UNA DONNA DI NOME TINA – Il primo pittore Post/Impressionista della storia dell’arte

TINA BLAU 1/3 – “Se vuoi veramente diventare un artista, devi imparare a superare i problemi”. Questo aveva scritto Simon Blau alla sua sedicenne figlia, mentre era in un viaggio di studio in Transilvania. Lei doveva la sua carriera di successo a suo padre, che aveva vissuto i suoi sogni artistici attraverso la sua figlia, fornendo tutto il supporto necessario alla giovane studentessa, per perseguire il suo talento artistico sotto buon auspicio, sostenendola economicamente, fornendo i suoi insegnanti e incoraggiandola.

TINA BLAU 2/3 – Nata a Vienna nel 1845, non soltanto lei avrebbe superato molti ostacoli, ma sarebbe diventata l’unica donna artista ebrea nella sua generazione ad essere professionalmente riconosciuta. Lei aveva fatto il suo esordio artistico allo Österreichischen Kunstverein. Nel 1873, i suoi quadri erano già stati mostrati al Salone Mondiale di Vienna. I suoi dipinti più grandi, e finiti dal suo inizio carriera (come ad esempio Vista dell’Arco di Tito Vespasiano e rovine circostanti nel Foro Romano), sono incredibilmente sciolti e gestuali.

TINA BLAU 3/3 – Lei è sempre stata associata con il pittore paesaggista Emil Jakob, ed i critici contemporanei hanno erroneamente descritto il loro rapporto come quello tra insegnante e studente. Ha dipinto opere esteticamente innovative (come il 1883 nei giardini delle Tuileries), in cui ha permesso alla vernice di librarsi sulla tela. Ha trascorso la sua ultima estate a lavorare a Bad Gastein, poi è andata a un sanatorio di Vienna per una visita medica. È morta lì, di arresto cardiaco.

Per approfondire questo tema, puoi digitare: http://meetingbenches.net/2017/01/tina-blau-18691916-pittrice-austriaca-consenti-alla-vernice-librarsi-sulla-tela/

 

 

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