IL ROMANZO STORICO

Ambientare personaggi reali e immaginari in un periodo storico

Ci sono molti romanzi nella storia della letteratura https://www.goodreads.com/genres/historical-romance, ma ne abbiamo scelti soltanto i cinque che hanno avuto risonanza mondiale. Il primo, Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway, racconta la lotta tra un vecchio pescatore e un enorme pesce vela, simbolo della sfida tra l’uomo e la natura. Notre-Dame de Paris, un romanzo storico ambientato nella Parigi del XV secolo di Victor Hugo, denuncia le ingiustizie sociali, celebra il valore dell’arte e narra le vicende di del campanaro Quasimodo e della sua amata Esmeralda, una zingara accusata di stregoneria. Un romanzo giallo ambientato in un’abbazia medievale, Il nome della rosa di Umberto Eco, un’opera che mescola storia, filosofia, letteratura e ironia, narra le vicende di un frate francescano e del suo giovane allievo; scoprirai che devono indagare su una serie di misteriosi omicidi legati a un libro proibito. I pilastri della Terra di Ken Follett, romanzo epico che ricrea con maestria l’atmosfera e la cultura del Medioevo, segue le vicende di vari personaggi coinvolti nella costruzione di una cattedrale gotica nell’Inghilterra del XII secolo, durante un periodo di guerre, intrighi e passioni. Alexandre Dumas figlio, infine, con La signora delle camelie, un romanzo ispirato alla vita reale di una famosa cortigiana, racconta la tragica storia d’amore tra lei e un giovane borghese. PerchĆ© non leggerlo? Ha commosso generazioni di lettori.

Scrivere un romanzo ĆØ un processo lungo e faticoso, gratificante e divertente, ma ĆØ un’attivitĆ  creativa e impegnativa che richiede passione, disciplina e dedizione. Sia per ispirarti che per imparare le tecniche e gli stili che usano, ti consigliamo di leggere anche le opere di altri autori. Non esiste una formula per scrivere un romanzo, eppure, non dovrai dimenticare l’esistenza di alcuni accorgimenti che possono rendere la tua storia efficace e coinvolgente. Prima di iniziare, devi avere un’idea chiara di cosa vuoi raccontare, qual ĆØ il tema, il genere, lo stile e il pubblico del tuo romanzo. Poi, devi creare i personaggi principali, quelli che faranno vivere la tua storia; dovrai conferire loro una personalitĆ  psicologica e un aspetto fisico, desideri, conflitti e motivazioni. Per definire la struttura narrativa del tuo romanzo, scene e capitoli, nonchĆ© tempi e luoghi della storia, puoi usare delle mappe, per pianificare la trama e le sottotrame. Infine, seguendo il tuo piano, ma lasciando spazio alla tua intuizione, devi scrivere la prima stesura del tuo romanzo. Questi sono solo alcuni consigli per scrivere un romanzo https://blog.reedsy.com/guide/romance/how-to-write-a-romance-novel/, ma ci sono anche altri metodi che puoi trovare su internet. Pianificando l’esistenza di due protagonisti primari, uno italiano e uno austriaco, potresti scrivere un romanzo storico ambientato nella prima guerra mondiale, sul Carso.

Franz, un ufficiale austriaco di origine tedesca, comanda una compagnia di fanteria sul Carso. ƈ un militare di carriera, leale, disciplinato e orgoglioso, ma anche cinico e disilluso. Si trova a dover affrontare le difficoltĆ  della guerra, le tensioni tra le diverse nazionalitĆ  dell’impero e i dubbi sulla sua missione. Marco, invece, un giovane soldato italiano originario di Venezia, si era arruolato volontario per liberare Trieste dall’oppressione austriaca. ƈ idealista, coraggioso e patriottico, ma anche ingenuo e impulsivo. Si innamora di una ragazza slovena che vive in un villaggio vicino al fronte, ma il loro amore ĆØ ostacolato dalla guerra e dai pregiudizi. Quel soldato italiano era vestito con una giubba e dei pantaloni in panno grigioverde, delle fasce mollettiere, un elmetto di metallo e un fucile con baionetta. Lā€™uniforme grigioverde era stata introdotta nel 1909 per sostituire la precedente divisa di colore azzurro, ritenuta troppo visibile sul campo di battaglia. Lā€™elmetto, invece, fu adottato solo nel 1915, seguendo il modello francese Adrian. Il suo fucile un Carcano mod. 91 a ripetizione manuale, ha un caricatore da sei colpi. Marco fissa alla volata del fucile la sua baionetta soltanto per il corpo a corpo.

Marco si avvicinĆ² all’osteria con il cuore in gola. Era la prima volta che vedeva Magdalenka dopo due settimane di trincea, dove aveva rischiato la vita piĆ¹ volte. Aveva ottenuto una libera uscita di due ore e voleva approfittarne per dichiararle il suo amore. EntrĆ² nell’osteria e si guardĆ² intorno. Il locale era pieno di soldati, contadini e operai, che bevevano, mangiavano e chiacchieravano rumorosamente. Marco cercĆ² con lo sguardo Magdalenka, la bella ragazza slovena che lavorava come cameriera. La vide in un angolo, intenta a servire un tavolo. Era vestita con un semplice grembiule bianco, ma a Marco sembrava un angelo. I suoi capelli biondi erano raccolti in una treccia, i suoi occhi azzurri brillavano di dolcezza, il suo sorriso era incantevole. Marco si fece coraggio e si avviĆ² verso di lei. Le si avvicinĆ² alle spalle e le sussurrĆ² all’orecchio: “Ciao, Magdalenka. Ti ho pensato tanto”. Magdalenka si voltĆ² di scatto e vide Marco. Il suo viso si illuminĆ² di gioia e di sorpresa. Lo abbracciĆ² forte e gli disse: “Marco, sei qui! Che bello vederti! Come stai?” Marco le porse un mazzo di fiori che aveva raccolto lungo la strada, poi, rosso in viso, le disse: “Sto bene, grazie a te. Ti ho portato un regalo”. Erano semplici margherite, ma a Magdalenka sembrarono le piĆ¹ belle del mondo. Le prese con gratitudine e le annusĆ². Poi lo baciĆ² teneramente sulle labbra. Marco sentƬ una fitta di felicitĆ  e di emozione. Si sentiva il piĆ¹ fortunato del mondo. Si presero per mano e si sedettero a un tavolo libero. Si guardarono negli occhi e si raccontarono le loro vite, le loro speranze, i loro sogni. Si dimenticarono della guerra, del pericolo, della differenza. Si sentirono solo due innamorati, che si erano ritrovati dopo tanto tempo. Guardarono fuori della finestra che si affacciava sulla piazzetta del villaggio, e videro che l’orologio del campanile segnava mezzogiorno.

