PIERO DELLA FRANCESCA (1416/1492), PITTORE ITALIANO – Una pittura spaziosa, monumentale e impassibilmente razionale

PERFEZIONARE LA PROSPETTIVA PITTORICA, CERCANDO LE BASI MATEMATICHE DELLA BELLEZZA

PIERO DELLA FRANCESCA 1/3 – Una delle sue opere più celebri e misteriose (La flagellazione di Cristo), risale al 1460. Nato a Borgo Sansepolcro, sarebbe diventato uno degli artisti del rinascimento italiano. Le sue opere colpiscono per l’uso della prospettiva, conseguenza di precisi studi geometrici. Dopo l’apprendistato pittorico a San Sepolcro si trasferì a Firenze, dove collaborò con Domenico Veneziano (artista che dipingeva con uno stile in bilico tra tardo gotico e rinascimentale). http://www.pierodellafrancesca.it/home.php Per lui, ogni aspetto della realtà visibile rispondeva ad un rigoroso ordine matematico, ordine che era rivelazione dell’armonia del creato.

PIERO DELLA FRANCESCA 2/3 – La sua prima opera ufficiale potrebbe essere il “Battesimo di Cristo” (oggi conservato a Londra, presso la National Gallery), un lavoro probabilmente realizzato attorno al 1439. Nel 1439 era a Firenze dove, conoscendo gli stili artistici di Masaccio e Paolo Uccello, si era formato artisticamente lavorando con il pittore Domenico Veneziano. Tutta la sua opera può essere considerata come una ricerca delle giuste relazioni matematiche e geometriche, per definire la corretta rappresentazione spaziale e la perfezione delle forme rappresentate. https://www.terredipiero.it/ Era un motivo economico quello legato al fatto che le sue opere rappresentano soggetti religiosi, essendo realizzate su commissione.

PIERO DELLA FRANCESCA 3/3 – Lui era stato ospite di importanti corti italiane, dove aveva realizzato opere a Urbino e Ferrara, Arezzo e Rimini, Roma e Perugia. Vi è una matrice geometrica che egli applica a qualsiasi forma che egli dipinga, come se riducesse ogni forma della realtà a solidi geometrici di forme regolari. http://www.valtiberinaintoscana.it/piero-della-francesca Rappresentando quello spirito che darà vita al Rinascimento, lui è stato artista e matematico. Attorno al 1470, è ospite del duca di Montefeltro a Urbino, dove realizza due delle sue opere più celebri (il Doppio ritratto dei duchi di Urbino e la Pala di Brera). Grazie alle innovazioni prospettiche e ai giochi di colore, lui è stato capace di influenzare la successiva pittura italiana.

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