VIAGGI D’AUTORE – Sulle tracce di un maestro del rinascimento pittorico italiano

Da oltre cinquecento anni, gli storici dell’arte cercano di collocare geograficamente i paesaggi che ispirarono il pittore rinascimentale Piero della Francesca. Essi sono stati ritrovati in spazi reali, nascosti ad esempio nel territorio del Montefeltro. Durante il tuo Viaggio d’Autore nell’Italia centrale, quelle colline e quei fiumi dipinti saranno sotto i tuoi occhi, offrendoti un’immersione indimenticabile nello splendore del suo paesaggio senza tempo.

Il nostro Viaggio d’Autore nel rinascimento italiano inizia da Montepulciano, una piccola città che sorge su un colle a 600 metri sopra livello del mare. http://www.montepulciano.net/ Famosa per il vino a cui dà il nome, dalla Torre del suo Palazzo rinascimentale ti offre l’opportunità di accarezzare con lo sguardo le verdi colline toscane. All’esterno delle sue mura potrai entrare nella Chiesa di Sant’Agnese e visitare la Fortezza medicea, accedendo nel centro storico dalla Porta di Gracciano. La cantina De’ Ricci (in cui è conservato il vino di Montepulciano), https://www.cantinadericci.it/ occupa i sotterranei di questo palazzo ed è ritenuta una delle cantine più scenografiche tra quelle della città.

ANGELO POLIZIANO, ragazzo prodigio della sua epoca, è considerato il principale umanista del Quattrocento italiano. Era destinato ad ancora maggior gloria letteraria, ma la falce della morte aveva mietuto la sua vita all’età di quaranta anni. Nato a Montepulciano nel 1454 e cresciuto alla corte medicea di Firenze, era stato uno dei principali poeti dell’Umanesimo italiano. Scrisse molto, e la sua produzione comprende anche un poema incompiuto (le Stanze per la Giostra), dedicato a Giuliano de’ Medici).

A Perugia, il Polittico per le monache francescane di Sant’Antonio è quello che potrai ammirare nella Galleria Nazionale dell’Umbria. Entrando in questo museo, scoprirai un meraviglioso dipinto dove PIERO DELLA FRANCESCA riesce a superare le limitazioni del fondo oro, impostogli dai suoi committenti. Lasciando libero spazio alla sua genialità, ha fatto in modo che le bellissime scene della predella potessero rimanere nei ricordi di qualsiasi visitatore. Non dimenticare che Perugia, http://turismo.comune.perugia.it/ ti offre festival ed eventi. La Galleria Nazionale dell’Umbria, http://www.artiumbria.beniculturali.it/index.php?it/181/galleria-nazionale-umbria è un museo ospitato all’interno del palazzo dei Priori, ed ospita opere del Perugino, del Pinturicchio e una ricca collezione di capolavori del Rinascimento. Costituisce la raccolta d’arte più ricca dell’Umbria, fornendo anche a te una panoramica avvincente sull’arte dal Medioevo fino al periodo Neoclassico ottocentesco.

Questa gruppo corale si sta distinguendo nel panorama corale umbro e nazionale, ricevendo molti apprezzamenti per la fusione delle voci, l’accuratezza delle interpretazioni ed i progetti musicali che propone. Il loro repertorio spazia dall’antica sacra a quella moderna. Il Libercantus Ensemble http://www.libercantus.it/ è un gruppo vocale di musica fondato a Perugia nel 2006, con il progetto di riscoprire le polifonie del XIV secolo conservate presso la Biblioteca Augusta di Perugia.

Arrivando in Arezzo, http://www.arezzoturismo.it/php/ scoprirai che l’anfiteatro romano è tra via Crispi e via Margaritone. Fu costruito con pietra arenaria e laterizi e conteneva 8.000 persone. Su una parte dell’Anfiteatro, fu costruito un convento (oggi Museo Archeologico fondato nel 1822 dalla Fraternita dei Laici). Tra le altre opere d’arte conservate nel Duomo della città, non dimenticare di ammirare la Maddalena di Piero della Francesca. Al termine della navata di sinistra, ti aspetta la tomba del vescovo Guido Tarlati, realizzata nel 1300.

PIERO DELLA FRANCESCA aveva accettato nel 1452 l’incarico di proseguire i lavori nella cappella absidale della chiesa di San Francesco. Ad Arezzo, le Storie della Vera Croce (affrescate in tre registri sovraspposti sulle alte pareti), lo occuperanno in una prima fase fino alla fine degli anni cinquanta.

Per la cappella del cimitero di Monterchi PIERO DELLA FRANCESCA dipinse la commovente Madonna del parto nella parete di fondo della Chiesa sopra un affresco di un ignoto autore locale. http://www.madonnadelparto.it/ Quell’affresco (260×203 cm) databile al 1455-1465 circa, è conservato in un museo appositamente predisposto di Monterchi, proveniente dalla cappella di Santa Maria di Momentana.

Il ristorante Senza tempo é a Monterchi (Via dell’Ospedale, 18 cioè in pieno centro), è accanto all’ingresso dove é sistemata la Madonna del Parto. Entrando, troverai giovani che si dedicano alla sala ed al vino, gente che prepara succulenti piatti, molto ben fatti, con un interessante menù fatto di pasta fatta in casa, sughi di chianina, ravioli ed altra pasta ripiena con tartufo. Ottima la carne di fassona (ben cotta, saporita e succulenta).

