XUL SOLAR (1887/1963), PITTORE ARGENTINO – Dipingendo paesaggi fantastici, tra misticismo e astrologia

UN PROPRIO LINGUAGGIO, VISIVO E VERBALE, PER PROGETTARE IL FUTURO

XUL SOLAR 1/3 – Suo padre era nato a Riga (Lettonia), mentre la madre italiana era originaria di Zoagli, una piccola città italiana della Liguaria). A San Fernando, il 14 dicembre 1887 da loro sarebbe nato Oscar Agustín Alejandro Schulz Solari, un bambino che sarebbe diventato un pittore dal nome strano. Studiò musica e poi architettura a Buenos Aires, ma nel 1912 decise di imbarcarsi come membro dell’equipaggio di una nave. Da Londra si diresse in Italia, fino a raggiungere luogo di nascita della madre. Verso la fine della prima guerra mondiale lavorò al consolato argentino a Milano, interessandosi anche di astrologia, occultismo e religione. Aveva assimilato le convenzioni stilistiche delle avanguardie europee, ma con un suo stile speciale che era ben riconoscibile per la sua originalità.

XUL SOLAR 2/3 – Eccentrico e stravagante, lui possedeva grande cultura, mostrando semplicità e grazia non comuni. Fece amicizia con Pettoruti, entrando così in contatto con i pittori futuristi. Cominciò a dipingere ad acquarello, tempera e olio, firmandosi Xul Solar (usando una combinazione dei nomi e cognomi dei suoi genitori). Xul, doveva essere nelle sue intenzioni l’anagramma della parola latina Lux (luce). La sua prima mostra era stata quella del 1920, a Milano. Dopo la guerra continuò a viaggiare, e nel 1924 i suoi lavori furono esposti a Parigi. Ritornato in patria, cominciò a esporre nelle gallerie d’arte di Buenos Aires (non dimenticare di visitare il museo d’arte che porta il suo nome) http://www.xulsolar.org.ar/index.html entrando anche a far parte di un gruppo di avanguardia, dove conobbe gli scrittori Jorge Luis Borges e Leopoldo Marechal. Nel decennio 1930-1940, lui aveva creato paesaggi fantastici che attestavano visivamente i suoi studi su misticismo ed astrologia.

XUL SOLAR 3/3 – Nel 1962, fu organizzata una sua mostra personale al Musée National d’Art Moderne a Parigi. Lui si era molto interessato all’astrologia, ecco perché la sua pittura si avvicina ai temi dall’astrologia. Il suo stile espressivo? Ricorda la creatività di Kandinsky, Klee Marc Chagall dall’altro. Visitando il Museo Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires https://www.bellasartes.gob.ar/en potrai renderti conto della bellezza dei suoi dipinti. Il suo apparente primitivismo? In analogia con l’arte delle incisioni rupestri, la sua realtà espressiva assume la forma di energia evoluta, una visione senza tempo che si mostra attraverso stelle ed occhi, compresi i simboli religiosi. A Tigre http://www.tigre.gov.ar/noticias/el-arte-de-xul-solar-latente-en-tigre/ dopo la sua morte, la sua casa è diventata un museo dedicato alla sua opera.

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