JAN TOOROP (1858/1928), PITTORE SIMBOLISTA OLANDESE – Dipingendo Desiderio e Soddisfazione

DIPINGENDO UN GIGLIO SEMI APERTO, IN CUI LA FERTILIZZANTE RUGIADA SPIRITUALE E’ GIA’ CADUTA

JAN TOOROP 1/3 – Lui era nato sull’isola di Giava, da genitori olandesi, e la sua prima infanzia era stata avvolta dalle suggestioni orientali di quell’isola. Aveva frequentato l’Accademia di Belle Arti di Amsterdam, restando artisticamente influenzato a Bruxelles, all’ombra all’ambiente dei poeti simbolisti. Quando sarai ad Amsterdam, non dimenticare di andare al Rijks Museum, per i suoi dipinti. https://www.rijksmuseum.nl/en?lang=EN&gclid=CNz5qoPa9NQCFQuNGwodDysPhg Dopo un lungo soggiorno in Inghilterra (dove aveva incontrato l’arte di William Morris e dei Preraffaeliti), era maturato il suo speciale ermetico simbolismo dai miti esotici. Maturando nella corrente decadentistica, produsse celebri dipinti (come Le sphinx e Le Tre Spose). Selezionando le sue opere, ti accorgi che lui non ha dipinto attraverso fasi distinte, ma ha dipinto in Realismo e Impressionismo, Simbolismo, Art Nouveau e Pointillismo.

JAN TOOROP 2/3 – Sposatosi nel 1886, si era stabilito in Inghilterra, ritornando sulla costa olandese durante le estati nell’olandese città balneare Katwijk https://katwijk.info/en/ ed a Domburg, avvicinandosi sempre di più all’influenza del Simbolismo. Alla metà degli anni novanta, aveva adottato stabilmente il linguaggio dell’Art Nouveau. Nel 1890 brevemente diretto verso puntillismo. Durante la sua vita, lui ha prodotto ritratti (in forma di schizzo e come dipinti), con tecniche pittoriche che vanno dal realistico all’impressionismo. La sua arte rifletteva non soltanto le sue fonti inglesi, ma anche l’interesse per la corrente artistica orientale ed esotica dell’Olanda, quando l’imitazione di stampa batik era diventata popolare.

JAN TOOROP 3/3 – Tutti conoscono il suo famoso poster del 1894 (Delft Salad Oil), ma lui ha fatto, da artista versatile quale era, molto di più. Durante i suoi soggiorni estivi in Olanda, sviluppò il suo stile simbolista, con motivi presi dalla pittura giapponese, con figure esili e disegni curvilinei. Il suo stile si distingue per nitidezza dei contorni e violenza colorata. Nel 1905, dopo la sua conversione al cattolicesimo, dipinse scene religiose e simboliche. La paralisi che lo aveva menomato nel 1917, ridusse la sua produzione artistica degli ultimi anni, fino alla sua morte, avvenuta all’Aia alle porte della primavera del 1928. “Il ritorno su se stessi” un suo inchiostro, matita e acquerello su carta del 1883, è visibile presso il Kröller-Müller Museum di Otterlo https://krollermuller.nl/pianificate-la-vostra-visita

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