viene curato e può riprendere a dipingere. Nel 1919 il suo futurismo accoglie tracce dell’istanza metafisica, dipingendo nature morte e ritratti caratterizzati da un inedito e personalissimo plasticismo. L’incontro con De Chirico coincide con la sua maturazione. Dal 1926 al 1930, lui è a Viareggio, dove conosce Munda, che sposa nel ’28. Sono gli anni in cui lui si abbandona a un’esistenza mondana.11.11.post.3

PRIMO CONTI 3/3 – Lo scopo a cui lui ha dedicato molte energie, la costituzione di un centro di documentazione sulle avanguardie storielle, si concretizza nella nascita della Fondazione Primo Conti. L’artista dona ai comuni di Fiesole e di Firenze la sua villa fiesolana e la maggior parte delle sue opere storiche e recenti, insieme ai documenti che ha raccolto sull’avanguardia. La sua resta una visione metafisica tutta tesa a un universo onirico, dove la storia filtra la realtà osservata, restituendo inedite visioni senza tempo.

 

 

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