UN BOSCO INCANTATO, PIENO DI DELICATEZZA – Elfi e Fate, omaggiati anche su un francobollo

Ida Rentoul, magia creativa per poche persone

Quella che ti raccontiamo è una storia di fiabe, femminismo e ottima reputazione. Benjamin Bear, uno dei personaggi da lei creati con acquerelli a penna e inchiostro, assomigliava a un orsacchiotto, ma dentro di lui c’era anche del koala. Ida Sherbourne Rentoul Outhwaite https://documents.uow.edu.au/~morgan/outhwaite.htm, nata a Melbourne nel 1888, mostrò attitudine all’arte fin da bambina, ma dovette aspettare d’avere 16 anni per pubblicare un suo libro illustrato. Eppure, senza possedere una specifica formazione, ne pubblicò ancora 60.

Forse anche per te, la parola “fiaba” evoca Hans Christian Andersen e Walt Disney, eppure, anche l’Australia ne è ricca. Negli anni ’20 e ’30, Ida Sherbourne Rentoul Outhwaite https://www.nocloo.com/ida-rentoul-outhwaite-biography/ ha spennellato anche per riviste e materiale pubblicitario, facendo conoscere i suoi personaggi sia in Europa che in Australia. Dal febbraio 1933, dopo aver realizzato un fumetto per bambini, le avventure dei suoi personaggi vennero pubblicate sul Weekly Times fino all’esordio della seconda guerra mondiale.

Lei trovava difficoltoso disegnare i piedi dei suoi personaggi, sempre in frenetico movimento. Per comprenderla meglio, prova a immaginarla mentre crea muri di silenzio, dell’erba che fa appisolare e una fata con le ali di falena ammainate. Nel 1904, lei e sua sorella hanno collaborato a Mollie’s Bunyip, con rappresentazioni di fate ed elfi. Tre anni dopo, le sorelle Rentoul realizzarono Australian Songs for Young and Old. Finalmente – e sempre usando penna e inchiostro – nel 1913 Ida Sherbourne Rentoul Outhwaite https://documents.uow.edu.au/~morgan/outhwaite.htm illustrò Gum Tree Brownie di Tarella Quin, riuscendo così a concretizzare visivamente la sua idea di un paese delle fate. Ancora un anno, e le due Rentoul pubblicarono The Lady of the Blue Beads, loro primo libro di racconti.

Ha spennellato di chiaro un flauto d’oro purissimo, facendolo utilizzare da una dolce fatina. Nel 1909, Ida Sherbourne Rentoul Outhwaite https://documents.uow.edu.au/~morgan/outhwaite.htm sposò un avvocato e dedicò il suo tempo alla crescita di quattro figli, fino a quando pubblicò Elves and Fairies, la sua prima opera a colori. Le delicate tavole ad acquarello di quel libro, una produzione di alta qualità, incantarono piccoli e grandi lettori, come se le sue stravaganti creazioni fossero in grado di fare breccia sulla sensibilità di chiunque, indipendentemente dall’età.

Pur affermandone l’originalità della sua visione creativa, a proposito dello stile artistico di Ida Sherbourne Rentoul Outhwaite https://www.abc.net.au/news/2018-10-02/australian-fairytale-legend-ida-rentoul-outhwaite/10285990, alcuni vi trovarono tracce di Dulac e Greenaway. Il 1921 segnò l’arrivo di The Enchanted Forest, probabilmente il suo libro più bello. Con il trascorrere degli anni, parte della sua spontaneità creativa sembrò perdersi nella banalità. Lei, la “signora delle fate” – una donna piccola e dai grandi occhi castani, ispirò generazioni di studentesse – morì in un giorno d’inizio estate del 1960. Qualcosa di magico, nel suo modo vedere le cose, è rimasto nel tono e colore della punta della sua penna, come se lei desiderasse raccontarci ancora altre fiabe.

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