PIERO DELLA FRANCESCA nacque intorno al 1415 a San Sepolcro. Suo padre era mercante di cuoiami, la madre era originaria del vicino borgo di Monterchi. Essendo suo padre morto prima che lui nascesse, lui fu conosciuto col matronimico (sua madre era conosciuta come “la Francesca” in quanto maritata nei Franceschi). I suoi concittadini gli avevano commissionato il Polittico della Misericordia (visibile nel locale Museo Civico), al quale lui lavorerà fino al 1462.

Nel 1454 un’altra commissione era giunta a PIERO DELLA FRANCESCA dai suoi concittadini, l’esecuzione del Polittico destinato alla chiesa degli Agostiniani. Perduta la centrale Madonna col bambino, i pannelli laterali, sono oggi divisi tra diversi musei (Lisbona, Londra, New York, Milano), mentre alcuni elementi della predella sono divisi tra Washington e la collezione Frick di New York. Osservando la sua Resurrezione (nella Sala dei Conservatori della Residenza di Sansepolcro), lo scrittore Aldous Huxley aveva affermato che era la più bella pittura del mondo.

Questa è una città collinare del Montefeltro. Urbino, un borgo ricco di monumenti e chiese antiche, è una delle mete turistiche di maggior rilievo in Italia. http://www.guidaturisticaurbino.it/ Chiunque arriva qui ignaro della sua storia, si trova di fronte a un miracolo architettonico incastonato tra le colline, un monumento che il tempo non ha intaccato. Il Palazzo Ducale, voluto dal Duca di Urbino Federico da Montefeltro, venne costruito nel corso del XV secolo. Fra le innumerevoli maestranze che furono impiegate in tale costruzione, tre architetti ebbero il merito di rendere l’edificio uno dei palazzi più eccelsi dell’epoca rinascimentale: Maso di Bartolomeo, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini.

A Urbino, PIERO DELLA FRANCESCA strinse rapporti intensi con il duca Federigo del Montefeltro, per il quale portò a termine alcune delle sue opere più celebri: il dittico con i ritratti dei duchi, Federigo e la moglie Battista Sforza (quello che potrai vedere a Firenze, nella Galleria degli Uffizi), e la celebre Flagellazione (Urbino, Galleria Nazionale dell’Umbria). In questi dipinti dell’estrema maturità, puoi trovare la stessa bellezza della Madonna di Senigallia (Urbino, Galleria Nazionale dell’Umbria).

Dal XIV secolo, questa chiesa di Rimini http://www.rimini-it.it/malatesta/tempio-malatesta-rimini.htm fu scelta dai signori della città, i Malatesta, come luogo per la loro sepoltura. Nell’ambito di questa tradizione, Sigismondo Pandolfo Malatesta decise di costruirvi una grande cappella gentilizia, sulla quale si cominciò a lavorare nel 1447. Isotta degli Atti, amante e poi sposa di Sigismondo, ottenne dal Pontefice il permesso di ampliare e utilizzare la cappella attigua. I lavori murari di entrambe erano finiti nella primavera del 1449. Datato 1451 è l’affresco di PIERO DELLA FRANCESCA raffigurante Sigismondo Pandolfo Malatesta in adorazione di San Sigismondo, all’interno del Tempio Malatestiano di Rimini, rinnovato in forme rinascimentali da Leon Battista Alberti.

Lei era nata a Firenze, e chi legge i suoi testi avverte la ricerca del gusto, perchè all’intreccio narrativo lei sostituisce abilmente un intreccio di motivi simili a delle sequenze musicali. Il suo grande tema letterario è stato quello della solitudine della donna, alla ricerca di una dignità nel mondo degli uomini. Quella figlia unica di una famiglia d’origine siciliana era stata incoraggiata dal padre a intraprendere gli studi umanistici. ANNA BANTI, si è occupata di critica d’arte, narrativa esaggistica, con una scrittura ha dato vita a una prosa ricca e raffinata.

Un museo a cielo aperto. Questa è Firenze. http://www.firenzeturismo.it/it/ Il suo centro storico racchiude una tale ricchezza di capolavori che è difficile separare la città dalle sue opere. È stato inserito dall’Unesco fra i patrimoni dell’umanità. Anche tu, camminando dal quadrilatero romano (nella zona di piazza della Repubblica) e nelle vie della città medievale, fino agli splendori di Palazzo Pitti e alle trasformazioni di Firenze capitale, potrai ripercorrere tutta la storia della città. Non dimenticare di andare alla Galleria degli Uffizi, dove potrai osservare i dipinti di due sposi speciali (Federico da Montefeltro e Battista Sforza), realizzati da Piero della Francesca attorno al 1472.

A Firenze, se cerchi un romantico hotel puoi andare all’hotel Brunelleschi è capace di esaudire i tuoi desideri. Inserito nel centro storico della città, all’interno di questo hotel del centro cittadino potrai respirare un’atmosfera inebriante. Prenota una camera d’hotel per il tuo week end, assaporando il fascino romantico di questi luoghi, a due passi dagli Uffizi, vicino a Ponte Vecchio e Palazzo Strozzi, senza dimenticarti di camminare nelle acciottolate strade dello shopping, cercando dove mangiare la tua meravigliosa bistecca alla fiorentina, brindando con del buon vino rosso delle colline del Chianti.

Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori. L’unico scopo di questo sito, è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, consentendo ad altri di conoscere le loro opere. Per approfondire questo tema, puoi digitare: http://meetingbenches.net/2017/09/paesaggi-del-rinascimento-italiano-gli-orizzonti-piero-della-francesca/

 

 

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