QUANDO LA NON ANTICHITÀ DIVENTA TESORO D’ARTE

Il genio e lo stile originale di un simbolo iconico della non violenza

Meeting Benches https://meetingbenches.net/, un luogo di ritrovo virtuale dove la creatività non conosce confini, ti invita a esplorare l’arte di tutto il mondo. Visitando questo sito web conoscerai artisti, pensatori e sognatori che condividono le loro visioni e si ispirano a vicenda. Che tu sia un appassionato d’arte, un viaggiatore o semplicemente una persona curiosa, potrai sperimentare una serie di deliziosi viaggi attraverso le tematiche offerte dai regni artistici. Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog, comprese quelle realizzate da Dastilige Nevante nello stile di Nandalal Bose, sono da riportarsi ai loro autori. Naturalmente, se vuoi ammirare le opere di questo straordinario pittore indiano, ti invitiamo a cliccare sui singoli links di riferimento che arricchiscono questo post. Hai in progetto di visitare l’India? Inizia dalle Grotte di Ajanta https://www.indianepalviaggi.it/grotte-ajanta-e-le-sue-pitture-murali/, dove ha avuto origine il suo viaggio nella creatività. Se vuoi conoscere altri pittori digita https://meetingbenches.net/category/pittori.

Con uno stile che rifletteva un equilibrio tra l’antico e il contemporaneo, Nandalal Bose https://www.nationalheraldindia.com/art-and-culture/the-art-of-nandalal-bose-and-the-quest-for-true-swadeshi cercò di coniugare l’arte tradizionale indiana con le influenze moderne. Le sue scene mitologiche e vita di villaggio, intrise di un senso di spiritualità e autenticità, raffiguravano episodi tratti dalla mitologia indiana e la vita quotidiana nei villaggi. Concentrandosi invece sulla purezza delle forme, questo pittore preferiva linee pulite e forme semplici prive di eccessi ornamentali. I suoi colori preferiti, ocra, bruno e verde, spesso terrosi, non a caso richiamavano la natura e la vita rurale. Per quanto concerne composizione e pennellate, sperimentò stili che spaziavano dalla figurazione all’astrazione zen che catturava l’essenza del soggetto, concretizzando con pennellate ampie e chiare la calma delle scene. La sua arte, fusione di tradizione, spiritualità e impegno sociale, con un tocco di modernità, rifletteva spesso temi di giustizia sociale, uguaglianza e libertà. Nato nel dicembre 1882 a Kharagpur, Bengala occidentale, in una famiglia bengalese della classe media, Nandalal Bose https://www.wikiart.org/en/nandalal-bose mostrò un precoce interesse per l’arte. Sua madre incoraggiava la sua creatività improvvisando per lui giocattoli e bambole.

Ecco alcuni aspetti chiave della vita e dell’arte di questo pioniere dell’arte moderna indiana, una figura chiave nel movimento noto come Modernismo contestuale. Il suo percorso artistico è stato segnato da un profondo impegno per l’arte, dunque, non meravigliarti se il suo lavoro continua a risuonare con il pubblico oggi. Profondamente influenzato dai murales delle Grotte di Ajanta, che hanno lasciato un’impressione duratura nella sua sensibilità creativa, questo allievo di Abanindranath Tagore ha sviluppato un vero e proprio stile indiano di pittura. Le sue opere spesso raffiguravano scene di mitologie indiane, donne e vita di villaggio. Nel 1922, Nandalal Bose https://meetingbenches.com/2018/12/nandalal-bose-indian-painter-a-creative-passion-bordering-on-devotion/ divenne il preside di Kala Bhavan, a Santiniketan, dove continuò a coltivare la sua visione artistica. In particolare, gli venne affidato il grande onore di illustrare la Costituzione dell’India. I suoi dipinti sono considerati da molti critici tra le opere d’arte moderne più importanti della sua terra natale.

Per commemorare l’arresto del Mahatma Gandhi durante la protesta contro la tassa sul sale, nel 1930 Nandalal Bose https://www.culturalindia.net/indian-art/painters/nandlal-bose.html realizzò una stampa su linoleum in bianco e nero di Gandhi che camminava con un bastone. Questa immagine, diventata iconica, simboleggia ovunque lo spirito di non violenza. Artisti come Gaganendranath Tagore e Ananda Coomaraswamy hanno riconosciuto il genio e lo stile originale del loro conterraneo. Nel 1976, per il loro valore artistico ed estetico delle sue opere, l’Archaeological Survey of India le dichiarò tesori d’arte. Osservando i suoi dipinti, ti sarà facile percepire che la sua arte trascende il tempo, fondendo tradizione e innovazione. Non a caso, infatti, continua a ispirare generazioni di artisti e appassionati d’arte.

Nandalal Bose http://www.ngmaindia.gov.in/virtual-tour-of-nandalal-bose.asp faceva parte di un vivace circolo artistico ai suoi tempi. Come suo mentore e insegnante, Abanindranath Tagore ha influenzato in modo significativo il suo percorso artistico. Insieme, enfatizzando i temi e l’estetica indigeni, sostenevano lo stile indiano della pittura. Anche Jamini Roy era uno studente di Abanindranath Tagore. Entrambi gli artisti si staccarono dall’imitazione del passato e cercarono di trovare l’identità indiana nell’arte popolare contemporanea. Okakura Kakuzō, determinante nella promozione dell’arte e della cultura asiatica, collegando artisti e scrittori di tutto il mondo che cercavano di far rivivere le tradizioni classiche indiane, contribuì ad estendere lo stile indiano di pittura in tutto il mondo. Anche William Rothenstein, Yokoyama Taikan e Christiana Herringham, con sforzi collettivi che miravano a celebrare il patrimonio culturale e a promuovere la creatività indiana, facevano parte della stessa cerchia di Nandalal Bose. Laurence Binyon, poeta e storico dell’arte inglese, condivideva la passione di Nandalal per la conservazione e la rivitalizzazione delle forme d’arte tradizionali. Perfino due scultori modernisti, Eric Gill e Jacob Epstein, facevano parte della rete internazionale che apprezzava e sosteneva la visione artistica di questo allievo di Tagore.

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