L’ORIGINALITÀ, A CAVALLO DEL CIRCOLO POLARE ARTICO – La giocosa celebrazione dell’estro, tra Mar Baltico e Norvegia

Dove il sole di mezzanotte incoraggia la creatività

Dipingere in modo intuitivo, da una goccia di colore bianco fino a realizzare un corpo umano, non sempre necessita di un piano. Infatti, e anche al di fuori degli schemi accademici, da un’idea è possibile tuffarsi in un’avventura estremamente stimolante. In opposizione allo stile tradizionale della Royal Danish Academy of Fine Arts, come insegnante alla Kunstnernes Studieskoler, il suo dipartimento era ben noto per l’impatto che ha avuto su molti artisti scandinavi durante i suoi anni di insegnamento. Intorno al 1900, come personaggio, lui non era separabile dalla sua arte e dai suoi sogni. In un’epoca scossa dal dibattito scandinavo sulla moralità sessuale, di lui si speculò si di una sua possibile omosessualità. Kristian Zahrtmann https://www.artrenewal.org/artists/kristian-zahrtmann/6833 realizzò infatti anche molti dipinti aventi per soggetto nudi maschili che furono classificati a tal punto scandalosi che alcuni musei rifiutarono di acquistarne. Una goccia di vernice bianca, al centro di una composizione floristica, per lui indicava una sorta di riflesso.

Dal suo punto di vista, era possibile trovare un giardino magico in qualsiasi angolo della sua terra natale. Gli equilibri perfetti della sua musica, ancora oggi ti lasciano incantati nell’ascoltarlo. Infatti, il suo non è semplicemente un cantare, ma un vero inno alla bellezza e alla magia della natura. Nel 1950 esiliò a Parigi, dove studiò canto e sviluppò una voce uniforme che poteva passare dalla melodia naturale da baritono a quella da soprano. Vivendo in Francia ​divenne abile nella produzione e registrazione discografica. Famoso cultore norvegese di musica classica e amante della musica italiana, Arne Dørumsgaard https://arnedorumsgaard.com/ visse in Italia per trenta anni a Marzio. Dal 1975, è stato ricercatore è stato consulente culturale del governo norvegese. Nel 2001 inaugurò a Stavanger il Norsk Lydinstitutt, cui donò la propria collezione di dischi, videocassette e musicassette, nonché libri di musica e attrezzature sonore.

Poeticamente, nell’ambito di sentimenti d’inquietudine, una sintesi preziosa da lei donataci è stata la sua capacità di passaggio espressivo dalla malinconia alla beatitudine. Quello che lei cercava le era vicino e le veniva incontro esclusivamente in quell’insondabile sfumatura dei sentimenti, spesso bagnati dalle lacrime. Donna intelligente e dal sorriso accattivante, lei divenne anche un’appassionata fotografa, ma era stato grazie a sua madre che lei poté concretizzare la propria vena poetica. Edith Södergran https://www.poetryfoundation.org/poets/edith-sodergran ha saputo illustrare meravigliosamente la vita tramite molteplici mezzi stilistici. Grazie all’impulso di un suo parente di lingua finlandese-svedese, attorno al 1908 lei prese la decisione di fare dello svedese la lingua principale dei suoi scritti. Nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, questa poetessa iniziatrice dell’espressionismo finlandese, ha saputo farlo, in modo estremamente personale, con prospettive di beatitudine e di malinconia. ORA È CADUTA – Quando tutti gli uccelli d’oro volano a casa attraversando l’acqua blu profonda, sulla riva mi siedo, rapito nel suo scintillio sparso. La loro partenza fruscia tra gli alberi. Questo addio è vasto, e la separazione si avvicina, ma anche il ricongiungimento è certo. Con la testa sul braccio mi addormento facilmente. Sui miei occhi il respiro di una madre, dalla sua bocca al mio cuore: dormi, figlia, e sogna ora che il sole è andato.

Lei ha deciso di non seguire i trend della moda, ma ha preferito restare se stessa. Tutto ciò che desiderava esprimere nel modo di vestire doveva restare connesso alla natura e alle sensazioni che sperimentava, vivendoci a stretto contatto. Quello che di lei indossi, ricorda, non è semplicemente un modo di presentarti al mondo, ma il linguaggio della terra in cui lei è nata e cresciuta. Lei era soltanto una sconosciutissima ragazza, finlandese e bionda, eppure, improvvisamente, le sue connessioni postali si sono riempite di richieste di persone interessate ai suoi modelli. Tra le piattaforme di lancio più importanti per l’industria globale della moda, lei ha vinto la ventottesima edizione del Festival Internazionale di Moda e Fotografia di Hyères. Tra i suoi designer preferiti, ci sono Miuccia Prada e Raf Simons. Lei è una stilista di Helsinki che vinto il primo premio con la sua collezione di laurea presso la Aalto University School of Arts, Design and Architecture. Satu Maaranen https://alpifashionmagazine.com/journal/marimekko-vertice-creativo-satu-maaranen/ ha iniziato la sua carriera presso la casa di design finlandese Marimekko. Colori forti e grandi motivi dipinti a mano; questo è il suo stile creativo.

Per un buon racconto di viaggio le occorreva conoscere non soltanto dei luoghi, ma anche, e soprattutto avere informazioni sulle persone che sarebbe andata a fotografare. Imparare la fotografia, per lei era una cosa bellissima, ma scoprì che facendolo durante viaggio era un’esperienza stupenda. Fotografare il mondo, dal suo approccio emozionale, era un modo per condividerne la bellezza. Ecco perché il ricordo dei suoi viaggi si trasformò in straordinari diari. Questa è la storia di una ragazzina nata a Tønsberg nel 1899, e ti farà conoscere una norvegese così tanto fortunata da avere ricevuto in regalo una fotocamera da suo padre. La tenace e curiosa ragazzina proveniva da una famiglia benestante, ma perse il padre in tenera età. Elisabeth Meyer https://hundredheroines.org/historical-heroines/elisabeth-meyer/ amava viaggiare, dunque, quella macchina pieghevole Kodak era molto pratica per muoversi con praticità. All’età di 33 anni faceva già parte della Oslo Camera Club, cinque anni andò a Berlino per studiare fotografia alla Reimann School.

Un aspetto particolare della sua vena creativa consisteva nel disegnare quadri dalle tinte livide. Il suo umorismo surreale era basato sulla rappresentazione fumettistica di eventi e comportamenti illogici. Nelle sue vignette umoristiche aveva estrema necessità di introdurre delle apparenti incongruità. II suo surrealismo poteva anche trasformarsi in un cane saggio. Figlio di un macellaio, crebbe a Copenaghen e interruppe gli studi all’Accademia d’Arte, iniziando a lavorare come illustratore e cabarettista. Come scrittore di fumetti, collaborò lungamente con il quotidiano di Copenaghen Berlingske Tidende e fumettista. Sull’ambiente della piccola borghesia di Copenaghen, si è divertito a scrivere un’enorme quantità di racconti, a volte anche assurdi e surreali. Dal 1920 in poi fu un famosissimo umorista, e il suo primo fumetto fu stampato nel 1906. Il fumettista, pittore e umorista danese Robert Storm Petersen http://www.artnet.com/artists/robert-storm-petersen/, meglio conosciuto con il suo pseudonimo Storm P, era nato nella danese Valby nel 1882.

L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, permettendo ad altri di apprezzarne le opere. Se vuoi conoscere i nostri viaggi d’autore già pubblicati, puoi digitare https://meetingbenches.net/category/viaggi_dautore/.

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