LA SCOMPOSIZIONE DEI COLORI IN PICCOLI PUNTI O TRATTI

Sapere amare, nel fondo d’ogni buona opera d’arte c’è l’amore

Siamo lieti di presentarti cinque musei d’arte selezionati in base alla classifica basata sull’affluenza dei visitatori. Metropolitan Museum of Art è il più grande museo d’arte degli Stati Uniti, dove, a New York, ti offre una panoramica artistica di diverse epoche e culture. Visitando la Francia non potrai fare a meno di andare a Parigi, dove il Museo del Louvre ospita la concretizzazione artistica di due donne famose: Monna Lisa e Venere di Milo. In Italia, a Roma, scoprirai che i Musei Vaticani ospitano dei capolavori, tra cui la Cappella Sistina affrescata da Michelangelo. Il Museo Nazionale della Cina di Pechino, presenta una vasta collezione di arte e cultura cinese, dalla preistoria ai giorni nostri. Nel Regno Unito, il British Museum di Londra conserva reperti archeologici e storici da tutto il mondo. Questi sono soltanto alcuni musei d’arte, ma ce ne sono molti altri che meritano una visita. Se ti interessa l’arte moderna e contemporanea, potresti anche considerare Roma e la sua Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.

Questo museo romano, che ospita capolavori dell’arte italiana e straniera dal XIX al XXI secolo, tra le opere più famose e significative ti propone una scultura in marmo di Antonio Canova, Ercole e Lica, che rappresenta il mito greco dell’eroe che uccide il centauro che aveva rapito Deianira. Una grande tela circolare, La danza, di Henri Matisse, mostra cinque figure femminili nude che si tengono per mano in un gesto di gioia e armonia. L’eccentricità di Pino Pascali, invece, evocando il mare e la sua superficie in continuo movimento, ti propone una installazione composta da 32 taniche di plastica riempite d’acqua e colorate di blu: 32 mq di mare circa. Spoglia d’oro su spine d’acacia, una scultura in bronzo dorato di Giuseppe Penone, riproduce la forma di un albero con le spine. Queste sono solo alcune delle opere che puoi ammirare nella Galleria Nazionale. Se vuoi saperne di più, puoi consultare il catalogo della mostra 100 Years of Modern Art https://lagallerianazionale.com/mostra/100-years-of-modern-art. Il quarto stato, simbolo del movimento operaio e socialista dipinto da Giuseppe Pellizza da Volpedo, ritrae una folla di lavoratori in marcia verso la città.

Come dimostrano le sue opere dedicate ai contadini, ai bambini, agli anziani e ai poveri, questo artista fu anche sensibile alle tematiche sociali e umane. La sua vita fu segnata da tragedie familiari che, nel 1907, lo portarono al suicidio. Giuseppe Pellizza da Volpedo, un pittore italiano nato e morto a Volpedo, fu uno dei maggiori esponenti del divisionismo, una tecnica pittorica basata sulla scomposizione dei colori in piccoli punti o tratti. Tra le sue opere più importanti, Il quarto stato, un dipinto assurto a simbolo del movimento operaio e socialista. Se vuoi approfondire la sua biografia e le sue opere, puoi consultare il sito https://www.artlex.com/it/artisti/giuseppe-pellizza-da-volpedo/ dedicato al pittore.

Il divisionismo pittorico si ispirò al puntinismo francese, ma lo arricchì di significati simbolici, sociali e politici. Tra i suoi principali esponenti, rammentiamo Pellizza da Volpedo, Segantini e Longoni, pittori al servizio di tematiche simbolistiche, storico-allegorica e politico-sociali, accostavano i singoli colori allo stato puro, senza mescolarli. Questa tecnica artistica, che ebbe centro a Milano e si sviluppò in Italia tra la fine dell’Ottocento e il 1915, si basava sull’accostamento di colori puri stesi sulla tela in piccoli punti o tratti, che creavano effetti di luce e di movimento.  Dallo studio divisionista delle vibrazioni luminose, infine, nacque il futurismo di Boccioni, Carrà e Severini. Se vuoi saperne di più, visita questo sito web  https://www.studiarapido.it/divisionismo-caratteristiche-e-pittori/.

Se vorrai osservare da vicino Il quarto stato, un dipinto a olio su tela realizzato in tre anni dal pittore italiano di Giuseppe Pellizza da Volpedo, dovrai andare alla Galleria d’Arte Moderna di Milano https://museidimilano.it/arte/galleria-arte-moderna. Ambasciatori della fame, la prima tappa del percorso che condurrà poi alla redazione finale del suo capolavoro, Il Quarto Stato, ha per soggetto è una rivolta operaia. La scena è vista dall’alto, i suoi tre protagonisti camminano insieme davanti alla folla in protesta. Obiettivi dell’artista erano quelli di rendere la fiumana di gente più tumultuosa e di perfezionare i valori cromatici. Nella modulazione delle immagini cromaticamente calde, la tecnica pittorica è spiegata dallo stesso artista in una sua lettera del 1898.

“Mi giova la teoria dei contrasti, quella dei complementari e la divisione del colore a seconda dello scopo che mi prefiggo nei miei lavori. Tutta la scienza riguardante la luce ed i colori mi desta un particolare interesse: per essa posso avere coscienza di quel che faccio. A questo mirano i tentativi che faccio presentemente; e, nella speranza di approdare i miglior risultato, faccio studi preliminari per ben determinare nella mente quello che voglio fare; poi disegno i cartoni da calcare sulla tela, su questa applico il colore di preparazione addirittura a posto, quindi cerco di finire ogni particolare del quadro dal vero. E nel risultato la fattura non dovrebbe essere né tutta a puntini, né tutta a lineette, né tutta ad impasto; e nemmeno o tutta liscia, o tutta scabrosa; ma varie come sono varie le apparenze dagli oggetti nella natura, e raggiunger con le forme e con i colori un’armonia parlante, un’idea alla mente od un sentimento al cuore”.

L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, permettendo ad altri di apprezzarne le opere. Se vuoi conoscere i nostri viaggi d’autore già pubblicati, puoi digitare https://meetingbenches.net/category/viaggi_dautore/.

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