La divisa austriaca della prima guerra mondiale era composta da una giubba blu-grigia con colletto e paramani di colore diverso a seconda del reparto, pantaloni dello stesso colore della giubba o grigi, stivali neri, cinturone e bretelle di cuoio, berretto o elmetto di metallo. Franz disponeva anche di una sciabola nera con l’impugnatura argentata, indossava una giubba blu-grigia con colletto e paramani rosso ciliegia e bottoni argentati. dalla collina, osservava con il binocolo lo stesso campanile che stava guardando Marco. L’aquila bicipite del suo cinturone marrone dalla fibbia argentata, gli rammentava che laggiĆ¹ c’erano dei nemici. Franz, il comandante di una compagnia di fanteria austriaca incaricata di sferrare un attacco contro le linee italiane sul Carso, era seduto nella sua trincea, aspettando con ansia la chiamata del suo superiore. Sapeva che sarebbe stata una missione difficile e pericolosa, ma era pronto a obbedire agli ordini e a fare il suo dovere. Teneva in mano il telefono da campo, di legno con una manovella e una cornetta, collegato a un cavo che si perdeva nella terra. Il telefono era uno dei mezzi di comunicazione piĆ¹ usati durante la prima guerra mondiale, soprattutto per coordinare le azioni tra l’artiglieria e la fanteriaĀ². Franz controllĆ² l’ora sul suo orologio da polso. Era quasi mezzogiorno. L’attacco era previsto per le dodici e mezza. Doveva ricevere le ultime istruzioni dal suo colonnello, che si trovava in un posto di comando piĆ¹ arretrato. Improvvisamente, sentƬ una vibrazione nella cornetta. Qualcuno stava girando la manovella dall’altra parte della linea, per segnalare la chiamata. Franz portĆ² la cornetta all’orecchio e rispose: “Pronto, qui il capitano Mayer. Parli”.

“Qui il colonnello MĆ¼ller. Sono pronto a darvi le istruzioni per l’attacco. Siete pronti?” “SƬ, signore. Ascolto”. “Bene. L’attacco avrĆ  inizio alle dodici e mezza in punto. Dovrete uscire dalle vostre trincee e avanzare verso le posizioni nemiche, protetti dal fuoco della nostra artiglieria. Il vostro obiettivo ĆØ la collina 142, dove si trova una postazione di mitragliatrici italiane. Dovrete conquistarla e tenere la posizione fino all’arrivo dei rinforzi. Capito?” “Capito, signore. Collina 142. Conquistare e tenere”. “Molto bene. Vi auguro buona fortuna, capitano. Siate coraggiosi e determinati. Per l’imperatore e per la patria!” “Grazie, signore. Per l’imperatore e per la patria!” Franz riagganciĆ² la cornetta e la ripose nella cassetta. Poi si alzĆ² e si rivolse ai suoi uomini, che lo guardavano in attesa. Con voce ferma e sicura, ripetĆ© le istruzioni che aveva ricevuto. I soldati annuirono e si prepararono a eseguire l’ordine. Franz controllĆ² ancora una volta il suo fucile e la sua pistola. Poi si mise il casco e si sistemĆ² la divisa. GuardĆ² il cielo, grigio e nuvoloso. SospirĆ² e pensĆ² alla sua famiglia, alla sua casa, alla sua vita prima della guerra. Poi scacciĆ² quei pensieri e si concentrĆ² sulla sua missione. Era un ufficiale, un soldato, un patriota. Doveva fare il suo dovere, anche a costo della vita.

Il romanzo storico fonde la narrazione e la storia, ma non puĆ² essere completamente fedele nĆ© allā€™una nĆ© allā€™altra. Si propone di ricostruire unā€™epoca passata con la massima fedeltĆ  possibile, ma senza rinunciare alla creativitĆ . Si basa su una ricerca accurata delle fonti, ma interpretandoli e trasformandoli in una narrazione avvincente. Racconta le vicende di chi ĆØ stato dimenticato dalla storia ufficiale, ti permette di viaggiare nel tempo e di immergerti in mondi diversi dal tuo. Spero che queste considerazioni ti siano piaciute, e ti stimolino a continuare a scrivere questo romanzo storico. Adesso, prosegui da solo. Ti auguro buona scrittura! Se vuoi conoscere altri scrittori, puoi digitare https://meetingbenches.com/category/writers/, mentre per i poeti di tutto il mondo https://meetingbenches.com/category/poetry/. L’unico scopo di questo sito ĆØ quello di diffondere la conoscenza di questi artisti e che altre persone apprezzino le loro opere. La proprietĆ  delle immagini che appaiono in questo blog corrisponde ai loro autori.

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