UNA ROMA INCONSUETA, SOPRA E SOTTOTERRA – Cinque dimensioni di stupore, a Roma

Se l’inconsueto suscita stupore, curiosità o apprensione

Al 27 di Via Veneto, strada romana della Dolce Vita, c’è una porta che resta aperta dalle 9 alle 19. Per superarla ed accedere all’interno di una cripta dovrai pagare 8 euro e mezzo, sulle pareti e sul soffitto troverai le ossa di 4.000 frati. Ciò che resta di alcuni di loro è rivestito con il saio, eppure sembrano avere una qualche forma di vitalità. Sotto la Chiesa di Santa Maria Immacolata http://www.cappucciniviaveneto.it/alcuni dipinti di Guido Reni e del Domenichino ce ne tramandano il ricordo delle loro vite spente.

Provenienti da tutto il mondo, dal 2009 oltre duecento migranti e precari abitano nell’ex stabilimento Fiorucci al 213 di Via Prenestina. Affinché essi potessero continuare ad avere un tetto, moltissimi artisti vi hanno creato opere d’arte. L’acronimo di quel luogo è MAAM https://www.facebook.com/museoMAAM/, ed è proprio lì dentro – nel Museo dell’Altro e dell’Altrove – che gli abitanti convivono con oltre 400 opere d’arte. Puoi andarci anche tu: potrai ammirare il frutto della creatività artistica di Michelangelo Pistoletto: la “Venere degli Stracci”.

Se in Piazza Santa Maria della Pietà entri dentro il civico numero 5 tu corri il rischio di uscirne distrutto nell’animo; tuttavia, conoscerai meglio le condizioni psichiche dell’alienazione e della sofferenza umana. Il Museo Laboratorio della Mente https://www.museodellamente.it/, si articola in 7 aree, all’interno delle quali documenta la storia di cinquecento anni di un manicomio, ex ospedale per poveri, forestieri e pazzi. Delicate tematiche attinenti la percezione della malattia mentale e le metodologie cliniche per uscirne, sono inglobate in collezioni scientifiche e reperti storici.

Hai mai visto una fontana con coperchio? Roma è speciale anche per averne una, in Piazza della Chiesa Nuova. Nei giorni del mercato, i cittadini erano soliti lavarci dentro frutta, verdura e pesce. Per preservarla dall’incuria, papa Gregorio XV decise di coprirla con un coperchio di pietra, cosa che non piacque a chi da allora la denominò fontana della Zuppiera https://www.roma.com/fontana-della-zuppiera-quando-a-roma-misero-un-coperchio-a-una-fontana/.

A Roma c’è perfino una chiesa che ha come pala d’altare un quadro che si muove. Puoi assistere al rito dopo la messa del sabato sera. La Chiesa di Santa Maria in Vallicella https://www.cosafarearoma.it/posti-insoliti-da-visitare-a-roma/, custodisce un’icona della Vergine che, almeno a memoria dei fedeli, sembra abbia sanguinato. Per proteggerla, il pittore Rubens ebbe l’incarico di realizzare una pala d’altare scorrevole dall’alto in basso. All’inizio, per nascondere o mostrare la famosa Vergine, il sacrestano della chiesa azionava una carrucola, ma adesso utilizza telecomando.

A causa di un groviglio di bambole ammucchiate l’una sull’altra, al numero 29 di Via di Ripetta, nel cuore di Roma, un negozietto suscita la curiosità dei passanti. I loro volti ti invitano a entrare e scoprire una sapienza in via d’estinzione. L’Ospedale delle Bambole https://uozzart.com/2020/07/02/via-ripetta-ospedale-delle-bambole-di-roma/, antica bottega di restauri artistici, è uno storico negozio in cui Federico Squatriti e sua madre curano bambole di tutti i tipi. Se hai la necessità di soccorrere una bambola di famiglia, se desideri che i suoi occhietti continuino a brillare, entra in questo angolo romano delle meraviglie.

L’unico scopo di questo sito è quello di diffondere la conoscenza di queste persone creative, permettendo ad altri di apprezzarne le opere. Se vuoi conoscere i nostri viaggi, puoi digitare https://meetingbenches.net/category/viaggi/. Le proprietà intellettuali delle immagini che appaiono in questo blog corrispondono ai loro autori.

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